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"Di quanti mai son’alberi finor noti sopra la terra, se si ha riguardo all’utilità, che ciascuno arreca, si può dir senza fallo, che l’ulivo è il migliore tra tutti, l’Ulivo è il primo tra tutti, l’ulivo è il RE".
Tale infatti lo riconobbe, e lo disse uno de’ più savi, e più eleganti scrittori antichi di Agricoltura, Giovanni Presta - 1793.
L'origine dell'olivo si perde nei millenni, si pensa che provenga dall'Asia Minore, più precisamente tra il Caucaso, l'Altopiano Iraniano, le coste Siriane e Palestinesi da dove poi si è diffuso nel corso dei millenni nel bacino del Mediterraneo, nelle zone costiere e sub-costiere di quasi tutto il bacino mediterraneo.
Da alcune scoperte avvenute nei fondali della Palestina è emerso che la sua origine risale fino a 6.000 anni fa lo dimostra anche il ritrovamento nell'area siro-palestinese di resti della coltivazione di olivi simili a quelle selvatiche di oggi.
Pur in assenza di dati quantitativi, l'importanza dell'olivicoltura romana è testimoniata dall'attenzione che i trattati di agricoltura le dedicano.
Dagli stessi apprendiamo che esistevano diversi tipi di olio, a seconda della stagione di raccolta:
l'oleum acerbum o aestivum, era quello che si ricavava dalla spremitura delle olive cadute in estate;
l'oleum omphacium che si ricavava con i frutti raccolti a novembre e dicembre;
il cibarium o maturum o romanicum che si otteneva prolungando la raccolta sino a gennaio-marzo.
L'affermazione del Cristianesimo aprì nuove prospettive al consumo dell'olio conferendogli, al pari del vino, un forte valore simbolico, liturgico e sacrale.
E' proprio grazie ai monasteri che nell'alto medioevo l'olio trova il suo terreno di elezione. Infatti è nelle terre dei monasteri di Montecassino e San Vincenzo al Volturno (le terre di San Benedetto) che trovò il suo terreno di elezione.
Le varietà attuali presenti in azienda sono il moraiolo, il frantoio, l'itrana, i cloni nanizzanti da essi derivati, il leccino e la coratina.
Da una giusta ed equilibrata miscela di queste varietà nasce l'olio "Terra di San Benedetto", un olio FRUTTATO MEDIO dal colore verde smeraldo ottenuto da olive colte poco prima dell'invaiatura per preservarne a pieno le migliori caratteristiche.
Olio dal gusto armonico inizialmente dolce che presenta sensazioni di piccante, amaro con sentori di frutta (pomodoro e mandorla) e oliva acerba.
Acidità bassisima: 0,03% (limite massimo <0,8%).
Perossidi: 6,04% (limite massimo 20%).
Un olio che si accompagna a sapori dal gusto forte e intenso, da aggiungere alle pietanze per renderle speciali.
Superficie olivetata: 1,5 ettari.
Produzione stimata: 1.000 bottiglie/anno