Possiamo dire con certezza che a Mondolfo e nella nostra area la Guerra, quella vera, iniziò con i bombardamenti aerei Alleati aventi come obbiettivo i ponti stradali e ferroviari sui fiumi Cesano e Metauro.
Questi ponti alla foce dei due fiumi, furono inseriti dai Comandi aerei Alleati, insieme ad altri ponti più famosi, fra gli obbiettivi da distruggere per interrompere le linee di comunicazione Tedesche alle spalle del Fronte di battaglia.
Le prime bombe sui ponti del Cesano, arrivarono negli ultimi mesi del 1943, più precisamente il 26 novembre, sganciate da tre bombardieri B.24 Liberators appartenenti al 376° Bomber Group USAAF, scortati da caccia P.38 Lightnings del 14° Fighter Group, sui ponti gli aerei sganciarono bombe da 2000 libbre, circa 900 kg. Le missioni di bombardamento, proseguirono fino all'avvicinarsi del fronte nell estate del 1944, e solo per il Cesano si passa quota 50, in certi giorni le incursioni aeree furono più di una. Spesso i gruppi di bombardieri, grazie alla vicinanza dei bersagli, si dividevano in due parti, una andava sui ponti del Metauro e l'altra su quelli del Cesano, una volta sganciate le bombe si riunivano e tornavano alle loro basi di partenza in Puglia o in Sardegna.
Colpire e distruggere i ponti non era facile, le bombe finivano molto spesso fuori bersaglio trasformando il terreno simile al suolo lunare, pieno di crateri.
Nei mesi prima del passaggio del fronte nella nostra area, giugno-luglio-agosto, i bombardieri lasciarono il posto a numerosi Squadroni aerei composti da veloci caccia, formazioni inglesi, sudafricane, australiane, polacche, canadesi e dell’USAAF, sorvolavano incessantemente dall’alba al tramonto i nostri cieli, colpendo, mitragliando e sganciando bombe su qualsiasi movimento sospetto osservato a terra. Una di queste missioni, rintracciata nel corso di una ricerca negli National Archives australiani, interessò ad esempio proprio Marotta, più precisamente l’incrocio fra la Pergolese e la statale, siamo nel 18 luglio 1944, le truppe del 2° Corpo Polacco sono entrate in Ancona e tentano con una manovra aggirante di bloccare le forze tedesche che stanno ripiegando verso nord, tutti gli Squadroni aerei Alleati disponibili sono impegnati a supportare le operazioni di terra, ed uno di questi, il 3° Squadron RAAF (Royal Australian Air Force), alle ore 17:55 fa decollare dalla base di Creti, in Toscana, una formazione di 12 aerei “Kyttyhawk” per una ricognizione armata sulla strada costiera nel tratto Senigallia-Fano, tenendo d’occhio anche le strade interne e le piste secondarie, i piloti non avvistano nessun bersaglio importante, ed il loro Leader (Capo formazione), R.H. Bayly,nella foto, decide di attaccare l’incrocio fra la “Marotta-Mondolfo road”(la Pergolese) e la Statale 16 , dove alle 18:35 da un altezza di circa 450 metri, tutti gli aerei sganciano il loro carico composto complessivamente da 36 bombe da 500 libbre (circa 227 kg), viene notato un ordigno andato a segno in un canale sotterraneo. Gli aerei rientreranno alla base alle 19:15.