Il triangolo lariano è quel corpo montuoso a forma di triangolo isoscele che ha base nellalta Brianza lungo la statale Como-Lecco e ha la punta nello spartiacque Bellagio. Moltissime e variegate le possibilità escursionistiche collegate tra loro da una fitta rete di sentieri e da una vasta gamma di rifugi ricettivi lungo i percorsi. Ha una elaborata elasticità climatica essendo caratterizzato da ambienti e climi lacuali lungo le rive e habitat di tipo prealpino allinterno. Molto marcata la ritirata del ghiacciaio abduano che ha lasciato massi erratici, colline moreniche, pietre pendule e fenomeni carsici di rilevante interesse. Molte le grotte disseminate sul territorio, la più famosa di tutte il Buco del Piombo, sopra Albavilla. I resti di ossa dorso e la quasi contemporanea presenza umana in epoca preistorica rendono il sito ancora più affascinante. Tutta larea era abitata in epoca più recente da popolazioni celtiche (molti borghi e il gergo locale ne ricordano il lessico) fra le più tenaci e resistenti all'invasione romana.
I monti principali sono il san Primo, il Palanzone e il Bollettone ma non vanno dimenticati per mole e bellezza i Corni di Canzo e il Cornizzolo, questultimo base preferita di lancio dei parapendisti e deltaplanisti lariani.
La cultura contadina, la passione per lallevamento e la pastorizia, per lagricoltura e la produzione di prodotti caseari è ancora forte e radicata tra i valligiani, numerosissime sono infatti le aziende agricole disseminate su tutta larea triangolare.
Solamente nella zona dei piani di Nesso e del Tivano ricordiamo:
- lazienda agricola Dossola che offre passeggiate a cavallo, ristorazione e pernottamento. Aperta tutto lanno, tel. 031-677083
- La Conca Doro, immersa nei pascoli, alleva bovini e cavalli ed offre vitto e alloggio. Dispone inoltre di un museo di carrozze depoca ristrutturate con svariati tipi di finimenti. Aperta tutto lanno, tel. 031-677019
- Lalpe di Torno, tipico alpeggio a carattere stagionale, offre ristoro e visite botaniche guidate su prenotazione. Da giugno a settembre, tel. 031-677125
- La locanda Mosè, si occupa di allevamento animali e offre vitto e alloggio. Aperta tutto lanno, tel. 031-917909
- Morini Giordano alleva bovini e offre al pubblico i propri prodotti caseari, possibilità di pernottamento. Aperta tutto lanno, tel. 031-917121
- Baita Forcoletta, alleva molti animali e offre ristorazione. Aperta agosto oppure tutto lanno nei giorni festivi, tel. 031-917190
- Alpe di Colmenacco alleva mucche, capre e pecore, offre prodotti caseari. Da aprile/maggio a settembre/ottobre, tel. 0344-40284, 368-232506
Una gita ai piani di Nesso e del Tivano sfidando il monte san Primo e il Palanzone
Una gita autunnale o invernale di meritevole interesse, a due passi da casa, è senzaltro la località Piani di Nesso e Pian del Tivano, a 973m. di altitudine proprio nel cuore del triangolo lariano. Facilmente raggiungibile da tre strade si presenta come un vasto piano accarezzato dal soffio leggero del Tivan, ricco di infrastrutture per laccoglienza turistica. Numerosi infatti gli alberghi, alpeggi ed agriturismi che offrono vitto e alloggio. Situato alle pendici del monte san Primo che in inverno, lungo le pendici orientali comprese tra il Pian del Tivano e il Pian Rancio, alcuni impianti di risalita permettono di praticare lo sci mentre nelle altre stagioni è una piacevole meta escursionistica di facile esecuzione.
In inverno e con la neve vengono battute delle lunghe piste da fondo e campetti per bambini.
Tracceremo alcuni percorsi autunnali agilmente percorribili prima delle eventuali nevicate.
Da Sormano al san PrimoSormano è un crocevia a cavallo della Colma del piano. Congiunge la strada che sale da Nesso, Zelbio, Veleso (Piano di Nesso) alle due strade che salendo da Asso si biforcano in direzione Brazzova oppure Rezzago e Caglio confluendo entrambe in Sormano.
Da qui parte la passeggiata che conduce alla vetta del san Primo (1682m). Appena sotto alla baita "Stoppani" parte in direzione nord un ampio sentiero che conduce tra prati e boschi prima a sorpassare la colma dei Cippei poi e tra faggi e betulle la colma del Bosco. Si giunge infine alla bocca di Spessola da dove, scendendo a destra lungo il bosco si raggiungerebbe il pian Rancio. A sinistra invece, sempre attraverso una pineta, prosegue litinerario per il san Primo, ma una terza variante spettacolare dal punto di vista panoramico prosegue diritta salendo con una forte ma breve pendenza il costone del monte Ponciv. Piegando poi a sinistra in discesa ci si ricongiunge con la via principale che prosegue ora quasi in cresta, in dolce pendenza, verso il monte san Primo (1682m). Quasi due ore lintero tragitto.
Dal san Primo al Pian Rancio a SormanoSe non si è stanchi e si ha ancora del tempo a disposizione (unora e mezza, due ore) una volta in vetta si può scendere a picco per boschi e pascoli verso il rifugio Martina. Unora per la ripida risalita in vetta. Sempre unora, se non si ha il problema dellauto e necessità di ritornare al punto di partenza, dalla baita Martina in discesa verso il Parco monte san Primo (Pian Rancio).
Da Pian Rancio passando per pra Bruschè è possibile infine ritornare alla Colma del Piano (Sormano) risalendo il costone nord del monte Ponciv, percorrendo la val Dela e ricongiungendosi, prendendo a sinistra, al pianoro della bocca di Spessola. Da qui mezzora circa e si sbocca infine alla baita Stoppani, primo punto di partenza del nostro girotondo.
Dal Pian del tivano al monte PalanzoneCi si deve rendere in prossimità dellalbergo Kennedy al Piano di Nesso. Da qui si prosegue lungo una stradina alberata fino al ciglio della val Giurada. Lasciata a destra la mulattiera per Nesso si prende a sinistra risalendo la costa del monte Preàola. Si prosegue in salita e attraversando le praterie si taglia la bocchetta di Nesso da dove, superate una grotta e una fontana, si conquista il rifugio Palanzone avendo camminato appena unoretta. A monte del rifugio una traccia per ripidi pendii erbosi conduce finalmente in vetta (1436m), un quarto dora circa.
Per informazioni dettagliate e per ricevere mappe e depliant rivolgersi direttamente alla Comunità montana triangolo lariano, Canzo, tel. 031-672000
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segue articolo sul monte Generoso da Orimento