Renzo Kayak

TRIPLO SFIZIO, il kayak da eskimo, vers. 2014


Rolling Kayak

L'annuale gara del " Greenland National Kayak Championships " ha apportato alcune innovazioni nella progettazione dei kayak. I risultati sono dei kayak che facilitano gli eskimi.

Questi kayak sono molto bassi e generalmente più corti di quelli tradizionali usati per cacciare. Sono molto stretti ed hanno un bordo libero non inferiore ai 20 mm., meno volume e minor resistenza cioè possono essere girati più facilmente con minor sforzo. La riduzione degli sforzi è fondamentale poiché durante la gara di cui sopra gli atleti partecipanti eseguono circa 130  eskimi (quanto sopra è meglio descritto da  Harvey Golden nel suo ottimo libro " Kayaks of Greenland " ISBN 0-9787221-0-8).

Note del progettista

Il progetto, i dati numerici, i suggerimenti che seguono, relativi alla costruzione, sono stati riportati con la massima cura e rappresentano una guida alla costruzione ma non sostituiscono l’ esperienza, per la scelta dei materiali, per la costruzione e per l’utilizzo dell’ imbarcazione.
L’errato uso e le mancate precauzioni per l'utilizzo della fibra di vetro, resine, pitture, solventi e la formazione di polveri possono creare seri danni a se stessi e agli altri.
L’andare in KAYAK è un’attività che può comportare dei rischi.
L’autore del progetto non è responsabile della mancata verifica dei dati, scelta dei materiali, errato assemblaggio e uso del kayak, che sono a vostro esclusivo rischio.
Questo mio progetto è disponibile su internet come " share ware " ma non è di pubblico dominio.
Mi riservo tutti i diritti su questo progetto destinato solo ai " Fai da te "   ma non all’uso a scopo di lucro, anche mediante il solo utilizzo dei dati per la costruzione con altri metodi o materiali.

Mi riservo inoltre di apportare, senza preavviso, tutte le modifiche atte a migliorare sia il progetto che l'esecuzione.

COMINCIO DA 48 cm.

Quello del kayak da eskimo è un  mio sfizio. Fare un kayak da eskimo in compensato marino che può essere adattato alle misure del singolo è un  doppio sfizio. Costruire poi un qualcosa che è destinato solo ai kayaker che sanno padroneggiare gli eskimi e sono dei fai da te ... è  triplo sfizio!

I 480 millimetri di larghezza massima trovano la loro giustificazione nell'utilizzo del compensato marino per la costruzione degli anelli del pozzetto che, essendo largo 400 millimetri, è già al limite però consente di ospitare una buona parte delle persone. La larghezza del kayak si può ridurre, riducendo anche la larghezza del pozzetto. Per diminuire ulteriori 2 o 3 cm. di larghezza del pozzetto è possibile realizzarlo curvando i legni del suo perimetro. La piegatura a vapore del legno è talvolta un impedimento per il fai da te.
La fotografia, dei singoli componenti, evidenzia che la parte della coperta, ospitante il pozzetto ha i lati interni diritti, diversamente risulterebbe troppo fragile e problematica durante il montaggio. Dopo l'applicazione degli anelli del pozzetto le eccedenze vengono rimosse.

Anche le estremità dei pannelli della pontatura, per evitare brutte sorprese, vanno mantenute più spesse fino al momento del montaggio. Il pozzetto indicato è largo 400 e lungo 550 mm. La parte centrale della pontatura consente di arretrare il pozzetto di un massimo di circa 50 mm. (dipende dalla lunghezza del pozzetto).

La tabella indica il perché della scelta della larghezza massima, la lunghezza massima del kayak è di 4474 mm. L'aggiornamento della carena, presente nella versione 2014 ha cambiato i valori della tabella con valori di dislocamento inferiori al decimetro cubo.

Largh. max. H. Fascia laterale Elevaz. allo sheer Progr.
1900
Progr.
2500
Dislocamento dm. cubi
Largh. pozzetto
Max. Beam H. Gunwale Sheer elev.

H. int.

H. int. Displacement cubic decimetre cockpit width
Sheer Sheer - 20 Sheer-50  
430 140 152.0

240

172.7 117.5 95.2 69.4 340
450 140 152.7

240

173.7 123.8 100.4 73.2 360
480 140 153.7 240 174.8 133.2 108.2 78.8 400
500 140 154.4 240 175.7 139.5 113.4 82.5 400
430 125 137.7 240 158.7 106.3 85.0 58.1 340
450 125 138.4 240 159.6 111.9 88.8 61.2 360
480 125 139.5 240 160.9 120.3 95.6 65.8 390
500 125 140.2 240 161.8 125.9 100.1 68.8 400

    



Kayak da Eskimo, elementi in compensato Rolling Kayak plywood elements

Il kayak è simile a quelli fatti per gareggiare al  Greenland National Championship e serve da esercitazione. E' il classico "muletto" con qualche pretesa in più. Puoi dargli del tu, se sei all'altezza, diversamente ti ... ribalta e ti scarica senza complimenti.

Come sempre qualsiasi kayak è il compromesso dei compromessi:

- Rispetto della tradizione 
-Progettazione improntata alla semplicità e finalizzata al tipo di materiale impiegato
- Facilità nel ricavare i componenti.
- Assemblaggio senza problemi.
-Controlli in fase esecutiva e piacevole risultato finale, estetico ed operativo, rappresentano un parziale elenco dei compromessi.

Lo scafo di questo kayak è solamente composto da quattro pezzi e va bene ma si può fare di più. Per esempio, aggiungendo un'altra fascia laterale l'assemblaggio si complica e già che siamo all'opera possiamo cambiare la sagoma della copertura, dividendo la parte centrale in due oppure prevediamola bombata! Con la bombatura però l'andamento longitudinale non sarà più curvato ma rettilineo perché il compensato ha i suoi limiti e non lo puoi trattare come una tensostruttura. Solo aggiungendo una fascia laterale e dividendo in due parti longitudinali la parte pontata si complicano le possibilità di errore durante l'assemblaggio e si diminuisce lo spazio interno proprio dove serve. Pompeius ti asseconda ma il compromesso dei compromessi ti compromette!

"Bisogna rendere ogni cosa il più semplice possibile, ma non più semplice di ciò che sia possibile! (Albert Einstein)"
Morale: quando la costruzione con il metodo cuci e incolla (stitch and glue) perde le caratteristiche dell'agilità costruttiva è meglio passare al metodo a listelli (strip built). Vedi articolo: I Metodi costruttivi del fai da te

metodi_costr_hobby.htm">

Pompeius??? 

Mio nipote, ancora nel grembo materno, non aveva nome. Il nonno, per sveltire la scelta, cominciò a chiamarlo Pompeo, nome di un imperatore romano, che pronunciandolo gonfia le gote. Il nipote si chiama Diego ed io riciclai il nome posticcio. Ho prima nominato il mio programma Pompeo poi "Pompeius" perché il finale latino "ius" è come il sibilo che sgonfia la pomposità e lo rende adatto alla sua snellezza. Infatti fornisce umilmente dei numeri, tanti numeri ma non disegna. Con frazioni di giga, anzi di mega cioè con 90 KB ti sforna la Canoa Erica e si accontenta di 260 KB per il Kayak da Eskimo, 27 pagine di dati, 8 per tracciare su compensato, 8 per disegnare viste, sezioni e particolari e le rimanenti 11 contengono i dati riservati.  Le linee di calcolo, in questo progetto, sono riferite all'interno e la sua massima larghezza interna è 470 mm. (Vedi lo scritto bilingue Assembling inside or not inside ).
Cambiando gli input cambiano le dimensioni, è possibile adattare le misure all'antropometria, variare la linea della pontatura, il volume, il pozzetto ed altro ancora.
Così com'è il kayak è lungo mm. 4474 X 478,6 X 153,7 (H sheer alla sez. maestra ) e 230.5 di massima altezza interna all'inizio del pozzetto. Disloca 133.8 dm. cubi a bordo sheer sulla sezione maestra, e rispettivamente 108,8 a meno 20 mm. e 79,4 a meno 50 mm. La linea è quella tipica dei Kayak groenlandesi, convessa nella parte centrale e concava alle estremità. Come conseguenza il kayak ha meno volume, affonda di più ed il centro delle masse si avvicina al centro di carena, la stabilità primaria e secondaria sono ... quello che rimane ... ma girerà con tanta goduria!
Attenzione in acque mosse, le punte sottili  (sharp-ended), a differenza di quelle piene, si infilano nell'onda e la navigazione .... diventa più emozionante .... e bagnata! Vedi  L'essenza del kayak


   

I due gusci del modello in scala 1:5      The two shells (deck and hull) of 1:5 model 


Il Kayak è costituito da 2 gusci, il primo è quello del ponte superiore, trasversalmente piatto nella zona centrale ma longitudinalmente curvo. Le due fasce laterali sono sagomate e costantemente inclinate di 30° rispetto alla verticale. Gli accorgimenti facilitano il tracciamento ed un controllato assemblaggio. E' la parte più facile da realizzare. La fessura che si vede dietro il pozzetto è colmata dalla traversa lignea di rinforzo, dello scafo, che permette il comodo alloggiamento della pala della pagaia groenlandese durante le operazioni di imbarco e sbarco. Il secondo guscio è lo scafo, due fiancate e due mezze carene. Le due fiancate sono strisce a lati paralleli, fatta eccezione per le estremità inferiori di prua e poppa che sono rastremate secondo i risultati del calcolo. La carena è ad angolazione variabile, parte con 4° sulla sezione maestra per arrivare a 75° cioè termina con la stessa inclinazione della fiancata, 75° rispetto all'orizzontale o 15° rispetto alla verticale.
Spendo poche parole per spiegare perché le fiancate sono due strisce a bordi paralleli. Gli  Inuit, per dimensionare le costole, aggiungevano alle varie larghezze del kayak un valore fisso, quello della larghezza del palmo della mano su ogni lato. In pratica utilizzavano una misura costante su tutta la lunghezza. Far tagliare a misura le strisce è un'operazione che spesso è gratuita  e, almeno in parte, rispetta la tradizione, riduce il compensato a larghezza trasportabile ed evita tagli ed aggiustamenti.

Mentre le fiancate si realizzano facilmente bisogna porre particolare attenzione alla carena, in fase di tracciamento ed in fase di montaggio. Le concavità delle fiancate si devono accoppiare con le parti estreme della carena che, a causa della variazione angolare, sono sottoposte a torsione.  Non bisogna unire tra di loro i tratti terminali della chiglia. Prima occorre unire il bordo inferiore della fiancata con il bordo esterno della carena poi unire la chiglia ed il telaio di prua o di poppa. Se l'operazione risulta difficile occorre controllare l'esecuzione della parte terminale e se è OK si può procedere bagnando le parti soggette a torsione. L'acqua bollente pennellata sulla parte da sagomare è da preferire perché permette di sagomare, con cautela, il compensato.

Le operazioni di unione dei pannelli, appena descritte, hanno dato origine ad un ripensamento destinato a facilitare l'unione dei pannelli di carena con gli altri, dando origine nel 2014 ad un nuovo algoritmo che con piccole modifiche dimensionali facilita l'assemblaggio.  

Quando i due gusci sono ancora in fase costruttiva il desiderio di unirli e vedere come sarà il kayak diventa irresistibile. Io l' ho fatto,  per rassicurarmi sulla precisione dell'accoppiamento e sul risultato finale che ognuno può giudicare.

       

Il Kayak sarà migliore del modello 1:5 in costruzione
The kayak will be better then this 1:5 model, still under contruction

 

I due gusci capovolti         The two shell upside down

L'apertura del gavone anteriore è sistemata davanti alla paratia posizionata sulla progressiva 1200 mentre quella posteriore inizia alla progr. 2600. L'apertura di prua è lunga 250 mm. larga 170, il raggio minore r 1 del raccordo anteriore è di 60 mm, r 2 dei due raccordi laterali è di 70 mm., Il raggio posteriore misura190 mm.ed i due laterali sono di 356 mm. L'apertura posteriore è lunga 300, larga 240, r 1 = 90, r 2 = 100, r posteriore = 210, r laterali = 300 mm. Aumentando e diminuendo i valori si possono costruire gli anelli, in compensato marino, a sostegno dei coperchi. Dimensioni tonde o rettangolari ecc. sono possibili. Io ho preferito omogeneizzare le forme facendole simili a quelle del pozzetto. In questo sito ci sono le formule per dimensionare (pozzetti e botole).

Vista laterale del modello, Model side view

Lo spazio interno

Il popolo degli uomini (Inuit) era di bassa statura il ginocchio consentiva una retroflessione che a noi non è consentita. Entrare nel kayak, sedersi e rimanere comodi è fondamentale. I disegni che seguono mostrano le dimensioni, previste nel kayak, tra schienale e punta piedi e lo spazio a disposizione per i piedi. Chi ha le gambe ed i piedi lunghi troverà difficoltà o non potrà stare comodo nel kayak. E' tuttavia possibile aumentare le curvature del ponte di coperta e guadagnare spazio. Il sedile, che deve essere possibilmente basso e sottile è largo 36 e lungo 34 cm. E' molto importante imbottire rispettando le distanze del proprio ischio, la misura è indicata con "a".

 

 

 

 

 The model into the water, Il modello in acqua

 

Il Kayak TRIPLO SFIZIO è in linea con le previsioni di cui sopra, ci vuole parecchio equilibrio per non capovolgersi, specialmente da fermo, in navigazione c'è un miglioramento perché la spinta dell'acqua, sui fianchi, migliora la stabilità. Bisogna anche tener presente che il kayak immerso fino a 20 mm. al di sotto della massima larghezza della fiancata, sulla sezione maestra, riduce la sua larghezza di 1 cm. cioè 5 mm. per parte. Inclinando il kayak quel mezzo centimetro in più di larghezza e quasi insignificante agli effetti della stabilità. Il kayak immerso fino a 50 mm., al di sotto della massima larghezza, misura 450 mm. invece che 480. Quel centimetro e mezzo in meno, su ogni lato, diminuisce la stabilità alla quale però si oppongono 1,5 cm. che accrescono di ben poco  la stabilità primaria quando il kayak è lievemente sbandato. In conclusione una persona di medio peso non trova beneficio nella stabilità primaria, l'individuo leggero trova solo un lieve beneficio ma solo perché il centro delle masse è più vicino al centro di carena. Rappresentando quanto detto si capisce che il TRIPLO SFIZIO è solo destinato agli ESPERTI. Larghezza massima 480 mm. : 2 = 240. Larghezza max, con galleggiamento a -20 mm. è 470 mm., con galleggiamento a -50 mm. è 450 mm. Facendo un raffronto, (470 : 2) + 0,5 = 240 e (450 : 2) + 1,5 = 240 ci si convince che niente cambia. L'osservazione della sezione maestra mostra una forma a scatola, indice di un centro di carena che può spostarsi lateralmente (di poco) e opporsi allo sbandamento con un momento stabilizzante (stabilità primaria). Un metro prima e dopo la sezione maestra, le rispettive sezioni trasversali presentano le fasce laterali e quelle della carena che sono paragonabili ai lati di poligoni circoscritti quindi il centro di carena praticamente non subisce spostamenti laterali che contribuiscono alla stabilità primaria e ....  patasciunfete ... (vedi: Il Kayak, Noi e "L'Essenza").

I commenti di chi ha testato il kayak sono riportati sotto le fotografie, visibili nell'apposita sezione.   

 
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