Col passare degli
anni e col progresso della tecnologia, la cifratura divenne sempre
più automatizzata.
Un noto cifrario basato su macchinario risale al Rinascimento quando
il famoso architetto Leon Battista Alberti designato padre
della crittografia occidentale, costruì il cosiddetto
disco cifrante, e ideò un nuovo metodo di sostituzione
polialfabetica.
Il
disco cifrante era composto da due dischi concentrici ,di
diametri differenti, e imperniati nel centro in modo da ruotare
l’uno rispetto all’altro.Lungo le circonferenze dei due dischi erano
incisi due alfabeti. Il disco esterno conteneva 20 lettere latine
maiuscole (inclusa la Z, con U = V ed escluse H J K W Y) ed i numeri
1 2 3 4 per il testo in chiaro; il disco interno conteneva le 24
lettere latine minuscole per il testo cifrato.
Le 20 lettere maiuscole erano messe in ordine alfabetico, mentre le
24 minuscole erano in disordine, ciò costituiva un passo avanti
rispetto al codice di
Cesare.
Per cifrare un messaggio si fissava una lettera chiave in
maiuscolo, si spostava il disco interno in corrispondenza della
stessa lettera minuscola e si cifravano le parole con la lista
risultante.
Per aumentare la sicurezza, Alberti suggeriva di usare uno dei
quattro numeri per segnalare il cambio di alfabeto.
Il disco cifrante è un congegno molto semplice e molto efficace che
è stato utilizzato per secoli,fino a quando, al termine della prima
guerra mondiale, non è stata soppiantato da un nuovo macchinario
cifrante a rotori: l’ENIGMA, ideato e realizzato a
Berlino nel 1918 dall’ingegnere Arthur Scherbius ed adottato
dalla marina e dall’esercito tedesco fino alla seconda guerra
mondiale.
Enigma
era una macchina elettromeccanica
potente
e sofisticata,
in grado
di generare crittogrammi di tipo polialfabetico, e di
ammettere un enorme numero di chiavi .
I diversi rotori ,
con i caratteri incisi sul bordo, e con contatti elettrici in
corrispondenza delle lettere su entrambi i lati,
,combinavano
ingegnosamente
sostituzioni e
trasposizioni dei singoli
caratteri di un messaggio, mentre i riflettori rendevano
ancora più complicata la cifratura.
La
chiave consisteva nel settaggio iniziale delle ruote, che
potevano essere posizionate in una quantità di posizioni diverse.
Criticità
L’Enigma era una macchina
simmetrica, nel senso che serviva per
cifrare e decifrare : una debolezza crittografica.sfruttata dal
matematico inglese Alan Turing, per forzarla, riuscendo a
decifrare molti importanti messaggi dell'esercito del Reich.all'
inizio della seconda guerra
Cilindro
di JEFFERSON:Thomas
Jefferson (1743 – 1826), Presidente degli Stati Uniti
d’America , inventò un codice semplice e abbastanza sicuro,ma non lo
mise mai in uso .Riscoperto nel1922 dall’esercito statunitense fu
utilizzato fino agli anni ’50.
Il codice di Jefferson era un metodo di cifratura meccanico, basato
su un cilindro lungo 15 cm e largo 4, montato su un asse e
sezionato in 25 dischi uguali. All’esterno di ciascuna ruota erano
incise le 26 lettere dell’alfabeto equidistanti l’una dall’altra e
in ordine casuale .Il messaggio in chiaro doveva essere cifrato a
blocchi di 36 lettere ciascuno, se l’ultimo blocco aveva meno
lettere si completava con delle X.
La chiave del codice era rappresentata dal numero delle ruote
che venivano inserite. |