FLUMINIMAGGIORE  -  PROGETTO SARDEGNA 2000 - Corsi di alfabetizzazione Informatica

Inquinamento

L'inquinamento


Nel 1800, le miniere iniziarono ad avere grande importanza e si costruirono le prime laverie per lavare i minerali causando però un grande inquinamento. I contadini si lamentavano perché non potevano innaffiare i terreni, i pastori perché non potevano portare il bestiame a dissetarsi e le donne perché non potevano lavare i panni. Al comune ci furono tante proteste dai contadini contro la laveria di Terras Nieddas che inquinava l'acqua del fiume.

Anche la società Malfidano inquinò il mare di Buggerru scaricando il fango della sua laveria e danneggiò le tonnare dei dintorni. I padroni delle tonnare andarono in Tribunale e il giudice condannò la società Malfidano a pagare i danni.

La Malfidano comprò anche la tonnara per non sentire più le proteste dei pescatori di tonno.
Un altro grave danno causato all'ambiente dalle miniere era il taglio dei boschi. Servivano legna e carbone per i forni di calcinazione dei minerali, per le macchine a vapore e legname per armare le gallerie. Da San Nicolò fino a Buggerru non c'è più neanche un albero.

Tratto da:Personaggi Avvenimenti Curiosità della storia di Fluminimaggiore e della Sardegna dal 1704

Inquinamento causato da "Su Zurfuru"

Il funzionamento dell'impianto, così vicino all'abitato, pone il problema dell'inquinamento delle acque fluviali, necessarie per l'irrigazione.
Accertato che l'inquinamento proveniva da
Su Zurfuru, ecco la soluzione proposta:
1- rialzare il piano delle discariche sulla montagna affinché il fiume non trascini gli sterili;
2- trasportare nella stessa località il sabbione e quant'altro si depositerà nei bacini della laveria;
3- vuotare il bacino inferiore due volte al mese e di notte, affinché all'alba le acque del fiume si siano di nuovo chiarificate;
4- restaurare subito i muri delle vecchie discariche per evitare che il fiume le lambisca.
Apprezziamo la sincerità dell'ingegner Lambert, quando afferma che con questo non si potrebbe garantire la perfetta chiarificazione delle acque provenienti dai bacini, poiché esse conservano un certo colore bruno, effetto delle particelle coloranti contenute nei minerali lavati…!
Vuotare ogni quindici giorni, ma solo di notte, i bacini di chiarificazione non recherebbe alcun pregiudizio né alle proprietà rurali, né ai centri urbani, perché la insignificante quantità di fanghi depositati sarebbe trasportata direttamente al mare dalla forte corrente, senza fermarsi nei canali di irrigazione e nei pressi dell'abitato dove si suole abbeverare il bestiame e prendere l'acqua per gli usi domestici!
Quella laveria, ma ancor più l'impianto di flottazione di
Arenas, per i solfuri che conteneva, crearono grossi problemi per l'agricoltura.

Tratto da PICCOLE ANTICHE CARE MINIERE …da Gutturu Pala a S'Acqua Bona di Alberto e Bruno Murtas


Arenas: l'impatto ambientale delle miniere


 

 


Ambiente

Miniere

Storie di miniera


L'inquinamento e le miniere

La malaria e il DDT


L'inquinamento

Le miniere in attività (sino al 1888) scaricavano i resti della cernita (scelta del minerale) attraverso una gora al fiume creando un grosso inquinamento. Approfittando di una momentanea sospensione dall'attività estrattiva l'azienda mineraria che intanto era passata ad una nuova società ebbe modo di modificare i macchinari della nuova laveria questa poté rincominciare a pieno ritmo nell'ottobre dell'1892.
Dopo fu costruita la gora per trasportare l'acqua fino a Su Zurfuru per attivare le apparecchiature moderne della laveria così avrebbero dovuto risparmiare combustibile, ma non fù così infatti fu molto costoso per le altre miniere, dall'1894 iniziò la mancanza dell'acqua e i conseguenti scioperi da li promisero di regolare il canale. Ci furono altre manifestazioni, infatti l'acqua limpida passando attraverso la laveria ne usciva torbida ed era dannosa per i campi e gli animali. Anche le donne che si recavano al fiume per lavare i panni trovavano il fiume torbido ed erano costrette ad andare via lamentandosi perché costrette a cercare un altro fiume limpido cosa difficile in estate


La malaria e il DDT

Il signor Licheri quel periodo aveva la qualifica di segnalatore, in altre parole doveva individuare tutti i focolai della malaria, in altre parole i ruscelli, le fontane, i rubinetti e ogni sorgente, per poi contrassegnarle con un triangolo bianco, e all'interno si scriveva il numero del focolaio e la lettera del settore.
Lui raccoglieva con un retino e conservando nelle provette le larve delle zanzare per poi spedirle a Cagliari. Grazie a dei soldi forniti da alcuni enti permise di sterminare le zanzare.
Il signor Licheri era disinfestatore, infatti innaffiava i corsi d'acqua e le case con DDT. La lotta per la disinfestazione avveniva grazie a dei piccoli contenitori che contenevano circa 20 litri di DDT che permettevano di arrivare dappertutto, tranne dentro i pozzi che vennero disinfestati con delle alghe inzuppate di DDT.


Danni all'ambiente

A Flumini è presente in particolare l'inquinamento idrico, cioè quello delle acque, soprattutto quelle che confluiscono con il Rio Mannu. il materiale inquinante è costituito dai resti e dai detriti delle miniere che facendo cadere dei resti di minerali nell'acqua li ha sciolti integrandoli in essa, per precauzione è stato proibito di bere l' acqua.
Nel nostro fiume viene buttato anche tanto materiale tossico per noi e per l'ambiente. Vengono buttati anche resti di animali o letame, che inquinano l'acqua con germi e virus. Infatti l'acqua del rubinetto contiene cloro, per uccidere le sostanze nocive contenute.
Per determinare se una sostanza è inquinante bisogna chiamare dei medici da Portoscuso che fanno le analisi per determinarlo.

Nella seconda metà del 1800 quando le miniere cominciavano ad avere grande importanza, si costruirono le prime laverie industriali per scegliere minerali, e i forni per la calcinazione. In seguito a Fluminimaggiore si cominciò a parlare di inquinamento delle acque e danni all'ambiente. La gente si lamentava, in particolare i contadini, i pastori e le donne. Questo accadeva perché quando le laverie erano in funzione, il fango andava a finire nei fiumi. In comune si possono trovare molti documenti di protesta e in uno di questi c'è una protesta da parte dei contadini.