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Non tutte le immagini sono
disegni o fotografie.
Spesso, infatti, abbiamo a
che fare anche con schemi o con grafici costruiti a partire da semplici figure
geometriche.
In questi casi, invece di descrivere
l’immagine pixel per pixel, conviene specificare: tipo,
forma, colore,
dimensione e posizione
delle figure geometriche (cerchi, rettangoli, linee, frecce e così via) che la
compongono.
Nel caso di un quadrato, ad esempio, potremmo limitarci a descrivere
le coordinate dei quattro vertici del quadrato e la lunghezza di un suo lato,
piuttosto che descriverne tutti i punti come avviene in una bitmap.
Tecnicamente il nome
dell’immagine digitale appena descritta è quello di immagine vettoriale.
Semplici programmi di
disegno vettoriale sono integrati all’interno
di programmi come Word e PowerPoint, e consentono ad esempio di aggiungere
rapidamente e con estrema facilità uno schema al testo che stiamo scrivendo.
Anche le immagini grafiche già pronte con l’estensione WMF che Word mette a disposizione, le
cosiddette clipart,
sono realizzate in grafica vettoriale.
I vantaggi della descrizione
vettoriale sono essenzialmente tre:
- si risparmia sulle dimensioni dell’immagine dato che
al posto della descrizione di tutti i punti basta specificare solo la posizione
di pochi punti chiave
- si possono facilmente dare
delle nuove dimensioni ad un’immagine
- si può facilmente muovere ogni singolo elemento geometrico che
compone l’immagine.