POSIZIONE E INFORMAZIONI GENERALI

La città di Edfu si trova a circa 100 km. a sud di Luxor, è stata costruita su un piccolo rilievo sulla sponda sinistra del NILO. In questo punto la valle del nilo si apre nella sua massima larghezza di 100 Km.
Questa città è un importante centro commerciale per la produzione di zucchero e per le sue antiche fabbriche di ceramica. In antichità si chiamava TBOT e succesivamente ATBO per i copti. In epoca greco-romana fu chiamata APOLLINOPOLIS MAGNA dal dio HORUS, APOLLO per i greci, che veniva venerato in questa città. Secondo la mitologia, in questi luoghi, si svolse una delle grandi battaglie tra HORUS e SETH.

IL TEMPIO DI HORUS

La cosa che colpiscie di più quando si visita questo monumento è il suo quasi perfetto stato di conservazione. La costruzione è iniziata nel 237 a.C sotto il regno di TOLOMEO III EVERGETE nello stesso luogo di un precedente tempio ed è dedicato al dio HORUS a sua moglie HATHOR di Dendera3 al loro figlio HARSOMTU.
Il tempio fu completato, almeno per la parte essenziale, nel 147 a.C. sotto il regno di EVERGATE II che fece aggiungere il pronao. Successivamente vennero aggiunti il cortile, il pilone e il muro di cinta durante i regni di SOTERE II e TOLOMEO X ALESSANDRO I. Però solo nel 57 d.C vennero scolpiti i rilievi del pilone sotto NEO DIONISIO.


Il pilone

La statua del falco a sinistra

Questi rilievi rappresentano, nella tipica raffigurazione, NEO DIONISIO che prende per i capelli i nemici davanti agli dei HORUS e HATHOR. Nelle quattro nicchie del pilone erano montate delle aste per bandiere sorrette da dei sostegni metallici incassati fori sopra le nicchie.
Il portale di ingresso nel pilone è protetto da due grandi falchi, la rappresentazione di HORUS, di granito nero. Tra le zampe di quello a sinistra è presente anche una piccola figura di un sacerdote.


Il colonnato del cortile

Attraversato il portale del pilone si entra nel cortile che è circondato su tre lati da un totale di 32 colonne con i capitelli palmiformi o floreali, le stesse colonne sono scolpite con rilievi che rappresentano il re con le divinità di EDFU. Dietro le colonne sono presenti ulteriori rilievi con il faraone ancora assieme agli dei oppure vestito come HORUS.


Il rilievo che rappresenta le barche di HORUS e HATHOR

Nei rilievi dietro le colonne à rappresentata anche la cerimonia che si svolgeva ogni anno durante la quale la statua di HORUS, custodita normalmente all'interno del santuario, veniva posta sulla barca sacra che una volta caricata su una vera imbarcazione veniva trasportata sul nilo verso la città di DENDERA da dove proveniva una analoga imbarcazione ma con la statua della dea HATHOR moglie di HORUS fino ad incontrarsi a metà percorso.
Il quarto lato del cortile è chiusa dalla facciata del pronao composta da un grande portale al centro e da sei colonne unite da transenne che arrivano fino a metà altezza. Anche questo portale è protetto da imponenti statue di falco, quella a destra è però adagiata a terra.

Il pronao è diviso in 8 diverse navate da 12 colonne disposte in 6 file. Le pareti sono divise in 4 ordini di rilievi che mostrano il re, in questo caso EVERGATE II, che compie sacrifici agli agli dei o altri riti sacri, oppure assieme alla moglie. In una di queste fascie sono rappresentate raffigurazioni astronomiche.
Ai due lati dell'ingresso si trovano due cappelle ricavate nelle due transenne. Quella a ovest era usata come sala per la consacrazione, come descritto da dei rilievi sulla parete in fondo. La cappella ad est, invece, era la bibioteca del tempio, sulla parete è inciso il catologo dei testi qui custoditi ed inoltre è presente un'incisione con la raffigurazione di SESHET, la dea protettrice della scrittura.

Attraveso la porta aperta nella parete nord del pronao si passa ad un atrio ipostolo a quindi, attraverso due vestiboli si arriva al santuario.


L'interno del pronao

Il santuario

All'interno del santuario si trova una cappella in granito con in tetto a sesto acuto. Questa cappella è la parte più antica del tempio, è l'unica parte rimasta dal precedente tempio pretolemaico e risale a NACTANEBO II (358-341 a.C.).


La cappella in granito

La barca sacra

Il santuario è circondato da un corridoio dove si aprono dieci sale laterali dove venivano custoditi gli oggetti di culto oppure si svolgevano liturgie.
In una di queste stanze è conservata la barca sacra dove veniva posta la statua di HORUS per il suo viaggio verso DENDERA.

Tutto il tempio è circondato da un alto muro di cinta. La parete esterna di questo muro è coperta di incisioni che descrivono tutta la storia della costruzione del tempio. La parete interna forma con le mura del tempio uno stretto e lungo corridoio, sulle pareti di questo corridoio sono descritte le battaglie di HORUS contro SETH.


La parte esterna del muro di cinta

Il corridoio tra il muro di cita e il tempio

Tra le varie scene delle battaglie è molto belle quelle che riguardano l'uccisione di SETH sotto le sembianze di un ippopotamo da parte del re e di HORUS che lo uccidono tramite delle lancie.