|
|
Processi automatici e processi controllati
Risolvere un problema aritmetico semplice è apparentemente facile, in quanto il meccanismo
che usiamo per trovare la soluzione ci è diventato del tutto automatico, e lo usiamo
inconsapevolmente (i processi e le informazioni utilizzate restano comunque molto complesse).
Le attività, che non mostrano nessuno sforzo apparente, prendono il nome di processi automatici.
Esistono altri tipi di attività mentali, quelle che richiedono consapevolezza e attenzione,
i processi controllati (in cui si elaborano vere e proprie strategie per raggiungere uno
scopo).Importante sapere che i processi richiedenti attenzione, con la pratica della loro
esecuzione, possono diventare processi inconsapevoli, e viceversa. Gli uomini riescono a
svolgere più attività automatiche in parallelo (ad esmpio guidare e parlare), ma la capacità
attentiva dell'uomo risulta avere risorse limitate. Sono selettive, riescono cioè ad essere
direzionate solo su un piccolo numero di operazioni. Comunque la selettività non è assoluta : a titolo di esempio supponiamo di essere concentrati
sulla lettura di un libro, riusciremmo ad accorgerci se qualcosa cade e fa rumore vicino a noi.
Come funziona l'attenzione volontaria, in che modo opera e a quali condizioni?
Il reperimento dell'informazione dalla memoria avviene con modalità differenti tra processi
automatici e meccanismi attentivi: per quel che riguarda il primo caso l'attivazione automatica
delle informazioni è inconsapevole, e non condiziona eventuali recuperi di altre diverse
istruzioni (infatti possiamo guidare e parlare contemporaneamente). Nei processi che richiedono
attenzione il reperimento di informazioni avviene in modo consapevole e intenzionale, ciò
comporta : lentezza del processo e influenza sull'eventuale attivazione di informazioni
non connesse all'istruzione su cui è concentrata l'attenzione.
Concetti
Accesso lessicale
indietro |
|