Sono molte le attrazioni da visitare a Cracovia, ad iniziare proprio dalla collina di Wawel, uno dei luoghi più incantati della città. In cima si staglia il grande Castello di Wawel, che si mostra alla fine dell'elegante Strada Reale (Droga Królewska), la strada cerimoniale dei re e della corte, che ancora oggi passa attraverso i luoghi storici più importanti della città.
Alcuni dei più importanti punti di interesse e monumenti storici sono: il monumento alla Battaglia di Grunwald, la piazza che lo ospita (pl. Matejki), l'Accademia delle Belle Arti, il Barbacane (un avamposto fortificato, un tempo collegato alle mura della città), l'Arsenale del Museo di Czartoryski, la Porta Floriańska (Brama Floriańska) una delle torri gotiche più note della Polonia e punto focale del centro storico di Cracovia. Dietro la Porta Floriańska, una delle antiche porte alla città vecchia, ci si ritrova improvvisamente immersi nell’animato bazar interno, sembra quasi d'essere stati proiettati in una atmosfera medievale, con le antiche botteghe dalle facciate intagliate nel legno. La porta di San Floriano è uno degli angoli più caratteristici della città, grazie all’esposizione permanente di dipinti eseguiti da pittori di strada. La porta costituisce parte delle antiche Mura di Cracovia, che un tempo erano guarnite con da quasi 50 torri, ora ridotte a tre. Poco lontano si staglia la massiccia mole del barbacane, un avamposto fortificato.
A metà strada, dalla via Grodzka si raggiunge la via Senacka; qui incrocierete la "ulica Kanonicza", a nostro avviso una delle più belle strade d'Europa. Passeggiarvi è come entrare a far parte di un quadro d'autore, così com'è fiancheggiata da piccoli squisiti edifici rinascimentali; nel mezzo una piazza affascinante svela la facciata bianca della barocca chiesa dei Gesuiti di S. San Pietro e Paolo (1619), accanto la grande chiesa romanica di S. Andrea (1090). La strada Kanonicza ha anche un altro motivo in più per farsi ammirare: dal 1951 al 1963 padre Karol Wojtyla, futuro papa Giovanni Paolo II, dimorò al numero 19 e al numero 21 di questa stessa via (le sue camere sono state oggi trasformate in una parte del Museo dell'Arcidiocesi).
Tra i musei di Cracovia visitate il Museo Czartoryski che annovera tra le sue opere d’arte la famosa "Dama con l’ermellino" di Leonardo da Vinci. Cracovia è una delle sei città al mondo a vantare un dipinto di Leonardo, grazie all'acquisto fatto nel 1800 in Italia dal principe Adam Jerzy Czartoryski. Molto probabilmente il quadro venne dipinto tra il 1482 ed il 1485 (circa vent'anni prima della Gioconda del Louvre) e gli storici d'arte pare concordino nel sostenere che questo sia il primo vero ritratto dell'età moderna mai dipinto. Nello stesso museo è anche ospitato il "Paesaggio con il buon samaritano" di Rembrandt. Non lontano dal museo, si ammiri anche l'edificio del Teatro Slowacki, che tanto ricorda la grande Opera di Parigi, ed è anch'esso caratteristico del periodo più fiorente della Polonia.
Un giro nel quartiere universitario. L'antica Università Jagellonica nel XV secolo trovò dimora nel palazzo oggi conosciuto con il nome di Collegium Maius (all'angolo della via "ulica Jagiellońska" e della via "ulica Świętej Anny"), quando il re Ladislao II Jagellone comprò il palazzo con i fondi lasciatigli in eredità dalla moglie, la santa regina Edvige di Polonia (nota Edvige d'Angiò). Si visitino gli interni, lo splendido cortile con le arcate e il museo del collegio, dove è esposto un mappamondo in oro del 1510, raffigurante la prima rappresentazione del Nuovo Mondo (con le Americhe), e la vicina biblioteca dove riposano migliaia di antiche stampe, tra cui l’originale manoscritto di Copernico, del 1543, "De revolutionibus orbium coelestium".
La visita a Cracovia non è completa senza una passeggiata nel quartiere ebraico Kazimierz, che fu testimone della deportazione della propria comunità negli anni bui del dominio nazista. Per questo motivo Spielberg ambientò qui parte del suo la "Lista di Schindler". La zona è molto caratteristica ed aiuta a comprendere la storia vera della città e dei suoi movimenti sociali ed economici; troviamo pittoreschi negozi e locali all’insegna della cultura yiddish, l'antica sinagoga, dove è ospitato il Museo dell’Olocausto.
Un altro angolo trascurato dagli itinerari turistici standard, ma molto interessante, è il quartiere Nowa Huta (un quartiere operaio), un tipico angolo della Polonia sovietica, costruito subito dopo la fine della grande guerra per creare un forte insediamento operaio in una città ritenuta troppo intellettuale e borghese. Tra le sue strade è ospitata la bella chiesa di Arka Pana, alla cui fondazione assistette lo stesso Karol Wojtila nel 1965 (secondo la testimonianza dell'epoca, egli depose la prima pietra regalatagli da papa Paolo VI e proveniente dal sepolcro di San Pietro). |
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