Speciale in Medioriente

ISRAELE E PALESTINA
le ragioni del conflitto,
le ragioni della pace

Hanno detto del conflitto

Dal quotidiano israeliano Ha'aretz, del 18 ottobre 2000:
(Sette anni dopo la dichiarazione dei principi del 13 settembre 1993) "Israele ha la sicurezza e il controllo amministrativo" della maggior parte della West Bank e del 20% della striscia di Gaza. Ha potuto "raddoppiare il numero degli insediamenti in 10 anni, ingrandire gli insediamenti, continuare la sua politica discriminatoria di riduzione delle quote dell'acqua per tre milioni di Palestinesi, per impedire lo sviluppo palestinese nella maggior parte della regione della West Bank, e sigillare un'intera nazione in zone limitate, imprigionata in una rete di strade ad uso esclusivo per gli ebrei. Durante questi giorni di rigorosa limitazione interna di movimento nella West Bank, si può vedere quanto ogni strada è stata accuratamente progettata: cosicché 200.000 ebrei hanno libertà di movimento, e circa tre milioni di Palestinesi sono chiusi nei loro Bantustans finché non si sottomettono alle richieste israeliane. Il massacro che sta avvenendo da tre settimane è il risultato naturale di sette anni di menzogne e di inganno, così come la prima Intifada era il risultato naturale dell'occupazione israeliana".

Da un rapporto di Amnesty International:
Nelle prime tre settimane dell’Intifada, oltre 100 Palestinesi sono stati uccisi, compresi 30 bambini, per un "uso eccessivo di armi letali nelle circostanze in cui né la vita delle forze di sicurezza né altri erano in pericolo imminente, con un esito di uccisioni illegali", come riportato.

 

Lettera di un leader dell'"Associazione delle famiglie che sostengono la pace" ai coloni ebrei

(…) My own son Arik was killed by the Hamas in July 1994 and many others have fallen due to the absence of peace. In the past month over 100 people were killed due to the absence of peace.
(…) Any sane individual knows that Netzarim will be evacuated when peace will be reached between ourselves and the Palestinians, just as Yamit was evacuated, just as the Sinai was evacuated. Why in God's mercy do you continue to inhabit this cursed place that has demanded so many lives? Where is your mercy on the children who are in peril?
(…) Please do not tell me that all your compassion is directed to me and therefore you have no compassion for the children of Israel. I do not need your compassion, I need your understanding, the understanding that your conduct led to countless tragedies to the People of Israel.You really believe that you are protecting the security of Tel-Aviv, but this is just a myth. (…) Had we been in the place of the Palestinians would we have not done more and more acts of terror in order to get our own state?
(…) For us, the Land of Israel is very important and beloved. A land where our children can live not a land that consumes its children. Is land more important than a human being? (…) Please, Brothers, do not regard us as your enemies, you are our brothers and we understand very well the meaning of peace. (…) Even if we have to compromise on Jerusalem in order to make peace, even if in the Old City only the Wailing Wall and the Jewish Quarter will remain under Israeli sovereignty, and the rest will come under Palestinian sovereignty, the price of peace is worth paying because the People of Israel have never worshipped sovereignty but God.
(…)I rest the full responsibility for this terrible bloodshed, where our children are killed in Netzarim solely at your door, residents of Netzarim. (…) Come back and help build a democratic society that will address the terrible social hardships we face. You have an enormous potential to become leaders of brotherhood and friendship in the country, but today you act as Angels of Death to our children. Today you are the messengers of the devil who says "better land than man". Please, wake up, before God forbid we will bury more children.With heartache and terrible disappointment at you.

Yitzhak Frankenthal - Gimzo

Mio figlio Arik fu ucciso da Hamas nel luglio del 1994 e molti sono caduti perché manca la pace. Nell’ultimo mese oltre 100 persone sono state uccise perché manca la pace.
(…) Ogni individuo a posto sa che Netzarim verrà evacuata una volta che ci sarà la pace fra noi e i palestinesi, così come Yamit è stata evacuata, così come il Sinai è stato evacuato. Perché in nome di Dio continuate ad abitare questo posto maledetto che è costato già tante vite? Dov’è finita la vostra pietà per i bambini che sono in pericolo?
(…) Per favore, non venite a dirmi che tutta la vostra compassione si rivolge verso me e quindi non avete compassione per i bambini di Israele. Non ho bisogno della vostra compassione, ho bisogno della vostra comprensione, cioè che comprendiate che la vostra condotta ha portato innumerevoli tragedie al popolo di Israele.
Voi credete di proteggere la sicurezza di Tel-Aviv, ma questo è solo un mito. (…) Se ci trovassimo al posto dei palestinesi non compiremmo ancora più atti di terrore per poter avere il nostro stato?
(…) Per noi, la terra di Israele è molto importante ed amata. Una terra dove i nostri figli possano vivere e non una terra che consumi i suoi figli. Forse che la terra è più importante di un essere umano? (…) Per favore, fratelli, non considerateci nemici, siete nostri fratelli e noi capiamo molto bene il significato della pace. (…) Anche se dovessimo scendere a compromessi su Gerusalemme per far pace, anche se solo il muro del pianto e il quartiere ebreo nella città vecchia rimanessero sotto la giurisdizione di Israele ed il resto passasse sotto la giurisdizione palestinese, sarebbe un prezzo che vale la pena pagare per avere la pace perché il popolo di Israele non ha mai adorato giurisdizioni, ma Dio.
(…) Attribuisco l’intera responsabilità di questo terrible massacro, in cui i nostri bambini vengono uccisi a Netzarim, unicamente sulla porta delle vostre case, abitanti di Netzarim (…) Tornate indietro ed aiutate a costruire una società democratica che affronti le nostre terribili emergenze sociali. Avete un potenziale enorme per diventare leader di fratellanza e amicizia nel paese, ma oggi vi comportate come angeli della morte per i nostri figli. Oggi siete i messaggeri del diavolo che dice "meglio la terra dell’uomo". Per favore, svegliatevi prima che Dio ci proibisca di seppellire altri bambini. Con profondo dolore e delusione per i vostri atti

                 Yitzhak Frankenthal – Gimzo

Terra o pace?
Peace Now ricorda che nel 1993 (Accordi di Oslo) c'erano 32.750 unità abitative familiari negli insediamenti israeliani a Gaza e Cisgiordania; da allora se ne sono aggiunte 17.190 - di cui 2.830 costruite in soli 18 mesi, durante il governo Barak. I coloni israeliani nei territori erano 115.700, a metà del 1999 il numero era salito a 176.973 (dati dell'Ufficio centrale di statistica di Israele). Alla fine del 2000, secondo la proiezione di Peace Now, il numero si avvicinerà a 199.000. Dopo Oslo si sono aggiunti tre nuovi insediamenti con oltre 12mila coloni. I coloni hanno stabilito altri 42 siti illegali, alcuni dei quali sono stati smantellati. Dopo Oslo sono stati costruiti e completati 159 chilometri di strade e altri 139 sono in costruzione: sono considerate strade per i coloni, le cosiddette vie di sicurezza. Queste strade ed insediamenti vogliono dire: sempre più terra palestinese confiscata, pace sempre più lontana. Inoltre, circa 740 case palestinesi in Cisgiordania e Gaza sono state demolite dalle forze d'occupazione tra il 1994 e il 2000, senza contare le case distrutte a Gerusalemme. Oggi nella West Bank oltre 2 milioni di palestinesi vivono in città e villaggi vicino a cui si trovano circa 130 colonie israeliane con una popolazione di 190mila coloni.

 

Indice
Introduzione Storia
La pace dal basso Nodi del conflitto e proposte di pace Usa
Il ritorno dei profughi palestinesi Curiosità
Cronologia Sharon il boia