Segnare un limite fra inverno e primavera in
questo nostro Paese così "longilineo" è ancor più difficile che
delimitare i confini meteorologici tra autunno e inverno.
A Nord, marzo riserva spesso la sorpresa di abbondanti nevicate. A
Sud, la Valle dei templi ad Agrigento si imbianca per la fioritura
dei mandorli. Ciò consente di mettere in tavola, molto precocemente,
tante nuove verdure appena colte, intatte nella loro freschezza e
proibite ai popoli del Nord. Verdure anche particolarmente ricche di
fibre.
Già, le fibre: solo in tempi relativamente recenti, la scienza
dell'alimentazione si è occupata di loro. Erano considerate inutili
perché non possono essere assorbite dall'organismo e non forniscono,
quindi, alcun apporto calorico. Oggi, invece, sappiamo che
esercitano funzioni metaboliche e meccaniche essenziali per
l'equilibrio dell'organismo.
Ci "costringono" ad una masticazione corretta, danno senso di
sazietà, ritardano l'assorbimento e quindi sono utili nella
prevenzione e nella terapia dell'obesità e del diabete. Sono le
migliori regolatrici delle funzioni intestinali.
Con quali alimenti portiamo in tavola le fibre? Con gli asparagi.
con i carciofi, crudi, lessati, cotti al forno; interi, insaporiti
con aglio (se si vuole) e prezzemolo, conditi con un filo d'olio con
l'aggiunta di acqua, sono una pietanza piena di sapore, ricca di
vitamine e di ferro. Abbiamo perso le fibre , componenti di molta
frutta e verdura, ma anche di tutti i cereali. Il pane bianco, che
ha sostituito il nostro pane scuro ce ne ha sottratto molte, mentre
le fibre rappresentano un valido baluardo contro i tumori
dell'intestino (colori e retto). Non solo: prevengono la calcolosi
della colecisti, la stipsi, le emorroidi. Contribuiscono a ridurre
il rischio di sovrappeso, di diabete e di malattie cardiovascolari.
Fibre nella colazione dei ragazzi: un'ottima abitudine. Il muesli è
buono e fa bene.
Le carni da utilizzare sono sempre le stesse, preferibilmente quelle
bianche, cotte al vapore, il pesce, magro e bollito. Ma se sappiamo
approfittare di quanto il ricco orto d'Italia ci propone giorno dopo
giorno, sembreranno ogni volta diverse.
Le Fragole
Sulla tavola
degli antichi romani, come testimonia Virgilio, erano
molto gradite le fragole, il frutto della la primavera.
Ricche di vitamina C (54 mg in un etto), di vitamina A,
B1, B2 e PP, contengono anche calcio e ferro. Sono note
le loro proprietà antiuriche e diuretiche. Efficaci
contro le malattie reumatiche e contro tutte le
infiammazioni delle mucose, esercitano un'azione
benefica sul fegato e sulla circolazione del sangue. |
|
|
Le Ciliegie
Le ciliegie, il
cui nome è legato alla conquista da parte dei Romani
della città di Kerasunte, sul Mar Nero, sono state
portate nella nostra penisola da Lucullo.: un frutto
davvero ... luculliano, dunque, che giustifica la sua
fama di frutto goloso. Cento grammi di ciliegie
equivalgono, come calorie, a cinque fette biscottate:
sono perciò un alimento dietetico con buona percentuale
di sali minerali, soprattutto potassio, calcio, ferro e
vitamine, in particolare la A e la C. |
Le Nespole
La nespola
comune ha una polpa bianco-rosata, compatta al momento
della raccolta, che diventa morbida e di colore
giallo-arancio intenso dopo varie settimane, con la
maturazione. Tanto piu' il frutto e' acerbo tanto
maggiore e' la quantita' di tannini, molecole ad azione
antiossidante, che danno la sensazione di asciutto in
bocca e provocano un effetto astringente sull’intestino.
Al contrario, nel frutto maturo i tannini si trasformano
in zuccheri e il frutto diventa un blando lassativo.
La nespola contiene anche discrete quantita' di acido
formico e acetico, che determinano il gusto acidulo,
oltre a fibra alimentare solubile. |
|
|