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ATTENZIONE che, per importanza sociale, subito dopo il legame affettivo che si instaura all'interno di una famiglia, viene quello che si instaura fra il professore e i suoi alunni, e che turbare entrambi i rapporti può essere carico di conseguenze (sabato 31° gennaio 2004, il professore).
6) Le variabili
( 1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7 - 8 - 9 )

Le variabili sono una sorta di scatole all'interno delle quali immagazzinare i dati.

 

In JavaScript per creare delle variabili è sufficiente assegnarne il contenuto, e ad esempio mediante la seguente sintassi:

mioNome="Wolfgang";

 

Come si vede dall'esempio, l'espressione che crea una variabile è composta da tre parti:

- dal nome della variabile, che nello specifico è mioNome

- dall’operatore di assegnamento, che nello specifico è =

- dal contenuto, che nello specifico è Wolfgang

 

Volendo è anche possibile esplicitare la creazione della variabile al fine di rendere più chiara la sintassi, e ad esempio mediante la seguente sintassi:

var mioNome;

mioNome="Wolfgang";

 

Una variabile potrà contenere i successivi tipi di dati:

 

- numero, con ad esempio le 2 successive sintassi:

miaVariabile=300;

miaVariabile=12.5;

 

- stringa, con ad esempio la successiva sintassi:

miaVariabile= “Wolfgang”;

 

- null, che indica l’assenza di valore, ovvero il nulla, e che non è lo zero:

miaVariabile=null;

 

- booleano, che indica un valore logico che può dunque assumere solo due valori, si vedano ad esempio i 4 successivi esempi:

miaVariabile=true;

miaVariabile=1;

miaVariabile=false;

miaVariabile=0;

 

E’ importante sapere 2 cose, e cioè:

 

- che quando viene creata una stringha non si deve andare a capo tra l'apertura e la chiusura delle virgolette

 

- che ad esempio la sintassi:

giovanni=paolo;

ha il significato di assegnare alla variabile giovanni il contenuto della variabile paolo.

 

Un interessante utilizzo delle variabili è ad esempio riportato di seguito:

<html>

<head>

<title>esempio</title>

</head>

<body>

<SCRIPT type="text/javascript">

nomeUtente=prompt("Scrivi il tuo nome","");

document.write("Benvenuto ");

document.write(nomeUtente);

</SCRIPT>

</body>

</html>

 

Si noti che nella riga

document.write(nomeUtente);

dell'esempio appena sopra riportato, non si fa uso delle virgolette, e ciò dal momento che il contenuto della variabile nomeUtente è già riconosciuto come stringa.

 

Le variabili di tipo numerico possono naturalmente essere addizionate, sottratte, moltiplicate e divise, mentre le variabili di tipo stringa possono essere concatenate, ed apunto usando +.

 

Così, nell'esempio visto appena più sopra, al posto delle 2 istruzioni:

document.write("Benvenuto ");

document.write(nomeUtente);

possiamo scrivere l’unica istruzione:

document.write("Benvenuto "+nomeUtente+"!");

 

Nel successivo esempio si evince come una variabile di tipo numerico (anno) viene convertita senza troppi problemi in una stringa e concatenata ad un'altra stringa:

anno=2002;

scritta="Siamo nel ";

scrittaTotale= scritta+anno;

document.write(scrittaTotale);

 

Indipendentemente dalla risoluzione, intendiamo adesso posizionare una finestra personalizzabile sulla destra del monitor e a metà del monitor stesso.

 

Sfruttando le formule:

posizione da sinistra = larghezza dello schermo - larghezza della finestra

posizione dall'alto = (altezza dello schermo - altezza finestra)/2

e le 2 proprietà screen.width e screen.height, che indicano rispettivamente la larghezza del monitor e l'altezza del monitor basta scrivere il codice:

<html>

<head>

<title>esempio</title>

</head>

<body>

<SCRIPT type="text/javascript">

larghFinestra=300;

altezFinestra=200;

sinistra=screen.width-larghFinestra;

alto=(screen.height-altezFinestra)/2;

window.open("fines.htm","", "left="+sinistra+",top="+alto+",width="+larghFinestra+", height="+altezFinestra+",menubar=no,toolbar=no,resizable=no, fullscreen=no,location=no, scrollbars=no,status=no");

</SCRIPT>

</body>

</html>

 

Come è possibile creare delle variabili, così è possibile creare degli oggetti, una sorta di variabili potenziate perché appunto in grado di compiere delle azioni.

 

Mediante ad asempio la sintassi:

miaFinestra=window.open("fines.htm","", "left="+sinistra+",top="+alto+",width="+larghFinestra+", height="+altezFinestra+",menubar=no,toolbar=no,resizable=no, fullscreen=no,location=no, scrollbars=no,status=no");

viene appunto creato l’oggetto miaFinestra che eredita i metodi dell'oggetto window.

 

Questo significa che posso utilizzare l'oggetto appena creato miaFinestra per compiere determinate operazioni, e ad esempio:

 

- chiudere la finestra secondaria miaFinestra stessa scrivendo la sintassi miaFinestra.close() nella finestra principale

 

- chiudere la finestra secondaria miaFinestra stessa scrivendo la sintassi self.close() nella finestra secondaria miaFinestra stessa

 

- chiudere la finestra principale scrivendo la sintassi miaFinestra.opener.close()

nella finestra secondaria miaFinestra stessa.

 

Insomma, mentre le variabili di nostra creazione sono dei semplici contenitori stupidi, gli oggetti di nostra creazione sono invece in grado di compiere determinate azioni.

 

L’esempio completo è:

<html>

<head>

<title>esempio</title>

</head>

<body>

<SCRIPT type="text/javascript">

larghFinestra=300;

altezFinestra=200;

sinistra=screen.width-larghFinestra;

alto=(screen.height-altezFinestra)/2;

miaFinestra=window.open("fines.htm","", "left="+sinistra+",top="+alto+",width="+larghFinestra+", height="+altezFinestra+",menubar=no,toolbar=no,resizable=no, fullscreen=no,location=no, scrollbars=no,status=no");

</SCRIPT>

<A HREF="javaScript:miaFinestra.close()">chiudi</A>

</body>

</html>



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