STORIA DELLA CIVILTA' UMANISTICA

di Carl Shapiro


Tommaso Cuomo



Se mai si puo' far risalire a qualcuno il merito di aver leaborato la struttura organizzativa vincente che ha permesso al M.U.E. l'enorme sviluppo che tutti conosciamo, un tale merito va attribuito, senza alcuna ombra di dubbio, a Tommaso Cuomo.
Appena laureato in scienze politiche a Napoli, all'eta' di ventidue anni Cuomo diviene prima assistente e poi docente nel locale Istituto di Sociologia. L'argomento che lo affascina di piu', fin dall'inizio, e' quello dei movimenti collettivi; compie numerose ricerche sulle forme spontanee di aggregazione, svolge seminari sulla storia dei movimenti collettivi, elabora studi ed approfondimenti sul tema che segno' in modo indelebile il suo primo impatto con la sociologia, a diciassette anni, e che sara' per lui poi tanto importante da determinarne tutto il futuro accademico, fino alla nascita del M.U.E.
Tommaso Cuomo non collabora fin dall'inizio con Musiani; non e' presente al convegno sul suicidio, ne' al primo coordinamento per la vita. Viene "scoperto" da Paolo Serra, che conosce da tempo il suo lavoro, la sua preparazione, la sua disponibilita' ad impegnarsi in un settore che egli comprende essere, con una visione lungimirante, quello decisivo, e cioe' l'impegno diretto nella societa' civile con strutture volontarie "forti" quali solo la competenza specifica di Cuomo avrebbe saputo ideare per un compito tanto grande ed insieme tanto delicato.
Il coinvolgimento di Tommaso Cuomo nelle vicende successive e' immediato e totale: lo troviamo a Firenze, quando Musiani fonda il primo nucleo italiano del Movimento Umanistico, nel giugno dell'anno primo della storia del M.U.E.; lo troviamo a Roma, due mesi piu' tardi, presente alla costituzione del primo gruppo romano del movimento; lo troviamo a Bologna, quando nasce Antenna Est e si costituisce il gruppo musicale dei Vita e che contribuira' a segnare la storia del movimento e del decennio; lo troviamo a Lione, allorche' si costituisce il primo gruppo francese; poi a Parigi, ad Amsterdam, a Bruxelles, a Birmingham, Londra, Madrid, Lisbona, Monaco, Anversa ...
Partecipa da protagonista al primo meeting del Movimento Umanistico Europeo, dove collabora con Musiani, Simon e Powell alla stesura dello storico Manifesto del Movimento Umanistico Europeo, che verra' letto da Jonathan Powell a Roma, davanti ad una platea di centomila delegati provenienti da tutta Europa. Cuomo aveva gia' collaborato in modo decisivo con Musiani, Serra, Arnau e col sottoscritto alla stesura del primo Staturo del Movimento, nel quale veniva delineata la prima struttura organizzativa che avrebbe reso possibile, in tempi brevissimi, l'incredibile sviluppo di i-hium su scala europea: un'operazione senza precedenti storici, il cui merito va anche alla mente creatrice di Cuomo ed al fondamentale appoggio che egli' riusci' ad avere, in quei primi momenti cruciali, da alcuni personaggi-chiave del movimento, quali furono Musiani, Simon ed, anche, chi scrive questo libro.
Ma il nome di Tommaso Cuomo e' legato anche ad una produzione specifica del Movimento: Shine Opera, il grande lavoro teatrale poi tradotto (postumo) in libro e sul grande schermo cinematografico col titolo L'Opera Leggera: la storia di tre uomini, interpretata dai Vita, che fuggono dalla societa' civile alla ricerca dell'isola felice e che invece incontrano oppressione e tirannia, si ribellano, riescono a distruggere l'utopia totalitaria e poi esportano la loro esperienza sul continente; qui, ottengono largo seguito fra la gente, riescono a vincere la prima battaglia, ma perdono la guerra e, con essa, la loro stessa vita.
Tommaso Cuomo e' coautore, insieme a chi vi scrive queste pagine, di Shine Opera, e poi collaboratore alla stesura della sceneggiatura de L'Opera Leggera, insieme a me ed al registra del film, il geniale Michel Lagare. Shine Opera e' la dimostrazione piu' lampante di come i fondatori del movimento fossero impegnati non solo alla sua gestione teorica ed organizzativa, ma anche alla produzione diretta di quello che da sempre e' stato il suo scopo fondamentale, vale a dire lo sviluppo della creativita' e dell'arte.
Shine Opera e', in effetti, opera d'arte nel vero senso della parola: un lavoro suggestivo e penetrante, per le scenografie, le splendide immagini collettive, la drammaticita' delle vicende narrate, la musica dei Vita che commenta tutta l'opera, sia quella teatrale che la versione cinematografica. Un'opera multimediale, nella cui trama e' evidente un riferimento allegorico al dramma dell'utopia comunista e della sua traduzione sul piano concreto in schiavitu' umana, col monito lanciato a tutto il Movimento a non tentare, come proporra' invece in seguito Musiani, la via della rivoluzione politica, ma a proseguire in quella della rigenerazione culturale, creativa ed artistica, assai piu' sicura e produttrice di risultati positivi.
L'Opera Leggera esce sugli schermi cinematografici di tutto il mondo nel giugno dell'anno quinto della storia del M.U.E.; quattro mesi piu' tardi, in ottobre, Tommaso Cuomo muore in un terribile incidente d'auto. Il libro, che era stato iniziato da Cuomo e dal sottoscritto, uscira' postumo e dimezzato; io non lo terminero', ma lo lascero' al punto esatto in cui eravamo giunti a scriverlo insieme: la fine di utopia, dell'isola pseudo-felice. Paradossalmente, lo stesso punto in cui finiva quell'Utopia di Tommaso Moro cui Shine Opera, criticamente, si ispirava.
La morte prematura di Cuomo lascia un vuoto nella storia del Movimento Umanistico: egli era ormai destinato ad essere eletto quarto presidente del M.U.E. dopo Powell, Musiani e Servante; David Johanson prendera' il suo posto, al termine dei lavori del meeting di Londra, nel maggio dell'anno seguente. Ma con la morte di Cuomo viene a mancare una delle menti piu' fertili del movimento.
Ed e' vero che la storia non si scrive con i "se", ma pure non e' difficile immaginare la posizione che Cuomo avrebbe assunto, se non fosse morto prematuramente, allorche' Musiani proporra' la tesi dell'impegno in politica del M.U.E., la sua trasformazione in partito e la sua partecipazione alle elezioni generali dell'Unione Europea. Non possiamo prevedere con certezza cosa sarebbe successo se Cuomo non fosse morto prematuramente, ma possiamo immaginarlo: la triade Cuomo-Servante-Simon contro Musiani avrebbe forse persuaso molti delegati del M.U.E. a desistere dall'ipotesi del coinvolgimento politico, e probabilmente non avrebnbe richiesto il successivo intervento mediatore di Powell. Non sappiamo neppure cosa sarebbe successo nell'Europa dell'Est, in cui la drammatica evoluzione della situazione politica sara' l'elemento decisivo che fara' pendere l'ago della bilancia della storia a favore dell'interventismo di Musiani e contro la tesi del disimpegno di Simon, giungendo alla fine a convincere persino Jonathan Pwell, il grande filosofo, della necessita' dell'opzione interventista.
Ma la storia non si scrive con i se; e quel che ne rimane e' uno spazio vuoto, ma le idee di Cuomo rimarranno, anche dopo la sua morte, in eredita' a tutto il movimento, europeo e non.


    Antenna Est
    Storia della Civilta' Umanistica
    Intervento di Tommaso Cuomo
    La Settima Via