Antenna Est è il nome che fu dato alla più potente e famosa emittente radiofonica del M.U.E.
I mass media costituivano una componente importante di espressione del Movimento Umanistico, e tra i mezzi di comunicazione di massa le radio libere rivestivano un ruolo primario. Forse per l'immediatezza della comunicazione, forse per la capacità di unire e di mobilitare le persone, è certo che l'età umanistica non si caratterizza come età della televisione, o della carta stampata (che pure ebbe un ruolo tutt'altro che secondario), bensì come età della radio.
E fra tutte le radio del Movimento Umanistico (erano migliaia nella sola Europa) Antenna Est fu la vera protagonista. Non solo perchè era collegata via satellite, e quindi poteva essere ascoltata da ogni parte del pianeta, non solo perchè trasmetteva da una nave -una nave a vela che portava musica e festa in ogni luogo in cui approdava- ma anche perchè la squadra che la dirigeva era sintonizzata in pieno, potremmo dire, con lo "spirito" del M.U.E.
Una squadra che ebbe l'onore di avere come suo capitano, sia pure per un breve periodo, uno tra i principali fondatori del Movimento Umanistico, Tommaso Cuomo.
Fu lui a suggerire il nome di Antenna Est, perchè le prime trasmissioni della radio venivano effettuate dalla nave lungo le coste dalmate, ad est di quell'Italia cui Cuomo apparteneva per nascita e per sentimento, nonostante sia l'Italia che la Dalmazia, a quel tempo, fossero entrambe regioni di un unico grande Paese, l'Unione Europea, i cui confini si estendevano dall'Atlantico fin quasi agli Urali, dal circolo polare artico al mare Mediterraneo.
Fu così che Antenna Est divenne di fatto l'emittente radiofonica più importante, e più seguita, di tutto il Vecchio Continente. Essa trasmetteva da bordo della Via Lattea, un bastimento a vela assai simile al "Bluenose", la celebre goletta del 1920 che per oltre quindici anni vinse le gare di velocità tra le golene dei pescatori dei banchi di Terranova.
Era uguale a Bluenose anche nelle misure: lunga 43 metri, larga otto, dislocava 285 tonnellate con una superficie velica di circa 930 metri quadri. Nave velocissima, armata con due alberi a vele auriche, alimentata al suo interno con pannelli solari, richiedeva un equipaggio modesto: bastavano infatti quattro persone per la sua conduzione, cui si aggiungevano dieci, dodici animatori e tecnici per le trasmissioni radiofoniche, cui potevano aggregarsi altrettanti collaboratori quando venivano programmate manifestazioni nei luoghi di approdo.
Ogni settimana, infatti, Via Lattea raggiungeva località costiere, porti o anche semplici insenature e lì venivano organizzate manifestazioni collettive, regate, feste, balli, concerti. Spesso l'impegno era così gravoso, la massa di pubblico così imponente che era necessario uno sforzo non comune, a volte accompagnato da misure di sicurezza eccezionali.
Capitava in qualche caso di vedere folle eccitate tentare di dare l'assalto alla nave, che era impossibilitata all'attracco e così saltava tutto, feste e concerti: successe varie volte, specie in piena estate, in diverse parti della riviera adriatica italiana e della costa dalmata.
Ma succedeva anche che qualche festa riuscisse particolarmente bene, come l'immancabile Primo Maggio a Venezia, quando ogni anno la Via Lattea percorreva il bacino di San Marco accompagnata da migliaia di derive multicolori: uno spettacolo velico affascinante, organizzato con precisione puntigliosa dalle centinaia di club di "amici del mare" costituitisi ovunque nella laguna veneta e tutti aderenti al M.U.E.
La Via Lattea disponeva di un'ampia stiva nella quale trovavano posto le strumentazioni più sofisticate necessarie per le trasmissioni radiofoniche; tutta l'energia proveniva dal sole, ed attraverso appositi pannelli veniva convogliata in potenti accumulatori. Il segnale via etere, su frequenza costante in modulazione di ampiezza, veniva diffuso da un satellite cui Via Lattea era costantemente collegata, ovunque si trovasse; in questo modo, le sue trasmissioni potevano essere ascoltate facilmente in ogni parte della Terra. La moderna tecnologia, infatti, aveva reso possibile la costruzione di semplici antenne riceventi che, con poca spesa e dimensioni modeste, potevano captare facilmente il segnale satellitare. In alternativa, Antenna Est trasmetteva anche in world wide web.
Senza ripetitori sulla terraferma, sfruttando unicamente l'energia del sole per trasmettere, e quella del vento per navigare, Antenna Est e Via Lattea erano divenute un mito. Il fatto, poi, che all'attività radiofonica si affiancasse l'organizzazione di concerti e di feste non fece che accrescerne ancor di più la popolarità.
Il lavoro organizzativo era frenetico: i concerti, le feste, i balli, gli incontri, le regate si svolgevano quasi ogni giorno, tutte le settimane, tutti i mesi, in tutte le stagioni. Da maggio a settembre Via Lattea veleggiava preferibilmente nel Mare Mediterraneo, navigando soprattutto nelle acque territoriali dell'Unione Europea. Non aveva regioni preferite, e spostandosi continuamente, di porto in porto, di località in località, riusciva in una sola stagione a raggiungere quasi ogni luogo, da Gibilterra al Bosforo, dalle Baleari al mare Egeo, dalla Corsica al Quarnaro, dal Delta del Po alla Dalmazia.
Nelle settimane più calde dell'anno, talvolta usciva dal Mediterraneo per raggiungere l'Europa del Nord, qualche volta spingendosi fino al Golfo di Botnia ed a quello di Finlandia. Nei mesi più freddi, talvolta restava nel Mediterraneo meridionale, ma qualche volta veleggiava verso l'emisfero sud del pianeta, raggiungendo l'America centrale e quella meridionale, fino a Rio de la Plata e Bahia Blanca.
Solo una volta, nell'anno sesto della storia del M.U.E., Via Lattea circumnavigò il pianeta: partendo dall'isola di Creta, attraverso il canale di Suez, fece tappa ad Aden, e da qui raggiunse Colombo, Singapore, Djakarta, Darwin, Port Moresby, Noumea, Wellington, Sydney, Suva, Valparaiso, Callao, Buenaventura e quindi, attraversato l'istmo di Panama, giungeva a Kingston in Giamaica, poi a Nassau e da qui fino a Long Island -New York- (dove per l'occasione fu organizzata una regata cui parteciparono migliaia di imbarcazioni) per poi ripartire alla volta delle isole britanniche e, attraverso lo stretto di Gibilterra, di nuovo nel mare Mediterraneo.
Fu, quella, un'avventura che da sola meriterebbe non poche righe di commento, non un arido elenco di luoghi come siamo costretti a fare per rispettare -necessariamente- i tempi della nostra sotia, bensì un libro intero.
L'intera storia della Via Lattea, in effetti, meriterebbe più di un libro; ma nella storia del M.U.E., che pure è anche una sotia di libri, di tali pubblicazioni ancora non ne abbiamo trovate, se non articoli e, naturalmente, le trasmissioni radiofoniche: centinaia, migliaia di ore di trasmissione che sono state tutte registrate e conservate per i posteri, come questo frammento di Musica è Storia, uno dei primi programmi trasmessi da Antenna Est, o come questo brano più recente di Radio Mediterraneo, due tra i molti documenti sonori che testimoniano ancora oggi, a distanza di anni, quanto fosse vitale l'esperienza di Antenna Est.
Benvenuti a Musica è storia, il programma di informazione musicale che ogni settimana vi propone Antenna Est.
Anche questa volta ascolteremo trenta brani, che risentiremo più volte nel corso della settimana, e con essi rivivremo trent'anni di storia del XX secolo; partiremo infatti dal 1960 e concluderemo la trasmissione col 1989, un anno particolarmente fitto di avvenimenti. Ogni anno dunque un fatto importante, un libro, e naturalmente una canzone.
Ma prima di iniziare la nostra avventura musicale, come al solito vi ricordo gli appuntamenti della settimana entrante con Via Lattea: questa sera, festa grande nel canale San Domenico di Chioggia; domani pomeriggio, la festa continua a Vrsar. Un giorno di riposo -anche noi, ogni tanto, ne abbiamo bisogno- e poi si ricomincia, martedì a Rovigno, mercoledì al Passetto di Ancona, giovedì a Zara, venerdì sull'isola di Brac, sabato a Makarska; nel corso della trasmissione, come sempre, nel ricordarvi nuovamente gli appuntamenti della settimana vi forniremo anche qualche dettaglio in più sulle nostre iniziative in programma.
Ma diamo inizio subito alla nostra selezione musicale, e partiamo dal 1960: in quell'anno, il senatore John Kennedy viene eletto Presidente degli Stati Uniti d'America; il filosofo Karl Popper pubblica la seconda edizione di "Miseria dello Storicismo", il libro che maggiormente contribuirà alla critica del marxismo; nel 1960, gli Shadows incidono Apache, che stiamo già ascoltando...
1961: in Germania sorge il "muro di Berlino"; Edward Carr pubblica "Sei Lezioni sulla Storia", per far sì che gli uomini possano comprendere il proprio presente alla luce del passato, ed il passato alla luce del presente. Come colonna sonora del 1961 abbiamo scelto un brano dei Marcels, Blue Moon. Intanto, vi ricordo che Via Lattea questa sera entrerà nel canale San Domenico di Chioggia, dove gruppi locali di umanisti, mi dicono, hanno preparato un'accoglienza davvero speciale per il nostro equipaggio, fatta di ottima gastronomia e, naturalmente, di tanta, tanta musica...
Il 1962 è l'anno della crisi di Cuba, siamo in piena guerra fredda. All'Università del Michigan, Buchanan e Tullock pubblicano "The Calculus of Consent", mentre in Occidente i Beach Boys imperversano con I Get Around...
1963: il Presidente Kennedy viene assassinato a Dallas; il filosofo Richard Hare pubblica il libro "Libertà e Ragione", che parla di ragionamento morale. La colonna sonora che vi proponiamo per il 1963 diventerà un classico degli anni Sessanta: si intitola Are You Lonesome Tonight?, di Elvis Presley...
Nel 1964 cominciano i primi seri incidenti militari fra Stati Uniti d'America e Vietnam del Nord, preludio di una lunga e sanguinosa guerra; mentre Lewis Mumford pubblica un libro che già nel titolo è un programma: "Il Pentagono del Potere". Ma il 1964 è anche anno dei Beatles: And I Love Her...
Nel 1965 Raimond Aron pubblica "Le Tappe del Pensiero Sociologico", mentre stiamo già ascoltando in sottofondo un brano musicale di Barry e Bricusse, che fu colonna sonora in quell'anno del film "007-Goldfinger". Nel 1965 i sei paesi del Mercato Comune europeo firmano un trattato che prevede la fusione degli esecutivi di Cee, Ceca ed Euratom, un piccolo passo verso l'Unione europea, che tuttavia tarderà ancora molto a giungere. L'anno successivo, il 1966, si presenta gravido di tensioni internazionali: gli americani iniziano i bombardamenti aerei su Hanoi, la Cina lancia il suo primo missile a testata atomica. Michel Foucault pubblica "Le Parole e le Cose", mentre i Byrds riscuotono un enorme successo con una canzone che porta la firma di Bob Dylan: Mr. Tambourine Man...
Il 1967 è l'anno della terza guerra arabo-israeliana, ma anche del primo trapianto di cuore umano; Carl Jung pubblica "L'Uomo e i suoi Simboli", un volume collettivo in cui vengono affrontati temi quali l'inconscio, i miti, il simbolismo; nel 1967 i Procol Harum incidono A Wither Shade Of Pale...
1968, le truppe sovietiche invadono la Cecoslovacchia; è la fine della "primavera di Praga". Ernst Bloch scrive "Ateismo nel Cristianesimo"; Tom Jones riscuote un grande successo con la sua Delilah...
1969: il primo uomo mette piede sulla superficie della Luna; Karl Popper pubblica "Congetture e Confutazioni"; i Bee Gees ottengono un grande successo con I've Gotta Get A Message To You. Prima di ascoltarli, vi ricordo però l'appuntamento di stasera a Chioggia, ma anche domani pomeriggio a Vrsar, dove la nostra golena sarà ricevuta, ci dicono, da oltre mille imbarcazioni a vela...
Siamo così giunti all'inizio degli anni Settanta del XX Secolo, un decennio ricco di fatti storici importanti, ma anche di grande musica. Nel 1970 si aprono le trattative per l'allargamento della Comunità europea a Gran Bretagna, Norvegia, Danimarca e Irlanda, mentre scoppiano rivolte popolari in Polonia. Jacques Monod scrive "Il Caso e la Necessità", Eric Clapton incide l'indimenticabile Layla...
1971: scoppia la guerra indo-pakistana per l'indipendenza del Bangladesh. John Rawls pubblica "Una Teoria della Giustizia", in cui formula i due principi di libertà ed equità, mentre un altro John, questa volta Lennon, incanta il mondo con la sua Imagine...
Siamo nel 1972, a Mosca viene firmato l'accordo Salt I sulla limitazione delle armi nucleari strategiche. Esce il primo rapporto al Club di Roma sui dilemmi dell'umanità: "I Limiti dello Sviluppo", a cura del Massachusetts Institute of Technology. Come colonna sonora del 1972, che avremo occasione di risentire più volte nel corso della settimana, come del resto risentiremo tutte le altre canzoni di questo programma, come colonna sonora del 1972 dicevo abbiamo scelto una canzone interpretata da Carly Simon, You're So Vain. Non mancate, mercoledì prossimo, al Passetto di Ancona, dove alcuni gruppi di umanisti hanno organizzato una interessante rassegna musicale; ce n'è per tutti i gusti e, naturalmente, noi non mancheremo...
Si apre nel 1973, ad Helsinki, la Conferenza per la sicurezza e la cooperazione in Europa, Csce, mentre nello stesso anno, in Cile, il generale Pinochet inaugura una lunga stagione di repressione e di dittatura. Nel 1973 Ernst Schumacher pubblica "Piccolo è Bello", e nello stesso anno i Rolling Stones incidono Angie. Vi ricordo intanto gli ultimi appuntamenti della settimana con Via Lattea, giovedì a Zara, venerdì a Brac, sabato a Makarska; avremo comunque tempo, nei prossimi giorni, di riparlarne e vi anticiperemo anche qualche gradita sorpresa. Ma ora ascoltiamo Angie dei Rolling Stones...
Il 1974 è l'anno dello scandalo Watergate, che costringe Nixon ad abbandonare la presidenza degli Stati Uniti d'America. Nel 1974 esce il seondo rapporto al Club di Roma, dal titolo "Strategie per Sopravvivere", di Mihajlo Mesarovic ed Edward Pestel. Nel 1974 gli Abba incidono la loro canzone più famosa: si chiama S.O.S. ...
1975: cade il regime filo-americano del Vietnam del Sud: le truppe comuniste nord-vietnamite occupano Saigon mentre procede l'evacuazione degli ultimi funzionari americani e comincia l'epopea dei "boat people". Nel 1975 Arthur Okun pubblica il libro "Eguaglianza ed Efficienza" e i Pink Floyd, dopo l'enorme successo di The Dark Side of the Moon ci riprovano con Shine On You Crazy Diamond...
Nel 1976 si discutono i problemi cruciali del rapporto Nord-Sud durante la IV conferenza delle Nazioni Unite sul commercio e lo sviluppo. Erich Fromm pubblica "Avere o Essere?", il libro che maggiormente divulgherà il pensiero del filosofo e le cui idee tanta parte hanno avuto nella recente creazione del Movimento Umanistico. Ma torniamo al 1976: Santana incide Moonflower; ascoltiamolo in Flor D'Luna...
1977: si svolgono in Spagna le prime elezioni democratiche dopo la fine della dittatura franchista. L'economista John Kenneth Galbraith scrive "L'Età dell'Incertezza"; i Queen incidono la loro canzone più famosa: We Are The Champions...
Luglio 1978, inizia la crisi iraniana; Bronislaw Baczko scrive il libro "L'Utopia. Immaginazione sociale e rappresentazioni utopiche nell'età dell'Illuminismo". Come colonna sonora di quell'anno abbiamo scelto un brano di Alan Parsons Project: The Eagle Will Rise Again...
1979: mentre Sadat e Begin firmano a Washington il trattato di pace fra Egitto ed Israele, nel Vecchio continente viene eletto direttamente dai popoli il primo Parlamento europeo. Peter Singer pubblica "Etica Pratica". Nelle discoteche in tutto l'Occidente imperversa il fenomeno della "disco-music"; Donna Summer e Barbra Streisand cantano No More Tears (Enouh Is Enough)...
All'inizio degli anni Ottanta gli operai polacchi vincolo la battaglia per Solidarnosc, è il primo colpo contro i regimi comunisti dell'Est; ma nel 1980 muore John Lennon, ucciso da uno squilibrato. Nelle librerie di tutto il mondo esce il Rapporto Brandt: "Nord-Sud. Un programma per la sopravvivenza". A commento musicale del 1980 abbiamo scelto un brano tratto dalla colonna sonora del film "The Blues Brothers" e cantato da Aretha Franklin: si intitola Thing...
Nel 1981 muore assassinato al Cairo il presidente egiziano Sadat; in quell'anno esce un libro che raccoglie scritti del defunto filosofo umanista Erich Fromm, "La Disobbedienza ed altri Saggi". Come colonna sonora dell'anno abbiamo scelto una canzone interpretata da Kim Carnes, Bette Davis Eyes, mentre vi ricordo l'appuntamento di Chioggia, dove Via Lattea approderà tra poche ore...
Settembre 1982, è strage in Libano. Jonathan Schell pubblica "Il Destino della Terra"; i Duran Duran cantano Save a Prayer...
E' un trionfo la visita di Papa Giovanni Paolo II in Polonia. Siamo nel 1983, anno in cui l'economista John Kenneth Galbraith pubblica "Anatomia del Potere", un libro che analizza gli aspetti più propriamente politici delle grandi organizzazioni. In quell'anno Bonnie Tyler canta Total Eclipse Of The Heart, che ascoltiamo...
Ottobre 1984, in Polonia padre Popieluszko viene rapito, torturato ed ucciso dalla polizia segreta del regime comunista al potere. In Italia il filosofo Norberto Bobbio pubblica un libro che raccoglie suoi scritti su un importante tema: "Il Problema della Guerra e le Vie della Pace". Come colonna sonora del 1984 abbiamo scelto un brano dei Foreigner, dal titolo I Want To Know What Love Is...
Nel 1985 Bertrand Schneider pubblica "La Rivoluzione a Piedi Scalzi", un nuovo rapporto al Club di Roma; in quello stesso anno a Londra le più grandi star della musica rock partecipano al concerto di beneficienza per i poveri d'Africa Live Aid. Noi, però, a simboleggiare il 1985 abbiamo scelto questa settimana una canzone degli Asia, Too Late...
Aprile 1986, è disastro nucleare a Cernobyl; nello stesso anno muoiono il premier svedese Olof Palme, ucciso da un killer a Stoccolma, e la scrittrice francese Simone de Beauvoir. Nel 1986 la Cambridge University Press pubblica "Foundations of Social Choice Theory" di Elster e Hylland. Come colonna sonora dell'anno abbiamo selezionato una canzone dei Journey: I'll Be Alright Without You...
Nel 1987 i presidenti delle due superpotenze atomiche, il sovietico Gorbaciov e l'americano Reagan, raggiungono un accordo storico sul disarmo che prevede la distruzione di circa 2700 missili: è la prima volta, nel mondo, che si distruggono armi nucleari. Mentre Norbert Elias pubblica "La Società degli Individui", la rock star Elton John incide Candle in the Wind, una canzone che diverrà ancor più famosa negli anni Novanta, riscritta in occasione dei funerali di Stato per "Lady D"...
Dicembre 1988, l'assemblea delle Nazioni Unite ammette all'Onu il nuovo stato di Palestina. Esce il libro "Tra il Tempo el'Eternità" di Ilya Prigogine e Isabelle Stengers; gli A-Ha cantano The Living Daylights...
1989: crolla il muro di Berlino, e con esso cadono uno dopo l'altro i regimi comunisti dell'Europa orientale. James Meade pubblica "Agathotopia", che immagina una società insieme equa ed efficiente. Nel darvi appuntamento alla prossima edizione vi lascio con questa canzone di Roy Orbison: You Got It. Buon ascolto, a risentirci a presto e, naturalmente, per chi ci vorrà incontrare, arrivederci questa sera a Chioggia. Ciao.
Benvenuti a Radio Mediterraneo, il nuovo programma di informazioni e di musica che tutte le settimane, da oggi, vi proporrà Antenna Est.
Ogni sabato vi proporremo cinque brani, cinque canzoni che hanno fatto la storia della musica nella seconda metà del XX secolo; dei cinque brani che proporremo, uno sarà sempre di musica italiana, uno la colonna sonora di un film, mentre le restanti tre canzoni saranno distribuite nel tempo, decennio dopo decennio, dagli anni Cinquanta fino alla fine del secolo .
Le cinque canzoni verranno poi trasmesse più volte, nel corso della settimana successiva, con approfondimenti sugli autori e sul periodo storico entro cui ebbero vita, tutto questo fino al sabato seguente dove il ciclo riprenderà con altri cinque brani.
In questo, come in programmi analoghi che Antenna Est vi ha proposto in altre occasioni, c'è il nostro intendimento di salvare la memoria di musiche e canzoni che, nel tempo in cui furono scritte, fecero "epoca", o più semplicemente vogliamo proporvi buona musica del passato.
Vi ricordo, intanto, l'appuntamento di questa sera a Sirmione per la grande festa organizzata dal gruppo-vita di quella città e di cui abbiamo avuto occasione più volte di parlare in questi giorni.
Ma iniziamo finalmente il nostro viaggio nella storia della musica con un "classico" della grande canzone italiana, Io vagabondo dei Nomadi, che ascoltiamo proprio mentre Via Lattea sta entrando nel porto di Goro, nel delta del fiume Po (...)
La prima volta che vidi il delta del Po ero bambino; ricordo le lunghe strade strette sopra gli argini del fiume e i piccoli paesi di agricoltori e pescatori: Pila, Cà Venier, Contarina, Porto Tolle, Scardovari. La Sacca di Goro è costituita da duemila ettari di acque quasi immobili, silenziose, che sembrano toccare il cielo tale è la loro vastità; a dividerla dal mare, gli scanni: lunghe lingue di terra e sabbia che partono dalla foce del Po di Goro per quasi congiungersi alla terraferma, in quel di Volano, intervallate fra loro da canali che collegano le acque della Sacca a quelle dal mare, creando così "isole"; l'isola dell'Amore, o isola dei gabbiani (i gabbiani in amore), è la prima che si incontra e la più vicina alla terraferma. Il panorama che vi si ammira, specie se la giornata è limpida, ripaga lo sforzo necessario per raggiungerla: l'orizzonte spazia dai lidi ferraresi alle lontane colline romagnole, dal Bosco della Mesola al faro di Gorino. Anche quest'ultimo è raggiungibile solo via acqua: e vicino al faro si trovano i caratteristici casoni di paglia che è facile trovare lungo tutta la costa del delta; ma godiamoci intanto questa stupenda San Francisco, di Scott McKanzie (...)
Ogni ambiente andrebbe visitato col mezzo più adatto per coglierne appieno le caratteristiche: navigare a vela fra le isole croate è un'esperienza unica nel suo genere, nel Mediterraneo. La canoa, però, è il veicolo migliore per visitare il delta del Po e le vicine valli. Perchè permette di arrivare là dove altre imbarcazioni non riuscirebbero, per la bassa profondità delle acque interne; soprattutto, la canoa, il "kayak", è il mezzo migliore per "sentire" il delta, i suoi rumori, i suoi silenzi e, se lasciata scivolare nel lento fluire delle correnti, è quasi invisibile agli uccelli, che faticano a capire cosa si stia avvicinando loro. E' da questo ambiente infinito, un'autentica oasi della tranquillità, che vi proponiamo ora Without you, canta Harry Nilsson (...)
Questa mattina gli amici canoisti di Ferrara ci hanno portati a Bonelli dove siamo stati iniziati ai preparativi "di rito": calzare i sandali, indossare il salvagente, prendere pagaie e borracce ed, infine, mettere in acqua le canoe; ancora pochi sforzi per entrare nei "kayak" e via ad esplorare un'altra parte della costa del delta. Il litorale di Bonelli è una lunga spiaggia che d'estate si riempie di villeggianti e di ombrelloni; due grandi canali la dividono dal resto del litorale, a nord un ramo del fiume Po che porta a Scardovari, a sud la foce del Po delle Tolle, oltre la quale una piccola insenatura collega il mare con la Sacca Scardovari, un enorme bacino, una distesa sconfinata di cui si fa fatica a distinguerne i contorni; qui il rumore di fondo delle onde del mare cessa completamente, il silenzio è totale, interrotto soltanto dal grido lontano dei gabbiani e, per qualche minuto, dal rumore delle piccole barche a motore dei pescatori. Lungo gli argini, l'opera instancabile dell'uomo ha costruito palafitte di ogni tipo, sistemato approdi per piccole barche e fissato una gran quantità di reti da pesca. Ma godiamoci la quarta canzone in programma, Sweet dreams degli Eurythmics (...)
La costa del delta e delle valli si estende da Porto Levante fino alla foce del fiume Reno; qui il litorale è come il fiume di Eraclito: l'acqua non è mai la stessa e neppure la costa è mai la stessa perchè terra, melma e sabbia avanzano inesorabilmente, giorno dopo giorno, anno dopo anno, rendendo via via sorpassata ogni cartografia. La costa del delta è anche costa delle valli; in gran parte bonificate, ma quelle che rimangono sono di indubbio interesse e meritano una visita, dalle valli del Polesine a Valle Bertuzzi, visibile dalla panoramica strada Acciaioli, a Valle Fattibello, vicina a Comacchio. Mentre in sottofondo stiamo già ascoltando la colonna sonora del film Exodus, che ben si adatta agli ampi spazi di cui stiamo parlando (...).
La canoa è il mezzo ideale per immergersi nell'atmosfera unica del delta e delle valli, nella sua vastità, nei suoi rumori e nei suoi silenzi. Ogni luogo ha le sue stagioni, e le stagioni adatte per muoversi in canoa nel delta del Po sono la primavera e l'estate; poi arrivano autunno e inverno, l'umidità cresce, il freddo aumenta e la nebbia sale a dismisura avvolgendo tutto e tutti, la costa e le valli, le case e la gente, il cielo e la terra, i silenzi e l'immensità: allora bisogna aspettare il bel tempo, il sole, la nuova stagione; nel frattempo, il grande fiume scarica in mare enormi quantità di sedimenti, tonnellate di nuova terra, modificando l'ambiente. La costa cambia, il delta cambia; di nuovo, tutto è ancora da scoprire. A risentirci, la prossima settimana, in altri luoghi. Ciao.