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GIOVANNI PAOLO II
Wadowice, la città natale
Wadowice si trova a soli 48 km da Cracovia ed è da ormai molti anni un
fortissimo punto di attrazione essendovi nato e cresciuto Papa Giovanni Paolo II.
Piuttosto modesta, la casa di Papa Giovanni Paolo II (Karol Wojtyla), situata in
via Rynek 3, al primo piano, nel 1983 fu trasformata in museo. La cerimonia di
inaugurazione per i visitatori della “Casa Natale del Santo Padre Giovanni Paolo
II" si è tenuta in occasione del 64° compleanno del Papa. All’interno del museo
si possono vedere le bacheche di ricordi e gli oggetti originali che Karol
Wojtyla usava. Oltre alla casa natale del Papa, a Wadowice, si può visitare la
Chiesa parrocchiale "Presentazione della Beata Vergine Maria", per pregare
davanti alla fonte battesimale, dove il 20 maggio 1920 è stato battezzato il
Papa Polacco e dove pregava ogni giorno, serviva a Messa, fece la Prima
Comunione ed anche la Cresima. Sulla parete della Chiesa proprio di fronte alla
casa natale del Papa Giovanni Paolo II si trova il famoso orologio solare, con
su scritto: "Il tempo fugge, l’eternità ci aspetta" la frase che egli spesso
ripeteva e teneva forte nel cuore, e che divenne il messaggio del Papa per tutti
noi.
Biografia di Giovanni Paolo II
Karol Józef Wojtyła, divenuto Giovanni Paolo II con la sua elezione alla Sede
Apostolica il 16 ottobre 1978, nacque a Wadowice, città a 50 km da Kraków
(Polonia), il 18 maggio 1920. Era l’ultimo dei tre figli di Karol Wojtyła e di
Emilia Kaczorowska, che morì nel 1929. Suo fratello maggiore Edmund, medico,
morì nel 1932 e suo padre, sottufficiale dell’esercito, nel 1941. La sorella,
Olga, era morta prima che lui nascesse.
Fu battezzato il 20 giugno 1920 nella Chiesa parrocchiale di Wadowice dal
sacerdote Franciszek Zak; a 9 anni ricevette la Prima Comunione e a 18 anni il
sacramento della Cresima. Terminati gli studi nella scuola superiore Marcin
Wadowita di Wadowice, nel 1938 si iscrisse all’Università Jagellónica di
Cracovia.
Quando le forze di occupazione naziste chiusero l’Università nel 1939, il
giovane Karol lavorò (1940-1944) in una cava ed, in seguito, nella fabbrica
chimica Solvay per potersi guadagnare da vivere ed evitare la deportazione in
Germania.
A partire dal 1942, sentendosi chiamato al sacerdozio, frequentò i corsi di
formazione del seminario maggiore clandestino di Cracovia, diretto
dall’Arcivescovo di Cracovia, il Cardinale Adam Stefan Sapieha. Nel contempo, fu
uno dei promotori del "Teatro Rapsodico", anch’esso clandestino.
Dopo la guerra, continuò i suoi studi nel seminario maggiore di Cracovia,
nuovamente aperto, e nella Facoltà di Teologia dell’Università Jagellónica, fino
alla sua ordinazione sacerdotale avvenuta a Cracovia il 1̊ novembre 1946, per le
mani dell’Arcivescovo Sapieha.
Successivamente fu inviato a Roma, dove , sotto la guida del domenicano francese
P. Garrigou-Lagrange, conseguì nel 1948 il dottorato in teologia, con una tesi
sul tema della fede nelle opere di San Giovanni della Croce (Doctrina de fide
apud Sanctum Ioannem a Cruce). In quel periodo, durante le sue vacanze, esercitò
il ministero pastorale tra gli emigranti polacchi in Francia, Belgio e Olanda.
Nel 1948 ritornò in Polonia e fu coadiutore dapprima nella parrocchia di
Niegowić, vicino a Cracovia, e poi in quella di San Floriano, in città. Fu
cappellano degli universitari fino al 1951, quando riprese i suoi studi
filosofici e teologici. Nel 1953 presentò all’Università cattolica di Lublino la
tesi: "Valutazione della possibilità di fondare un'etica cristiana a partire dal
sistema etico di Max Scheler". Più tardi, divenne professore di Teologia Morale
ed Etica nel seminario maggiore di Cracovia e nella Facoltà di Teologia di
Lublino.
Il 4 luglio 1958, il Papa Pio XII lo nominò Vescovo titolare di Ombi e Ausiliare
di Cracovia. Ricevette l’ordinazione episcopale il 28 settembre 1958 nella
cattedrale del Wawel (Cracovia), dalle mani dell’Arcivescovo Eugeniusz Baziak.
Il 13 gennaio 1964 fu nominato Arcivescovo di Cracovia da Papa Paolo VI, che lo
creò e pubblicò Cardinale nel Concistoro del 26 giugno 1967, del Titolo di S.
Cesareo in Palatio, Diaconia elevata pro illa vice a Titolo Presbiterale.
Partecipò al Concilio Vaticano II (1962-1965) con un contributo importante
nell’elaborazione della costituzione Gaudium et spes. Il Cardinale Wojtyła prese
parte anche alle 5 assemblee del Sinodo dei Vescovi anteriori al suo
Pontificato.
I Cardinali, riuniti in Conclave, lo elessero Papa il 16 ottobre 1978. Prese il
nome di Giovanni Paolo II e il 22 ottobre iniziò solennemente il ministero
Petrino, quale 263° successore dell’Apostolo. Il suo pontificato è stato uno dei
più lunghi della storia della Chiesa ed è durato quasi 27 anni.
Giovanni Paolo II ha esercitato il suo ministero con instancabile spirito
missionario, dedicando tutte le sue energie sospinto dalla sollecitudine
pastorale per tutte le Chiese e dalla carità aperta all’umanità intera. I suoi
viaggi apostolici nel mondo sono stati 104. In Italia ha compiuto 146 visite
pastorali. Come Vescovo di Roma, ha visitato 317 parrocchie (su un totale di
333).
Più di ogni Predecessore ha incontrato il Popolo di Dio e i Responsabili delle
Nazioni: alle Udienze Generali del mercoledì (1166 nel corso del Pontificato)
hanno partecipato più di 17 milioni e 600 mila pellegrini, senza contare tutte
le altre udienze speciali e le cerimonie religiose [più di 8 milioni di
pellegrini solo nel corso del Grande Giubileo dell’anno 2000], nonché i milioni
di fedeli incontrati nel corso delle visite pastorali in Italia e nel mondo.
Numerose anche le personalità governative ricevute in udienza: basti ricordare
le 38 visite ufficiali e le altre 738 udienze o incontri con Capi di Stato, come
pure le 246 udienze e incontri con Primi Ministri.
Il suo amore per i giovani lo ha spinto ad iniziare, nel 1985, le Giornate
Mondiali della Gioventù. Le 19 edizioni della GMG che si sono tenute nel corso
del suo Pontificato hanno visto riuniti milioni di giovani in varie parti del
mondo. Allo stesso modo la sua attenzione per la famiglia si è espressa con gli
Incontri mondiali delle Famiglie da lui iniziati a partire dal 1994.
Giovanni Paolo II ha promosso con successo il dialogo con gli ebrei e con i
rappresentati delle altre religioni, convocandoli in diversi Incontri di
Preghiera per la Pace, specialmente in Assisi.
Sotto la sua guida la Chiesa si è avvicinata al terzo millennio e ha celebrato
il Grande Giubileo del 2000, secondo le linee indicate con la Lettera apostolica
Tertio millennio adveniente. Essa poi si è affacciata al nuovo evo, ricevendone
indicazioni nella Lettera apostolica Novo millennio ineunte, nella quale si
mostrava ai fedeli il cammino del tempo futuro.
Con l’Anno della Redenzione, l’Anno Mariano e l’Anno dell’Eucaristia, Giovanni
Paolo II ha promosso il rinnovamento spirituale della Chiesa.
Ha dato un impulso straordinario alle canonizzazioni e beatificazioni, per
mostrare innumerevoli esempi della santità di oggi, che fossero di incitamento
agli uomini del nostro tempo: ha celebrato 147 cerimonie di beatificazione -
nelle quali ha proclamato 1338 beati - e 51 canonizzazioni, per un totale di 482
santi. Ha proclamato Dottore della Chiesa santa Teresa di Gesù Bambino.
Ha notevolmente allargato il Collegio dei Cardinali, creandone 231 in 9
Concistori (più 1 in pectore, che però non è stato pubblicato prima della sua
morte). Ha convocato anche 6 riunioni plenarie del Collegio Cardinalizio.
Ha presieduto 15 assemblee del Sinodo dei Vescovi: 6 generali ordinarie (1980,
1983, 1987, 1990; 1994 e 2001), 1 assemblea generale straordinaria (1985) e 8
assemblee speciali (1980, 1991, 1994, 1995, 1997, 1998 [2] e 1999).
Tra i suoi documenti principali si annoverano 14 Lettere encicliche, 15
Esortazioni apostoliche, 11 Costituzioni apostoliche e 45 Lettere apostoliche.
Ha promulgato il Catechismo della Chiesa cattolica, alla luce della Tradizione,
autorevolmente interpretata dal Concilio Vaticano II. Ha riformato i Codici di
diritto Canonico Occidentale e Orientale, ha creato nuove Istituzioni e
riordinato la Curia Romana.
A Papa Giovanni Paolo II, come privato Dottore, si ascrivono anche 5 libri:
“Varcare la soglia della speranza” (ottobre 1994); "Dono e mistero: nel
cinquantesimo anniversario del mio sacerdozio" (novembre 1996); “Trittico
romano”, meditazioni in forma di poesia (marzo 2003); “Alzatevi, andiamo!”
(maggio 2004) e “Memoria e Identità” (febbraio 2005).
Giovanni Paolo II è morto in Vaticano il 2 aprile 2005, alle ore 21.37, mentre
volgeva al termine il sabato e si era già entrati nel giorno del Signore, Ottava
di Pasqua e Domenica della Divina Misericordia.
Da quella sera e fino all’8 aprile, quando hanno avuto luogo le Esequie del
defunto Pontefice, più di tre milioni di pellegrini sono confluiti a Roma per
rendere omaggio alla salma del Papa, attendendo in fila anche fino a 24 ore per
poter accedere alla Basilica di San Pietro.
Il 28 aprile successivo, il Santo Padre Benedetto XVI ha concesso la dispensa
dal tempo di cinque anni di attesa dopo la morte, per l’inizio della Causa di
beatificazione e canonizzazione di Giovanni Paolo II. La Causa è stata aperta
ufficialmente il 28 giugno 2005 dal Cardinale Camillo Ruini, Vicario Generale
per la diocesi di Roma.
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