Marco
Bellocchio
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...Marco Bellocchio è un camminatore instancabile, un traghettatore di idee che da sempre fa la spola tra se stesso, il cinema e la storia avendo come bussola solo il suo senso di orientamento e come mappa il mondo oltre i confini della realtà visibile... |
La sua filmografia è tra le più eccentriche, ricche e “sperimentali” che un cineasta possa vantare. Se è vero che un regista finisce per fare sempre lo stesso film, il caso di Marco Bellocchio è tra i più affascinanti non solo del cinema italiano, ma del cinema tutto. Un “rompicapo” salutare, un mosaico la cui figura va ricercata nel profondo, un intarsio prezioso e rigoroso che non conosce rigidità, anzi, rivendica la propria ragion d’essere nella mobilità, nel cambiamento, nella curiosità viva, tanto incessante per le immagini, sia “storiche” sia “interiori”, quanto incurante dell’immagine.
Mai lineare, del tutto imprevedibile, per nulla concessivo eppure appassionantemente dialogico, “spietato” con se stesso e utilmente esigente con gli spettatori, il percorso di Bellocchio si presenta come una ricerca complessa che, di film in film, ha portato e porta allo smantellamento di qualsiasi tentativo di definizione schematica. Più che d’autore, il suo è un cinema d’artista, che si pone nella società con una soggettività insofferente, irriducibile e ostinata, dai risultati discontinui, come spesso gli è stato rimproverato, perché in costante collegamento con un altro da sé e un altrove dal qui e ora propri di chi cerca e fa l’arte con talento e coscienza. |
La
filmografia
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ABBASSO
IL ZIO (1961) - 12' |