«La facilità ha per così dire
atrofizzato un senso del
quale non ci si può più
servire. Non si osa più
passare direttamente dal corpo alla materia (come il contadino
passa dal corpo alla terra),
non si riesce più ad
accettare il difficile;
accettare il
capolavoro;desiderare il
contatto schietto col mondo;
non esiste più il senso per
questa sensazione. Non si può più ammettere il
quieto eroismo d'esprimere il mondo con la
divina abilità delle mani
nude. |
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Bisogna interporre nel legame diretto corpo-materia scudi, guanti, coccole,
cappucci e maschere: le macchine e il capitale. Non si passa direttamente, si fa il giro attraverso il capitale. Quando si potrebbe procedere
direttamente dal corpo alla materia - com'è naturale - si fa il giro corpo, capitale, materia. Dunque in quest'epoca di facilità un po' codarda,
il capitale ha ragione.»
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