Si tratta di una piccola cavità che si apre in una limitata lente di calcare inclusa in rocce metamorfiche. I locali hanno pensato bene di adibire questa grotticina a deposito di mobili ed attrezzature in disuso. Per entrarvi, infatti, bisogna effettuare evoluzioni fra armadi e cassoni sfondati. Nella prima parte, dove la luce stenta a penetrare, è facile trovare ragni troglofili come Meta menardi sulla volta, spesso femmine accanto ai loro curiosi ovisacchi penduli. Fra i sassi del fondo o sulle pareti, l'autore ha osservato la presenza del ragno troglofilo Pimoa rupicola. Fra gli insetti è presente un certo numero di Sphodropsis ghilianii e l'autore ha scoperto qui la presenza di una numerosa colonia di Coleotteri Cholevidae Leptodirinae del genere Parabathyscia, determinati come P. oodes, presente in alta Valle Po nel Buco di Valenza, una grotta ad andamento verticale distante pochi chilometri dal Buco del Maestro. Vi si possono anche trovare rari esemplari di Dolichopoda ligustica, cavallette troglofile, che si nascondono nelle crepe della roccia. Nella parte più interna sono inoltre presenti chiocciole troglofile, Oxychilus glaber che sfruttano la notevole quantità di residui organici generati dai numerosi organismi che popolano questo piccolo anfratto.

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