Lo stemma della città      Invia posta e suggerimenti


STORIA DELLA

"VIVACE"

DI GROTTAFERRATA

Stagione 1955-56 - Promozione - Girone A

Nonostante la sconfitta subita dalla Vivace ad opera del "Montecavo", col quale essa disputò lo spareggio per l’accesso alle finali, la nostra compagine, per la rinuncia di alcune squadre, ottenne di disputare la Promozione. Presidente rimase il Sig. Federico Marinetti e allenatore Fausto Camilli. Purtroppo in tale stagione le cose non andarono bene, tanto che al momento della crisi venne sostituito Camilli ed alla guida della squadra fu chiamato un altro ex giocatore e cioè Settimio Mariotti; ma ormai la Vivace non rispondeva più alle varie sollecitazioni e su 16 concorrenti giunse appena a 12ª con soli 26 punti. La formazione tipo fu questa: Cacchione, Croce, Centioni, Consoli, Spalletta, Lucci, Camilli, Toscano, Capo, Vinciguerra IV e Chiacchierini II (C.d.S.).

L’avvenimento più importante di quell’anno fu il rinnovo quasi completo del campo sportivo, appaltato dal Comune alla Ditta dell’Ing. Garoni. Infatti quello che era un semplice campo di calcio fu trasformato in un piccolo, ma per allora comodo Stadio Comunale. Furono costruite tribune sul lato di sud-ovest, spogliatoi e docce per i giocatori; il fondo fu del tutto rinnovato e l’ampiezza portata al massimo, in maniera da disputare, quando ve ne fosse stata la possibilità, la serie superiore.

Per rendere più prestigiosa l’inaugurazione del nuovo Stadio fu ospite d’onore, in quel mese di settembre 1956, la squadra giallo-rossa dell’ "A.S. Roma", militante nella massima divisione e che avemmo occasione di ammirare anche per i famosi virtuosismi di Ghiggia, Da Costa e altri famosi giocatori. L’incontro, risoltosi naturalmente con la vittoria in larga misura della compagine romana, vide accorrere sui nuovi spalti del "Roveriano" pubblico così numeroso da ogni parte dei Castelli Romani, che non si trovava neppure un posto in piedi. La festa fu veramente gioiosa e non si dimenticherà facilmente la bella giornata.

D’allora in poi la Vivace disputò i suoi campionati su un campo completamente rinnovato, che appunto perché lambisce una parte della Via Giuliano della Rovere, molte volte è stato e sarà chiamato "Roveriano".

Stagione 1956-57 - Promozione - Girone A

La Società si rinnovò quasi completamente. Alla Presidenza venne eletto il Sig. Francesco Spagnulo (allora Direttore del locale Ufficio Imposte Comunali di Consumo) e come allenatore ritornò Franco Rinaldi.

La nuova formazione risultò la seguente: Caratelli, Croce, Liciani, Mariotti, Saladino, Lucci, Vinciguerra IV, Liciani II, Sciusco, Centioni, Del Pinto. Purtroppo il comportamento dei giocatori nel loro girone non fu dei più esaltanti; ad ogni modo la Vivace terminò a quota 31 (C.d.S.).

Stagione 1957-58 - Promozione - Girone A

Medesimo il Presidente e l’allenatore, mentre la formazione dei bianco-rossi ebbe a subire dei ritocchi con l’immissione di nuovi giocatori, come D’Angelo, De Luca, Consoli, Petricola ed altri. La formazione tipo fu questa: D’Angelo, Croce, Liciani I, Mariotti, Scacchi, Lucci, Fabeni, Vinciguerra IV, Liciani II, Liverani e Scuro. La Vivace disputò senz’altro un buon campionato, terminando al 4° posto con 34 punti, al di sopra di tutte le consorelle dei Castelli Romani e cioè: "Frascati", "Marino", "Pro Albano" e "Rocca di Papa", tenendo ben alto il buon nome del calcio castellano (C.d.S.).

Stagione 1958-59 - Promozione - Girone A

Rimase alla Presidenza della Vivace il sig. Spagnulo, mentre come allenatori furono chiamati Mariotti prima e Rocchi poi. La formazione tipo fu la seguente: D’Angelo, Croce, Liciani I, Mariotti, Proia, Lucci, Fabeni, Centioni, Liciani II, Giorgi e Guadagno. Certamente la squadra non poteva affidarsi sempre agli stessi giocatori; altri succedevano a quelli che lasciavano l’attività o da riserve diventavano titolari dopo qualche stagione. Non potremo pertanto, come abbiamo accennato più indietro, nominarli tutti, anno per anno, ma terremo e abbiamo tenuto conto di quelli che, a nostro avviso e da informazioni attinte a varie fonti degne di fede, più degli altri si mettevano in luce. A tutti indistintamente vada perciò il nostro plauso, anche se un certo numero di essi furono, come si usa dire in gergo ciclistico, portatori di acqua, sempre utili però al gioco della squadra. Il divismo non è stato mai da noi condiviso, in qualsiasi campo della vita sociale o sportiva si manifesti, anche se è logico che qualche volta quelli che si elevano sugli altri abbiano diritto ad una certa menzione, che serva però da sprone a tutti gli altri.

Le squadre competitrici in questa stagione furono 17 ed alla 28ª giornata la nostra era 4ª con 38 punti. Nelle rimanenti quattro partite i bianco-rossi riuscirono ad assicurarsi ben 7 punti, ma purtroppo le squadre che li precedevano erano troppo avanti; ciò nonostante essi riuscirono a terminare ugualmente al 4° posto con 45 punti ed insieme alla 3ª classificata, il "Mancini Civitavecchia", mentre il "Rieti", che pure era terminato primo insieme al "Tivoli", era ad un sol punto dalla "Vivace"; quindi quattro squadre ai primi posti della classifica, distanziate fra loro da un sol punto. Fu insomma un risveglio alquanto tardivo della nostra compagine che solo nel finale riuscì a recuperare i famosi 7 punti; ma ormai i giochi erano fatti ed il "Rieti" si poteva godere il vantaggio acquisito; non per questo però la squadra castellana non fu degna di elogio, avendo dimostrato anzi un ottimo spirito battagliero.

Dalla stagione 1955-56, in cui, come abbiamo visto terminò solo 12ª, la Vivace aveva compiuto un bel salto di qualità (C.d.S.).

Stagione 1959-60 - Promozione - Girone A

Ancora Spagnulo alla Presidenza, mentre Mariotti è richiamato ad allenare la squadra, che in questa stagione arrivò solo 6ª a quota 28, mentre l’"Abete" di Roma, arrivato primo, era giunto ad accumulare ben 44 punti e passò così in Serie D. Forte della prestazione dell’anno avanti (4° posto), la Vivace aveva iniziato il campionato con fieri propositi, ma alla fine il suo comportamento, pur non essendo stato dei più brillanti, fu senz’altro il migliore delle squadre castellane, come il "Frascati", il "Rocca di Papa", il "Marino" e l’"Albano" che, terminato all’ultimo posto, retrocesse in 2ª categoria.

Ci fu però la soddisfazione di ottenere in Carezzola il capo cannoniere del suo girone con ben 20 reti segnate. E noi possiamo aggiungere che chi si contenta gode. Ecco ora una delle formazioni tipo di quell’anno: D’Angelo, Croce, Scacchi, Proia, De Luca, Lucci, Pompili, Fabeni, Carezzola, Mari, Guadagno. (C.d.S.)

Stagione 1960-61 - I Categoria o Promozione - Girone C

Iniziano con questa tre stagioni di magre consolazioni, che alla fine porteranno la Vivace a retrocedere in II Categoria.

In questa stagione la Presidenza rimase ancora al Sig. Spagnulo, mentre come allenatore fu richiamato Rocchi. Purtroppo le soddisfazioni furono ben misere, tanto che la squadra si classificò appena al 9° posto con soli 21 punti. La formazione tipo era questa: D’Angelo, Croce, Pompili, Genzioli, Gatti, De Luca, D’Ottavi, Mari, Benedetti, Liciani, Vinciguerra (dal "Corriere Sportivo del Lazio").

Stagione 1961-62 - I Categoria o Promozione - Girone B

Né miglior sorte ebbe la Vivace in questo campionato. Passata al Sig. Claudio Ciocca, fu assunto come allenatore il Sig. Gagliarducci, ma la squadra si dimostrò tutt’altro che gagliarda; anzi terminò il tormentato campionato addirittura al terz’ultimo posto con punti 26, per cui retrocesse in II Categoria, senza poter varare una formazione che avesse potuto far fronte ad altre compagini, anche perché il suo girone era composto da squadre più combattive e di più alto livello tecnico, tanto è vero che l’anno avanti, pur con soli 21 punti era arrivata la nono posto, mentre in questa stagione con 26 punti fu costretta a retrocedere!

La formazione tipo fu questa: D’Angelo, Croce, Sciusco, Centioni, Liciani, D’Odorico, Anniballi, Nuoto, Mariotti, Mari e Liverani. Il campionato fu una vera girandola di formazioni le più diverse con cambiamenti continui di giocatori da un ruolo ad un altro. Ogni espediente si dimostrò vano e la retrocessione fu un premio a tanta dissennatezza (Dal "Corriere Sportivo del Lazio").

Stagione 1962-63 - II Categoria - Girone D

La squadra bianco-rossa passata così in II Categoria, sempre con Ciocca alla Presidenza, ebbe un certo miglioramento, che la portò alla fine del campionato al 7° posto con 25 punti (C.d.S.). Di questa stagione ci manca però la formazione tipo.

Stagione 1963-64 - II Categoria - Girone D

In questa stagione la Vivace, passata sotto la Presidenza del Sig. Gualtiero Gentili e allenata di nuovo da Settimio Mariotti, iniziò la sua nuova ascesa e per ben 8 stagioni il suo comportamento fu abbastanza lusinghiero, tanto che si attestò sempre tra i primi sei posti; era insomma ritornata ad essere la bella squadra di un tempo. Purtroppo per questa stagione il "Corriere dello Sport" di Roma, che abbiamo indicato ed indicheremo con la sigla: C.d.S. e che ci è stato di valido aiuto nel nostro lavoro, non ci dà la classifica finale o per lo meno noi, per quante ricerche e sondaggi abbiamo fatto, non siamo riusciti a trovarla. Forse una delle ragioni più valide è che il C.d.S. non dava ancora in quegli anni molto spazio alle categorie inferiori. Ad ogni modo sappiamo che alla 25ª partita, a cinque partite cioè dal termine, la Vivace era a quota 31 in compagnia della 2ª classifica finale non potrà essere stata che buona. Altro non possiamo aggiungere.

Stagione 1964-65 - II Categoria - Girone D

Questo fu un anno veramente trionfale; allenatore divenne Fausto Camilli e Presidente rimase il Sig. Gentili. La Vivace riuscì a dominare incontrastata il suo girone, terminando prima assoluta e ottenendo la promozione alla Categoria superiore, dalla quale non fu più estromessa. Anche per questa stagione ci manca la formazione tipo , poiché il "Corriere dello Sport", come sopra abbiamo detto, dava più spazio alle categorie superiori, mentre per le minori mancavano alle volte anche le notizie essenziali.

Stagioni 1965-66 - Promozione - Girone A

Fu richiamato alla Presidenza il Sig. Federico Marinetti, mentre per la prima volta il Sig. Eraldo Gavazzi di Frascati, ex giocatore di categorie superiori, divenne allenatore della squadra. La formazione tipo fu questa: De Lucia; Regano, Novelli, Centioni, Lucci, Antonini, Pezzatini, Pozzi, Mariotti, Mari e Magni. Il comportamento della vivace fu decoroso e la formazione bianco-rossa risultò alla fine 6ª con 31 punti (C.d.S.).