Schede biografiche
Adolf Hitler
1889 - 1945
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Nasce a Braunau, nell’Austria
Superiore, il 20 aprile 1889. Figlio di un brigadiere delle dogane austriache,
compie gli studi regolari nelle scuole tecniche di Linz fino al 1903, anno in
cui muore il padre. Nel 1914 riesce, pur se riconosciuto inidoneo al servizio
militare, a farsi incorporare, come volontario, nell’armata tedesca e viene
assegnato al sedicesimo reggimento di fanterie bavarese; viene ferito alla
battaglia della Somme nel 1916. Nel confuso momento che segue la sconfitta, si
va radicando in lui l’opinione che l’esercito tedesco sia stato tradito dai
politicanti e che l’onta vada cancellata. Nel 1919 aderisce ad un irrilevante
gruppo di estrema destra, il Partito tedesco dei lavoratori, Deutsche
Arbeiterpartei, che sul finire del 1920 prende il nome definitivo di Partito
Nazionalsocialista dei lavoratori, National-sozialistiche deutsche
Arbeiterpartei (NSDAP), e pubblica il primo numero del suo organo ufficiale, il
Völkischer Beobachter. La parola «nazionalsocialista», contratta, diverrà «nazista».
Nel luglio dell’anno successivo, non senza rilevanti opposizioni interne,
viene investito di tutti i poteri del partito, che diviene così dittatoriale.
Ciononostante il partito, malgrado gli sforzi organizzativi e le violenze
perpetrate dalle squadre d’assalto naziste, le SA – come l’assassinio del
ministro degli esteri Rathenau compiuto nel 1922, ma di cui il partito nega di
essere responsabile – non riesce a conquistare adesioni al di fuori del
territorio bavarese. Alleatosi con il generale Ludendorff, che ne favorisce i
piani rivoluzionari, e prendendo a pretesto il presunto tentativo del governo
bavarese di proclamare la secessione dal Reich, il 9 novembre 1923 Hitler
organizza nel capoluogo bavarese l’insurrezione che va ricordata sotto il nome
di putsch di Monaco. In testa ai dimostranti si pone Himmler. La rivolta viene
soffocata nel sangue e due giorni dopo Hitler viene arrestato. Il processo per
alto tradimento che si tiene il 1° maggio 1924, anche se formalmente vede
Hitler condannato a cinque anni di reclusione e la NSDAP dichiarata fuorilegge,
in realtà segna il trionfo e la propagazione delle idee naziste: da accusato
Hitler si trasforma in accusatore. Rinchiuso nel carcere di Landsberg, vi
trascorre solo nove mesi di residenza forzata, che gli serviranno per redigere,
con l’aiuto di Rudolf Hess e di Emile Maurice, il testo fondamentale del
nazionalsocialismo, il Mein Kampf, contenente le precise basi ideologiche e le
aspirazioni concrete della politica hitleriana: antisemitismo, antibolscevismo,
pangermanesimo e dottrina del Volksstaat. Ottenuta la libertà, Hitler riprende
con rafforzato vigore la lotta riorganizzando e preparando il partito al compito
di guidare la nazione. Nonostante l’ostilità del presidente Hindenburg,
appoggiato dall’industria e dall’esercito e con un sempre maggior seguito
popolare, alle «politiche» del luglio 1932 il Partito nazista ottiene ben 207
seggi al Reichstag. Hitler riceve la cittadinanza tedesca e nel gennaio 1933,
grazie alle manovre del ex cancelliere von Papen, viene nominato cancelliere del
gabinetto Hitler-Von Papen-Hugenberg. Il 27 febbraio dello stesso anno il
Reichstag va in fiamme: dal rogo del parlamento trae origine il terzo Reich e il
dominio totalitario di Hitler. In maggio un decreto dell’esecutivo elimina i
partiti; il 14 ottobre la Germania abbandona la Società delle Nazioni; con il
plebiscito del dicembre divengono deputati 661 candidati del Partito unico. Nel
1934, alla morte del presidente Hindenburg, Hitler assume anche questa carica e
poco dopo si libera nella «notte dei lunghi coltelli», dell’ala sinistra del
suo partito. In un crescendo di sopraffazioni, nel 1935 dà il via alle
persecuzioni contro gli ebrei; nel 1938 forza l’annessione dell’Austria; nel
1939 invade la Cecoslovacchia e la Polonia, provocando la scoppio della seconda
guerra mondiale. Hitler vive i suoi ultimi giorni, mentre le armate sovietiche
premono su Berlino, chiuso nel Bunker della Cancelleria, dove alterna ad ordini
pazzeschi eccessi di furore. Il 30 maggio 1945 si suicida con Eva Braun, sposata
il giorno prima. |