Marco Bellocchio


LA CINA È VICINA (1967)


Regia e soggetto: Marco Bellocchio;
sceneg.: Elda Tattoli e M. Bellocchio;
fot.: Tonino Delli Colli;
mus.: Ennio Morricone, Cristiano Metz;
scenog.: Mimmo Scavia;
mont.: Roberto Perpignani. 
Int.: Glauco Mauri, Elda Tattoli, Paolo Graziosi, Daniela Surina, Alessandro Haber. 
Prod.: Franco Cristaldi per Vides.
Durata: 95'

La trama.
Una città di provincia del Nord. Carlo, ragioniere di origine proletaria iscritto al Partito Socialista Unificato, conta di presentarsi alle elezioni amministrative, ma il Partito offre la candidatura al conte Vittorio Gordini, esponente intellettuale di una famiglia della ricca borghesia terriera, di cui Giovanna, la ragazza di Carlo, è la segretaria. Vittorio accetta la proposta, deludendo il fratello minore Camillo, che ha abbracciato la causa fiocinese - più per il proprio egoismo adolescenziale che per una reale disposizione rivoluzionaria - e irritando la sorella Elena, rigida e tirannica, che amministra il patrimonio familiare e non si sposa perché non vuole padroni. Carlo, incaricato dal Partito di assistere Vittorio durante la campagna elettorale, progetta un piano ai danni di quello che considera ormai suo rivale. Seduce Elena, che però lo considera solo un amante occasionale, mentre Giovanna, scoperto il tradimento, accetta la corte di Vittorio. Fratello e sorella sono convinti di potersi disfare senza problemi dei rispettivi amanti proletari, ma Carlo, che ha deciso di sposare Elena per interesse, la mette incinta. La ragazza vuole abortire, e Carlo chiede a Giovanna di convincerla a non farlo. In cambio del favore Giovanna chiede a Carlo un figlio. Carlo accetta. L’aborto di Elena viene così sospeso e Giovanna fa credere a Vittorio di aspettare un figlio da lui. Nel frattempo, Camillo insieme ai suoi compagni, tenta in ogni modo di boicottare l’elezione del fratello e nel comizio finale, mentre Vittorio sta tenendo il suo discorso, libera una muta di cani e di gatti che trasformano il momento solenne in farsa. Elena, dopo aver cercato invano di inventariare il patrimonio familiare, si arrende alla sua gravidanza e a quella di Giovanna, facendo insieme a lei la ginnastica preparatoria al parto.