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I ricevitori GPS
a terra sono dei semplici
ricevitori radio poco
costosi a frequenza singola, e ciò dato che
tutti i satelliti trasmettono onde radio su di una stessa elevata frequenza portante.
Non si crea un
guazzabuglio di interferenze radio perché ogni satellite GPS trasmette un proprio
codice che, oltre appunto ad
identificarlo, consente al ricevitore a terra di
determinare anche la sua distanza.
Il codice che viene trasmesso a scadenze prefissate da ogni satellite è una sequenza
pseudocasuale di emissioni radio accuratamente formulate.
Tenuto coto che,
come si è già detto, i satelliti si muovono in configurazioni orbitali note con
precisione, per effettuare le misurazioni di distanza,
i satelliti trasmettono impulsi
radio in momenti prefissati,
cosicchè determinando l’esatto tempo di arrivo
degli impulsi sul dispositivo ricevente a terra, il dispositivo stesso è in
grado di risalire alla distanza del satellite emittente.
Naturalmente
occorre che l’orologio del ricevitore a terra sia perfettamente sincronizzato con quello del satellite, e ciò ove si
tenga conto che una imprecisione pari a un milionesimo
di secondo si tradurrebbe in un errore di circa 300 metri.
Il problema
serio sembrerebbe dunque quello di effettuare
la perfetta
sincronizzazione fra l’orologio del ricevitore a terra e quello del satellite.
In realtà, anche
un semplice ricevitore a terra dotato di un orologio elettronico non più
complicato o costoso di un ordinario orologio digitale da polso, può essere facilmente
sincronizzato con gli
orologi atomici di estrema precisione dei satelliti.
Vediamo come.
Se gli orologi
dei satelliti e quello del ricevitore a terra non sono
sincronizzati in modo perfetto, tutte e quattro le sfere di posizione risultano
contemporaneamente:
- un po’ grandi se l’orologio del ricevitore a terra tende ad accelerare
- un po’ piccole se l’orologio del ricevitore a terra tende a ritardare
tuttavia, un leggero aggiustamento, rispettivamente all’indietro o in avanti dell’orologio del
ricevitore a terra, permette a tutte e quattro le sfere di incontrarsi con precisione, con ciò ottenendo la sincronizzazione di
quest’ultimo.
Nella successiva
figura, dove per semplificare sono riportate 3 e non 4 sfere di posizione, è illustrata come viene ottenuta la sincronizzazione del ricevitore GPS a terra, sincronizzazione che appunto si ottiene con riferimento ai confini sottili delle sfere (quelle corrette), e non con riferimento ai confini spessi delle sfere (quelle non
corrette).