Con il termine "vulcanismo" viene indicata l'emissione, attraverso condotti oppure fenditure, sulla superficie terrestre di materiali rocciosi allo stato fuso di composizione varia, che hanno alte temperature e spesso sono accompagnati da gas e vapori. Con questo fenomeno imponenti quantità di materiali sono trasferiti dall'interno all'esterno del pianeta ed una volta giunti in superficie si raffreddano rapidamente e si solidificano o nel caso di elementi gassosi si disperdono nell'atmosfera.

L'attività vulcanica è stata, ed è ancora attualmente, il principale processo attraverso il quale viene formata nuova crosta terrestre ed è anche il motivo per cui l'atmosfera ha gradualmente modificato la sua composizione originaria.

La massa fusa di materiali prende il nome di magma, una complessa soluzione di minerali, soprattutto silicati, contenente diversi gas, vapore acqueo, anidride solforosa e biossido di carbonio. Se il processo di solidificazione avviene in superficie, allora è rapido per il raffreddamento improvviso e dà origine alle lave; quando invece la solidificazione avviene in profondità si formano rocce di tipo magmatico intrusivo. Il termine magma si riferisce quindi al materiale fuso presente all'interno della crosta, mentre quando esso fuoriesce in superficie e perde i gas che conteneva si parla di lava, cioè di rocce magmatiche effusive.

Se il magma riesce ad arrivare in superficie si ha un'eruzione vulcanica.

La spaccatura della superficie terrestre attraverso la quale fuoriescono i magmi prende il nome di vulcano (nel linguaggio corrente il termine vulcano indica non solo la frattura, ma anche l'intero edificio).

L'edificio che si forma per l'accumulo di tutto il materiale eruttato (lava, frammenti di roccia strappati al substrato preesistente, brandelli di lava consolidatisi rapidamente nella caduta, ecc.) costituisce nel suo insieme l'edificio vulcanico. Gli edifici vulcanici si accrescono o all'estremità aperta in superficie (cratere), oppure lungo spaccature che penetrano profondamente nell'interno della terra (vulcani lineari) e che permettono la risalita di materiale fuso.

 Il vulcano è alimentato da una camera magmatica, situata nella crosta ad una profondità di alcuni chilometri, che comunica con l'esterno attraverso un condotto o camino vulcanico. Nella camera magmatica il magma si accumula e ristagna: alcuni componenti cominciano a cristallizzare mentre i gas e i vapori, a causa della diminuzione della temperatura, tendono a separarsi e si raccolgono nella zona superiore. In prossimità della superficie, infatti, la pressione scende considerevolmente e i gas possono liberarsi ed espandersi. La pressione esercitata dal gas aumenta progressivamente e quando supera la pressione litostatica che grava sul condotto, i componenti volatili si espandono trascinando il magma lungo il condotto e all'esterno.

I materiali eruttati dai vulcani non sono tutti uguali, esistono diverse lave.

Un tipo di lave, dette acide, solidificando producono ad esempio le rioliti e le ossidiane, rocce che sembrano fatte di vetro nero; un secondo tipo, le lave basiche, danno origine invece ai basalti, estremamente diffusi sulla superficie terrestre. La loro diversità corrisponde ad una differenza tra i magmi che le producono: quelli più fluidi sono i basici, che risalgono da zone molto profonde, al limite tra la crosta e il mantello, mentre molto più viscosi sono i magmi acidi, che si formano nelle zone più superficiali, entro la crosta.

Quando un magma fluido risale verso la superficie, la pressione diminuisce e i gas in esso disciolti hanno il tempo di liberarsi gradualmente e con relativa facilità. Il magma sale lungo un condotto, all' estremità del quale è probabile che si siano formate ostruzioni; i gas, dopo averle fatte saltare con la loro pressione, si liberano con forza, spesso con lancio di scorie (blocchi di roccia e lava semi-consolidati), e ben presto inizia a sboccare la lava che fluisce rapidamente e si espande su grandi superfici. Si parla in questo caso di vulcanismo effusivo, la cui manifestazione più importante è la formazione di nuova crosta lungo le dorsali oceaniche.

Quando invece il materiale che risale è molto viscoso e ricco di gas, il meccanismo dell'eruzione è molto violento e viene detto vulcanismo esplosivo.