Josef Popper (detto "Lynkeus") Kolin (Boemia), 1838 - Vienna, 1921
Un utopista scientifico
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L'obiettivo di questo sito è rendere noto al pubblico il pensiero di Josef Popper, con la massima attenzione al suo programma sociale per garantire il minimo esistenziale a tutti senza distinzione. |
Quest'opera non è per nulla teorica, ma del tutto pratica. Contiene alcune istruzioni: come assolvere a quel compito segnalato nel sottotitolo della copertina. Dopo che ormai già da lungo tempo, in una letteratura quasi immensa (più o meno giusta o di valore), o in ingegnose osservazioni di ogni sorta, digressioni perspicaci, esami storici, rilievi statistici particolari, nelle più diverse inchieste e relazioni di commissioni, in lezioni e conferenze tenute ovunque, si è trattato direttamente o indirettamente della questione sociale (a volte in modo solo molto frammentario), questo oramai si deve, in relazione al nostro tempo e molto necessariamente: redigere un programma positivo finalmente definito numericamente, in modo evidente e limpido, dopo il quale si possa lavorare alla sua realizzazione, al fine di sostituire il nostro funesto ordine economico con uno buono ed educato.
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Josef Popper (1838-1921), fisico e ingegnere,
nacque a Kolin, Boemia; cresciuto nel ghetto ebraico fino all'età di
quindici anni, si trasferì a Praga e poi a Vienna, dove compì gli
studi. Non fu mai chiamato a un incarico universitario e si guadagnò da
vivere vendendo i diritti di utilizzazione di alcuni perfezionamenti da
lui apportati alla macchina a vapore. [...] nel 1862 scrisse un lavoro sulla trasmissione dell'elettricità che, depositato presso l' Accademia delle Scienze di Vienna,
restò inedito fino al 1884. Fu anche autore di diversi studi sui principi fisici della navigazione aerea. Amico di Ernst Mach, ebbe una considerevole influenza sul Circolo di Vienna.
[...] (continua)
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Fu nell' inverno del 1899 che ebbi infine sotto gli occhi, postdatato per coincidere col secolo nuovo, il mio libro
L'interpretazione dei sogni. Questa opera risultava da un lavoro di quattro/cinque anni, e la sua genesi usciva dell'ordinario. Avendo sostenuto una tesi di dottorato sulle malattie nervose, avevo tentato di assicurare la mia propria sussistenza e quella di una famiglia che si allargava rapidamente, offrendo i miei servizi terapeutici a questi pazienti che si conveniva chiamare malati nervosi e che erano così numerosi solamente nella nostra società. Ma questo compito si rivelò più arduo di quanto io non mi fossi aspettato. I metodi terapeutici usuali erano visibilmente di poco, se non di nessun aiuto, bisognava cercare delle nuove vie. Come pretendere dopo tutto di aiutare i malati senza comprendere niente delle loro sofferenze, delle cause dei loro mali, del significato dei loro lamenti? [...] (continua)
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I too believe Popper's suggestion that a secured minimum level of existence for every citizen is the most important social goal we can strive for. But [...] (continua) |
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La necessità di esplorare il contesto in cui sono maturate le idee di Josef Popper obbliga a non tralasciare di trattare la più famosa delle polemiche contro tutta la scuola degli empiriociriticisti. |
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Chiunque sia interessato a partecipare (anche per poche pagine) al lavoro di traduzione dell'opera di Josef Popper è pregato di mettersi in contatto; un pò per uno potrebbe rendere il tutto piacevole e permetterci di avere il testo a disposizione in un tempo molto più breve di quello altrimenti richiesto dai miei limiti nel padroneggiare il tedesco. |