"...Protagonista della serata in Sant'Agnese è stato il chi­tarrista Alino Diaz, al quale s'è unito con distinzione il pianista Giorgio Vercillo...la scelta degli artisti e dei brani fa onore al Consiglio Direttivo dell'Accademia Italiana di Musica Contemporanea..."

LUIGI FAIT -
L' OSSERVATORE ROMANO
16 OTTOBRE 1984

"Davvero convincenti, e per solidità di struttura e per l'intelligente esecuzione di Giorgio Vercillo il primo quaderno e l'omaggio a Debussy del M° Carlo Mosso".

IL GIORNALE

Prima esecuzione francese: Centro Culturale di Brinçon (Francia 1987)
Prima esecuzione brasiliana: Teatro della O.S.P.A. (Brasile 1988)

SECONDO QUADERNO PER PIANOFORTE (A GIORGIO VERCILLO)
Prima esecuzione assoluta: Circolo Ufficiali del Presidio di Torino (1987)

"Vercillo è interprete ideale della musica di Mosso tanto che il compositore gli ha dedicato il secondo quaderno" .

LA STAMPA

VENTIDUE PRELUDI PER PIANOFORTE
Prima esecuzione assoluta: Teatro Comunale di Alessandria (1991)

"Il concerto è iniziato con quattro preludi di Debussy, eseguiti da Giorgio Vercillo con una non comune disinvoltura tecnica. Il pianista si è poi cimentato con i "Ventidue preludi" di Carlo Mosso ... Giorgio Vercillo ha dimostrato, nell'esecuzione di questi preludi, sensibilità e penetrazione dell'autore... Calorosissmi applausi all'autore ed all'esecutore da parte del numeroso pubblico. Per finire l'ottimo pianista si è esibito nel preludio in Sol minore di Rachmaninoff..."

SECONDO VILLATA - STAMPA SERA

"Le opere pianistiche sono state eseguite con affetto filiale da Vercillo, che è tra l'altro il dedicatario del "Secondo quaderno" e ha avuto anche la soddisfazione di vedere i suoi due giovani figli come fonti di ispirazione per il 19° dei "Ventidue preludi", ultima grande opera del maestro... Il pubblico ha applaudito con convinzione Vercillo, che ha in progetto di completare l'incisione delle opere pianistiche di Mosso appunto con i "preludi" che andranno ad aggiungersi ai già incisi Primo e Secondo quaderno e agli Omaggi a Ghedini e a Debussy".

LEONARDO OSELLA - LA STAMPA

"...questi solisti costituiscono un autentico gruppo che lavora sul suono, sul vibrato, sull'incidenza del fraseggio, sulla calibratura dei rilievi solistici e dei dialoghi con reciproco ascoltarsi"

A. CANTU' -
IL GIORNALE

"...un esecuzione veramente spavalda, irresistibilmente spontanea, carica di intensità lirica... Una esecuzione che trasuda gioia da ogni cellula musicale, gioia di far musica per sé prima ancora che per gli altri. ...Splendido il pianoforte..."

G. TARTONI -
IL LAVORO DI GENOVA