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In questo modulo imparerete:
2.1) come creare un database vuoto
2.2) come creare una tabella in
visualizzazione struttura
2.3) come scegliere il tipo di dati corretto
2.4) come impostare il formato dei dati e
salvare la tabella
2.1) Come
creare un database vuoto
Passiamo alla creazione del
nostro primo archivio elettronico con Access.
La prima operazione da
compiere è, naturalmente, l'apertura del programma.
Eseguiamo quindi la
procedura START -> PROGRAMMI -> MICROSOFT ACCESS, che abbiamo già visto
in precedenza.
Una volta
avviata l'applicazione, clicchiamo sull'icona del foglio bianco, la prima a
sinistra nella barra degli strumenti.
Con questo pulsante si
comincia la creazione di un nuovo documento.
Scegliamo ora la voce
"database vuoto".
Ciò genera l'apertura di una
finestra che ha lo scopo di permetterci di attribuire un nome ed una posizione
su disco al nuovo file di database che stiamo creando.
Questa è una particolarità di Access.
A differenza cioè di quanto accade con le altre applicazioni del
pacchetto Office, Access ci obbliga a salvare un nuovo file prima di poterlo
utilizzare.
Accettiamo quindi la cartella
"documenti" come locazione predefinita in cui sarà salvato il nuovo
file.
Attribuiamo il nome
"prova2" al database vuoto che stiamo generando e clicchiamo infine
sul pulsante CREA.
L'estensione MDB, tipica di Access, verrà aggiunta automaticamente dal programma.
2.2) Come
creare una tabella in visualizzazione struttura
In genere,
prima di procedere alla
costruzione di un archivio elettronico, è necessaria una fase di accurata
progettazione, in cui si pianifica la struttura dei dati, sia in base alla loro
natura sia in vista del tipo di utilizzo che si prevede di farne.
Si cerca ad esempio di strutturare le tabelle in modo che contengano informazioni omogenee
e si cerca di evitare, per quanto possibile, di creare duplicati di una stessa
informazione.
Nel nostro caso, procederemo
in modo molto semplice e diretto.
Il nostro database conterrà
un'unica tabella.
Vogliamo provare infatti a costruire un archivio di videocassette e la
tabella che ci accingiamo a strutturare conterrà tutte le informazioni
necessarie per catalogare per un uso domestico una serie di film.
Procediamo dunque alla
generazione della nostra tabella.
Vediamo che la finestra di
controllo (database) è la stessa che abbiamo già utilizzato per aprire maschere
e tabelle di un database esistente, finestra che si apre con il pulsante
"tabelle" già selezionato.
Nel database vuoto appena
creato non vi sono naturalmente tabelle già esistenti.
Vi sono però gli strumenti
per crearne di nuove.
Abbiamo cioè
la possibilità di scegliere fra tre differenti modalità:
- crea una
tabella in visualizzazione struttura
- crea una
tabella mediante una creazione guidata
- crea una
tabella mediante l'immissione di dati
Per questo
esempio sceglieremo la prima opzione, cioè "Crea una tabella in visualizzazione
struttura".
E' questo
infatti il modo migliore per prendere confidenza con i numerosi
parametri che occorre definire, affinché la tabella con cui lavoreremo svolga
in modo corretto ed efficace il proprio lavoro.
Facciamo dunque un doppio
clic sulla prima voce.
Questa azione genera
l'apertura di una grande finestra, contenente nella
parte superiore una serie di righe orizzontali vuote, suddivise in tre colonne:
"NOME CAMPO", "TIPO DATI" e "DESCRIZIONE".
La prima cosa da fare è
definire i nomi dei campi della nostra tabella.
Ricordiamo che stiamo
costruendo un archivio di film in videocassetta.
Le voci da inserire nella
colonna "NOME CAMPO" dovranno essere perciò informazioni utili per
catalogare dei film.
Nella prima riga inseriamo
la voce "TITOLO".
Il contenuto di questo campo
sarà, per ogni record che archivieremo, il titolo di un film.
Confermiamo il nome del
campo e ci spostiamo alla riga successiva con un'unica operazione: una
pressione del tasto FRECCIA IN GIU'.
Allo stesso modo proseguiamo
nella definizione dei campi successivi, ricordando che un nome di campo può
essere lungo al massimo 64 caratteri, spazi compresi.
Nella seconda riga digitiamo la voce "GENERE"; nella terza riga la
voce "REGISTA", nella quarta "PROTAGONISTI", nella quinta
"DURATA", nella sesta "ANNO", nella settima "DATA
REGISTRAZIONE".
2.3) Come
scegliere il tipo di dati corretto
Come avrete notato, non
appena ci si sposta alla riga successiva, compare automaticamente
la voce TESTO nella colonna TIPO DATI, accanto al nome del campo appena
inserito.
Access, in altre parole,
considera per impostazione predefinita come testuali tutti i nuovi campi
generati.
Come potete
immaginare, è molto importante associare ad ogni nome di campo immesso
un tipo di dati corrispondente alla sua natura.
Infatti, associare ad un
campo un tipo di dati errato, può pregiudicare seriamente le
funzionalità di una base di dati, impedendo ad esempio di impostare
adeguati criteri di ricerca.
Il campo ANNO, per citarne
uno, conterrà delle date espresse in numeri ed è perciò errato associarlo al
tipo di dati TESTO.
Il tipo TESTO va associato
piuttosto alle informazioni effettivamente testuali come, ad esempio, i nomi
degli attori e dei registi.
Occorre quindi esaminare con
attenzione ciascuno dei nomi di campo che abbiamo inserito e valutare se e dove
occorra sostituire il tipo TESTO, attivato per
impostazione predefinita, con un altro tipo di dati, adatto al caso.
Scorrendo l'elenco dei nomi
di campo che abbiamo inserito, notiamo che TITOLO, GENERE, REGISTA e
PROTAGONISTI sono sicuramente informazioni testuali.
Il tipo dati
TESTO è perciò adeguato a questi campi.
Il campo DURATA conterrà,
invece, dei numeri, che rappresenteranno la durata espressa in minuti dei vari
film catalogati.
Occorre dunque cambiare il
tipo TESTO in qualcosa di più adatto.
Per fare ciò, posizionare il cursore sulla parola TESTO accanto alla voce
DURATA, in modo da far comparire una freccina sulla destra.
Cliccando sulla freccina, si
apre un menu a discesa contenente l'elenco di tutti i possibili tipi di dati.
Scelgo dall'elenco il tipo dati NUMERICO, che va così a sostituire il
precedente tipo TESTO.
Procedo quindi in modo
analogo per i campi ANNO e DATA REGISTRAZIONE, scegliendo per entrambi
dall'elenco il tipo DATA/ORA, che è il più adatto a
rappresentare i valori che verranno immessi in questi due campi della tabella.
Poiché la scelta del tipo di
dati corretto è molto importante, esaminiamo ora quali sono i tipi di dati che
Access ci mette a disposizione.
Il tipo di dati predefinito,
lo abbiamo visto, è il tipo TESTO.
Un campo testo può contenere
fino ad un massimo di 255 caratteri alfanumerici, cioè
lettere, numeri, spazi ed eventuali caratteri speciali.
Se 255 caratteri ci sembrano pochi, possiamo scegliere
il tipo dati MEMO.
Un campo memo può contenere infatti fino a 65.535 caratteri alfanumerici, cioè 257
volte esatte la grandezza di un campo testo.
Se invece un campo deve
contenere numeri e se, soprattutto, su quei numeri devono potersi eseguire
delle operazioni matematiche, allora occorre scegliere il
tipo dati NUMERICO.
Se, poi, un campo è destinato a memorizzare date,
allora la categoria giusta è DATA/ORA.
In un campo di questo tipo è
possibile archiviare qualsiasi data, dall'anno 100 fino all'anno
9999.
Restando in ambito numerico,
se i valori che dobbiamo archiviare sono valori monetari, allora il tipo dati
che fa al caso nostro è VALUTA.
Un particolare tipo di dati
numerico è il tipo CONTATORE.
Un campo contatore assegna in modo automatico un numero univoco, è perciò non
riutilizzabile ad ogni nuovo record creato. Viene
utilizzato per facilitare la catalogazione e la ricerca.
Abbiamo ancora il tipo dati SI'/NO.
Un campo di questo tipo accetta
solo valori binari, quali appunto "sì" o "no" oppure
"vero" o "falso".
Se pensate che un campo
della vostra tabella possa contenere anche il valore "forse", allora
non attribuitegli il tipo dati SI'/NO.
Vi sono infine altri tre
tipi di dati, di utilizzo un po' più specialistico.
Sono i tipi OLE,
COLLEGAMENTO IPERTESTUALE e RICERCA GUIDATA.
Il primo si usa quando un
campo deve contenere oggetti generati e controllati da altre applicazioni.
I campi OLE vanno usati con grande attenzione, perché possono esaurire facilmente le
risorse di elaborazione di un computer.
I campi COLLEGAMENTO
IPERTESTUALE servono per memorizzare tutte le informazioni
atte a consentire il collegamento ad una risorsa su Internet.
I campi RICERCA
GUIDATA, per concludere, consentono di recuperare, per mezzo di caselle di
testo o menu a discesa, il contenuto di altre tabelle diverse da quella su cui
si sta lavorando.
2.4) Come
impostare il formato dei dati e salvare la tabella
Dopo questa lunga
digressione sui tipi di dati, concludiamo la procedura
di creazione della nostra tabella, dando una rapida occhiata alla parte
inferiore della finestra di visualizzazione struttura.
La caratteristica saliente
di questa parte della finestra è che il suo contenuto varia a
seconda del tipo di dati selezionato.
Si tratta di una serie di opzioni che servono a definire nel dettaglio il
comportamento di un campo, una volta che sia stato scelto il tipo di dati
adatto ad esso.
Nel caso, ad esempio, di un
campo testo, possiamo impostare numerose opzioni.
Citiamo solo le principali:
* dimensione campo
* valore predefinito
* richiesto
* consenti lunghezza zero
* indicizzato.
Se desiderate conoscere il
significato di queste e delle altre opzioni, potete
utilizzare i comodi suggerimenti contestuali, che vengono visualizzati nella
parte inferiore destra di questa finestra.
Ogni tipo di dati ha
naturalmente le sue opzioni specifiche.
Ai fini del nostro esempio è
sufficiente conservare le impostazioni predefinite di Access.
Non ci resta ora che dare un
nome alla tabella e salvarla.
Clicchiamo perciò sulla X in
alto a destra nella finestra visualizzazione struttura.
Compare ora una finestra di
salvataggio, che ci chiede di attribuire un nome alla tabella appena creata.
Sostituiamo al nome
suggerito da Access il nome "Videoteca" e clicchiamo su
"OK".
L'applicazione ci chiederà
ora di impostare una chiave primaria, ma di questo ci occuperemo nel prossimo
modulo.