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Là sull'impareggiabile piazzale di Ruta, che la riconoscenza civica volle dedicato a Sebastiano Gaggini, là sulla proda fiorita della Via Aurelia svettava maestoso i suoi fronzuti rami un olmo gigantesco, secolare, che dava una intonazione tutta silvestre alla deliziosa località meta di turisti nostrani e forestieri che qui indugiano ad ammirare uno dei più bei panorami del mondo. Con i poco estetici ruderi di una parte della "Locanda di Londra", già caduti sotto l'opera livellatrice del piccone cadrà - sembra accertato - anche l'olmo. Avremo un piazzale più ampio per l'innesto con la strada Aurelia della costruenda carrozzabile Ruta - San Martino di Noceto e a quella panoramica Ruta - San Rocco.
All'epoca nostra non v'è più tempo a soffermarsi a contemplare le bellezze della natura, tutto è sacrificato alla dea velocità. Come un giorno cadde sotto i colpi ben assestati il famoso "pino" decoro e attrazione del monte di Portofino soccomberà per motivi di ben superiore utilità anche l'olmo di Ruta. Non è detto poi che a piazzale definitivamente sistemato non si possa (come si è fatto al Boschetto) piantare un altro olmo e anzi molti altri alberi di alto fusto; se ne avvantaggerà ne siamo certi l'estetica e se ne renderà più attraente e riposante il soggiorno.
Da "Giornale di Genova", Dario Umberto Razeto, 3 marzo 1937