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STORIA DELLA

"VIVACE"

DI GROTTAFERRATA

Stagione 1966-67 - Promozione - Girone A

L’altalena delle Presidenze non era però finita; di nuovo la Vivace passò sotto la direzione del Sig. Gentili, mentre Gavazzi veniva riconfermato allenatore. La compagine castellana non fece meglio dell’anno avanti; si attestò ancora al 6° posto, guadagnando però un punticino in più (32). La formazione tipo fu questa: Nruni, Novelli, Missiroli, Grifantini, Centioni, Romagnolo, Croce, Pozzi, Baciucchi, Palleschi e Mari (C.d.S.).

Stagione 1967-68 - Promozione - Girone B

Rimase ancora alla Presidenza il Sig. Gentili e come allenatore lo stesso Gavazzi, sicchè la squadra ne risentì un ottimo effetto, riuscendo questa volta a piazzarsi 2ª a 39 punti, dietro il "Sora", che la precedette di 4 punti. La formazione tipo di quell’anno era così composta: Martella, Novelli, Missiroli, Venturini, Centioni, Lenzi, Flamini, Pozzi, Baciucchi, Mari e Pezzatini. Nota lieta di quell’anno fu il matrimonio del bravo giocatore bianco-rosso Baciucchi con la Sig.na Fiora Gavazzi, figlia dell’allenatore, matrimonio celebrato proprio il giorno dopo l’ultima partita di quella stagione e cioè il 13.05.68 (C.d.S.).

Stagione 1968-69 - Promozione - Girone B

A Presidente della squadra venne nominato il Sig. Miceli, già Presidente della "S.S. Lazio", il quale portò con sé, come allenatore, uno dei suoi ex giocatori: Lo Buono. Fu quella un’annata veramente ottima: ben 14 vittorie, 6 sconfitte e 10 pareggi con 37 reti segnate contro 22 subite, testimoniarono chiaramente il lusinghiero comportamento della compagine bianco-rossa, che con Martella, Novelli, Missiroli, Grandi, Napoleoni, Febi, Flamini, Pozzi, Pezzatini, Lenzi e Paleschi ottenne un ottimo 2° posto (38 punti) ad un sol punto dalla 1ª classificata, il "Velletri" (C.d.S.)

Stagione 1969-70 - Promozione - Girone B

Il Sig. Miceli rimase alla guida della vivace, mentre ritornò come allenatore Gavazzi. La formazione subì dei forti cambiamenti e ciò nonostante ottenne un buon 3° posto a 38 punti, ad un sol punto dalla seconda, il "Nettuno" e a due dal "Palestrina", vincitore del girone. La formazione della squadra fu questa: Martella, Riccio, Fidanza, Centioni, Novelli, Rutili, Magli, Pozzi, Pezzatini, Palleschi e Piccari. (C.d.S.)

Stagione 1970-71 - Promozione - Girone A

L’anno dopo nuovo cambio del Presidente; questa volta le redini furono affidate al Sig. Giorgio Spalletta, già stretto collaboratore di Miceli, mentre Gavazzi restava come allenatore. Il risultato finale fu un modesto 5° posto con 34 punti e la seguente formazione tipo: Piersanti, Bonesi, Fidanza, Centioni, Riccio, Quaresima, Celentano, Pozzi, Palleschi, Conte e Marchionni (C.d.S.)

 

Stagione 1971-72 - Promozione - Girone B

Il duo Spalletta - Gavazzi, rimase a capo della Vivace, ma purtroppo gli anni buoni erano finiti ed il comportamento dei giocatori non risultò affatto encomiabile, tutt’altro! Con la formazione tipo: Piersanti, Rosadoni, De Angelis, Quaresima, Riccio, Rutili, Piccari, Pozzi, Baciucchi, Troilo e Marchionni, la Vivace terminò appena all’11° posto con soli 27 punti (C.d.S.).

Stagione 1972-73 - Promozione - Girone B

Durante questa stagione molti furono i fattori negativi che determinarono un crollo inarrestabile della compagine bianco-rossa: difficoltà finanziarie, poca serietà dei giocatori e dei dirigenti ed altre cause, portarono la Vivace ad un marasma quasi completo, che di partita in partita andava degenerando sempre più, tanto che la compagine fu coraggiosamente abbandonata a se stessa e ci volle la buona volontà e la passione di alcuni sportivi se non si arrivò ad un crollo totale.

La squadra bianco-rossa, pur altre volte tanto brillante, alla fine del campionato fu ad un pelo dalla retrocessione in II Categoria.

Infatti essa arrivò solo 13ª a quota 26 e si salvò solo perché il "Cisterna" che la seguiva in classifica, aveva una differenza reti più sfavorevole di quella della Vivace. Peggio di così ...... (C.d.S.). Di questa stagione ci manca la formazione tipo, che però, da informazioni assunte, non si distaccò molto da quella della stagione precedente.

Stagione 1973-74 - Promozione - Girone B

Tutto si rinnovò daccapo. La passione sportiva che non era venuta mai meno a Grottaferrata, nemmeno nei tempi più oscuri e difficili, anche questa volta ottenne quello che sembrava ormai divenuto impossibile.

A Presidente fu chiamato il Dr. Paolo Togni e allenatore divenne il Sig. Rolando Giovannardi. Con indovinate sostituzioni e migliorando le sedute atletiche, la squadra ebbe un buon comportamento. A ciò bisogna aggiungere che il quadro dirigenziale era ben impostato o per lo meno questa era la prima impressione. Infatti la Società si giovò dell’infaticabile opera di un bravo Segretario nella persona del Sig. Emilio Patrizi, non solo, ma fu anche curato il settore allievi, onde non essere sempre costretti a soluzioni estemporanee quanto c’era bisogno di utilizzare le riserve.

Alla fine del campionato la squadra riuscì ad ottenere un buon 4° posto con 36 punti. Questa la formazione: Martella, Prosperi, Allori, Rutili, Bonesi, Grosso, Celentano, Pozzi, Celidonio, Papi II e Papi I (C.d.S.).

Stagione 1974-75 - Promozione - Girone B

Purtroppo il miracolo durò lo spazio di un mattino ed in questa stagione la squadra ebbe un serio declino. Forse il gruppo dirigenziale non era all’altezza del suo compito e le finanze non erano più sufficienti a turare le varie falle. Purtroppo oggi la sola passione sportiva non basta più a condurre una squadra; i tempi sono cambiati. Oggi anche chi pratica il calcio a livello dilettantistico, non gioca più per la gloria e vuole essere retribuito e ciò non è sempre possibile, specie se le richieste vanno oltre un certo limite. Sicchè la Vivace terminò solo 9ª a 29 punti con la formazione tipo: Martella, Bonesi, Allori, Rutili, De Angelis, Grosso, Dal Brollo, Minelli (o Marazzi), Papi, Graziani e Celidonio (C.d.S.).

Stagione 1975-76 - Promozione - Girone B

Nè meglio andò in questa stagione, seppure i dirigenti rimasero gli stessi. Di nuovo ci fu burrasca e Togni, ad un certo punto lasciò la Presidenza, per cui Romolo D’Ottavi, che è stato sempre uno dei più affezionati al calcio locale, prima come giocatore e poi come dirigente, si fece promotore del salvataggio della squadra, chiamando a raccolta alcuni volenterosi, fra cui i Sig. Sergio Pisani, Giuliano Tidei, Adriano Pandolfi e qualche altro. Essi si assunsero l’onere di far fronte con pari forze alle difficoltà finanziarie per il proseguimento del campionato.

Purtroppo la squadra bianco- rossa risentì in maniera sensibile di tutte queste vicissitudini ed ottenne un modestissimo 12° posto con soli 26 punti, che la salvarono, per il rotto della cuffia, dal capitombolo della retrocessione. La formazione tipo fu questa: Centioni, Prosperi, Allori, Grosso, De Angelis, Celidonio, Rao, Arietti, Ferretti, Papi I e Firmani (C.d.S.).

Stagione 1976-77 - Promozione - Girone B

Dopo quanto avvenuto nell’anno precedente, la Presidenza fu assunta dal Sig. Giuliano Tidei, mentre come allenatore fu richiamato Gavazzi. In questa stagione le cose presero una piega abbastanza favorevole. Sotto la guida del nuovo allenatore la Vivace disputò un buon campionato, piazzandosi al 3° posto della classifica con 37 punti e fu superata soltanto dal "Velletri" e dal "Lupa Frascati", che vinse il girone. I giocatori su cui potè fare affidamento Gavazzi furono: Centioni, Prosperi, Allori, Grandi, De Angelis, Antonini, Rosadoni, Rao, Di Croce, Rutili e Papi I. Si alternavano con questi, secondo le esigenze, Papi II, Celidonio, Mancinelli, Chiapparicci, Manni, Fortini e Valenti.

Stagione 1977-78 - Promozione - Girone B

Questa è l’ultima stagione di cui si occupa la nostra storia sportiva. Lo svolgimento del campionato non è andato come aveva fatto prevedere la precedente stagione. Alternando partite buone ad altre veramente scadenti, anche sul campo amico, la squadra è andata avanti alla meno peggio. Passate le conseguenze di Presidente al Sig. Renzo Anellucci e restato come allenatore lo stesso Gavazzi, la Vivace non è riuscita ad arrivare che al 9° posto con soli 29 punti. I giocatori che Gavazzi ha avuto a disposizione sono variati di poco rispetto all’anno precedente e noi possiamo così stilare la formazione tipo: Manni, Campegiani, Allori; Mancinelli, De Angelis, Antonini; Rosadoni, Rutili, Mariani, Di Croce, Papi.

Intanto per la nuova stagione 1978-79 vi sarà un nuovo Presidente nella persona del Dr. Armando Catanzaro e come allenatore il Sig. Giannini. La squadra non si chiamerà più Vivace ma "Naddeo Vivace" dal nome del maggior finanziatore. A mò di inciso diremo che la scelta del nome, così come è stata fissata, non ci soddisfa affatto. Se non altro, almeno per ragioni di prestigio sportivo, ci sarebbe piaciuto di più, e non solo a noi, che si fosse chiamata "Vivace Naddeo". Le intenzioni però sembrano buone, poiché la nuova gestione che si giova dell’apporto finanziario della "Naddeo Auto" ha l’ambizione non nascosta di raggiungere traguardi abbastanza alti. Speriamo sinceramente che per il buon nome calcistico della nostra cittadina, alle parole facciano seguito tangibili fatti e che il glorioso nome di "Vivace" ritorni presto a trionfare su tutti i campi della Regione.

Per concludere diremo che da anni si disputa al "Roveriano" dopo la fine del campionato, "il Trofeo Grottaferrata" che fino ad ora ha visto un’ottima partecipazione di squadre " Under 20", alcune delle quali dai nomi prestigiosi. Né bisogna dimenticare la "Coppa Federico Marinetti" giunta alla sua edizione e riservata ai giovanissimi.

Arrivati a questo punto non possiamo fare a meno di domandarci: come mai la "Vivace" nella formazione degli anni precedenti la 2ª guerra mondiale si comportò più che lodevolmente, ottenendo sempre ottimi risultati, mentre durante il secondo periodo, seguito alla guerra, alternò buone prestazioni ad altre del tutto deludenti?

Le regioni, come ognuno comprende, potrebbero essere molte. Noi però ci limitiamo a segnalarne una, quella che poi ci sembra la più importante, cioè l’influenza negativa che il giocatore forestiero esercita sul comportamento della squadra, soprattutto a livello dilettantistico.

Infatti se scorriamo per un momento la statistica dei giocatori forestieri che hanno militato nella "Vivace" nei due suddetti periodi balza evidente il fatto, di indubbio significato, che nel primo periodo ricoperto da 11 campionati, di cui ben 8 vinti, i giocatori locali furono di gran lunga più numerosi di quelli venuti da fuori, fino al punto che si ebbero formazioni composte da soli elementi locali e fu proprio con una di queste, nella stagione 1940-41, che la squadra bianco-rossa si laureò Campione Regionale per la Sezione Propaganda.

Nel periodo invece del secondo dopo guerra si nota che l’elemento di forestiero ha superato troppe volte come numero, nelle formazioni scese in campo, i locali purtroppo i risultati non furono quasi mai all’altezza di quanto si sperava; di qui le ricorrenti crisi, che spesso misero in forse il sopravvivere della squadra stessa. In questo 2° periodo solo tre volte si riuscì ad arrivare primi su 32 campionati disputati e per almeno 12 stagioni l’elemento forestiero superò come numero quello locale senza per altro che si ottenessero risultati quasi mai eclatanti. Chiaro pertanto apparirà il nostro convincimento, suffragato dalle cifre, che gli elementi locali scendono in campo con uno spirito molto più combattivo di quello dei forestieri, appunto perché spinti da un sano e lodevole orgoglio civico, che li porta a superare se stessi ed ottenere perciò risultati veramente eccellenti. Ne risulta pertanto il giusto principio che le squadre dilettantistiche, come la nostra Vivace, non dovrebbero avere altro scopo che valorizzare gli elementi locali, suscitando in tal modo nella schiera della tifoseria del luogo una vera passione per i suoi beniamini, i quali si sentirebbero ogni volta appoggiati e spronati a far sempre di più e meglio.

Certo che il discorso riferito alle categorie superiori investe oggi problemi di ben altra portata, perché lo sport, specialmente quello del calcio, che in Italia è il più popolare e seguito, s’è trasformato in una vera e grossa industria, la quale in esso vede un incentivo maggiore per i suoi interessi. Ma questo non vorremmo che avvenisse anche per le squadre dei nostri paesi, che hanno sempre nell’elemento locale, se bene addestrato ed allenato, una valida forza su cui fare affidamento e mantenere così integro e puro lo spirito sportivo e ben alto il prestigio del paese in qualsiasi occasione, anche se non sempre fortunata.