duemilasei - Prima Parte

Prime visioni

Match Point
Saw II
Lady Vendetta
Leprechaun
Money train
200 Cigarettes

Revisioni

Papillon
Interiors
Niagara
La piscina
Zardoz
Un milioni di anni fa
2022: I Sopravvissuti
Metti una sera a cena
Motorpsycho!
Un amore di donna


 

MATCH POINT
Di W.Allen, 2005

La vita è tutta questione di fortuna e la palla da tennis lo sa bene ecco perché trattiene il respiro tutte le volte che passa da una parte all’altra del campo. Un ragazzo poveretto e un po’ modesto, uno che preferisce una porzione di pollo arrosto al caviale, fa l’istruttore di tennis a dei ricchi snob la cui maggiore preoccupazione è quella di prenotare il tavolo nei ristoranti più esclusivi di Londra. E quando non mangiano vanno all’opera e quando non vanno all’opera se ne vanno in giro per il mondo, spaparanzati al sole su yacht di incalcolabile lunghezza. L’unica consolazione è che prima o poi la morte debba fare loro visita. Nel frattempo i ricchi se la spassano e lui, l’istruttore vecchio stampo, decide di spassarsela anche lui. Il padre della sua ragazza è uno che conta quindi la spintarella gliela dà così evita di iscriversi alle agenzie interinali. Il ragazzo ci sa fare con la fotocopiatrice e i suoi colleghi di lavoro gli spianano la strada che lo porta a diventare il grande capo dell’azienda del vecchio.
- Non so cosa mi succede.
- Non starai pensando ancora a quei bambini?
- E’ tutta notte che ci penso… meno di un dollaro al giorno.
- Chissà come faranno a vivere senza il tennis?
- Me lo chiedo anch’io. Ah, mi puoi passare il gatorade?
- Se vuoi per oggi smettiamo, hai lavorato troppo.
- Sarebbe meglio. Mio Dio, meno di un dollaro al giorno. Ah, per stasera ho i biglietti per l’operetta, se vuoi puoi portare pure lei.
- C’è un problema. Lei esce dal lavoro tardi. Dovremmo venire ognuno con la nostra mercedes.
- Adoro le mercedes. Ragazzo, farai strada.

p.n.

joenat
**½
paolo
**½ 
berto
 
roberto
 

SAW II – La soluzione dell’enigma

Il maniaco col cancro c’ha preso gusto e ha deciso che quest’anno il grande fratello lo trasmette lui. Ha assunto pure un aiutante per preparare la casa, piazzare le telecamere, fare i provini ai concorrenti. Lui si limita a fare il conduttore in studio. Quando però i dirigenti Mediaset si accorgono che il maniaco col cancro gli ha fregato il format, gli mandano la guardia di finanza. Ma il maniaco aveva previsto tutto e così aveva messo nella casa pure il figlio del capo della polizia, così quello si mette pure lui a guardare il programma finché non si ricorda che sull’altro canale c’era la partita e visto che il manico col cancro non gli dà il telecomando lo ammazza di botte e decide di rovinargli la trasmissione entrando nella casa per portare via il figlio. Ma quando il poliziotto entra nella casa del grande fratello s’accorge che non c’era più nessuno perché il maniaco col cancro non aveva i soldi per trasmettere in diretta, allora s’incazza davvero perché il maniaco col cancro gli ha fatto la candid camera e adesso nella casa del grande fratello c’è finito lui.

j.n.

joenat
0  
paolo
 0  
berto
 
roberto
 

LADY VENDETTA
Di Park Chang wook, Corea del Sud 2005

Geum-ja è tanto brava e tanto buona e dice le preghiere tutte le mattine, ma dopo che s’è fatta 13 anni dentro s’è rotta le palle e ha voglia di togliersi qualche sassolino dalle scarpe. Prima cosa si fa buddista, così si risparmia la fatica delle preghiere. Poi si trova un lavoro in una pasticceria e con i soldi che guadagna si fa costruire una pistola fatta in casa che non spara a più di dieci centimetri. Poi si ricorda di avere una figlia, ma quella nel frattempo se ne sta in Australia a farsi i fatti suoi, allora se la porta a casa, ma non hanno molto da dirsi perché non conoscono le lingue. Si ricorda che aveva una faccenda in sospeso col maestro delle elementari, uno che la buona tavola gli risveglia pure altri appetiti, così lo cattura, lo lega ad una sedia e lo costringe a fare da interprete con la figlia australiana. Poi si ricorda che il maestro delle elementari era comunista e si mangiava i bambini, così fa una bella festa e invita i genitori dei bambini uccisi. Quelli prendono il numeretto come al supermercato per portarsi a casa un po’ di affettato, poi mettono tutto in ordine, fanno una foto ricordo e si mangiano pure la torta.

j.n.

joenat
***½
paolo
 ***½
berto
 
roberto
 

LEPRECHAUN
M. Jones USA 1992
con Warwick Davis, Jennifer Aniston, Ken Olandt, Mark Holton, Robert Gorman, Shay Duffin

C’è un nanetto che va in giro vestito come il gatto con gli stivali e ha un sacco di monete d’oro. Un vecchietto gliele ruba, le nasconde e lo rinchiude in cantina dentro ad una cassa, ma il nanetto con gli stivali ha un sacco di poteri magici così fa morire di paura la moglie e fa venire un infarto al vecchietto. La casa rimane disabitata per 10 anni fino a quando viene comprata da due forestieri che non sanno nulla della persona affetta da nanismo. Questo, sente i rumori si risveglia e comincia a combinare un sacco di scherzi perché rivuole le sue monete d’oro. Ci scappa anche qualche morto finché al nanetto non gli fanno mangiare un’insalata di quadrifoglio che gli risulta un po’ indigesta e muore.

rob


MONEY TRAIN
J. Ruben, USA 1995
con Wesley Snipes, Woody Harrelson, Jennifer Lopez, Robert Blake, Joe Grifasi

C’è il presidente della metropolitana di New York che è un megalomane e gli piace un sacco giocare con i trenini, tanto che in ufficio ha la riproduzione in scala della ferrovia sotterranea.
Quando due fratellastri che lavorano per lui gli rubano il modellino del treno, lui s’incazza e li licenzia. E’ l’ultimo dell’anno, bisogna festeggiare con lo champagne, ma loro sono senza lavoro e senza soldi. A questo punto non gli resta che svaligiare il treno con gli incassi della metropolitana oppure fare le controfigure dei Ringo boys. E visto che vengono scartati al provino dei Ringo boys, decidono di rubare il treno vero, pieno di soldi veri. Il presidente però va su tutte le furie e da buon megalomane si mette a giocare ai disastri ferroviari per salvare il malloppo. I due fratellastri sono però anche loro ottimi giocatori e riescono ad evitare la catastrofe e a salvarsi pure il culo. Se ne andranno così a festeggiare il capodanno da qualche parte, e magari con i soldi rubati apriranno anche un’agenzia pubblicitaria. La Ringo’s people. Qua la mano fratello.

rob


200 CIGARETTES
R. Bramon Garcia USA 1999
con Ben Affleck, Casey Affleck, Courtney Love, Christina Ricci, Martha Plimpton, Jay Mohr, Dave Chappelle, Kate Hudson, Elvis Costello, Janeane Garofalo

C’è un sacco di gente sballata che deve andare ad una festa di fine anno nell’East Village di New York. Nessuno vuole rinunciare alla festa, rimanere a casa a capodanno è da sfigati, ma vuoi mettere arrivare per primo. L’ex ragazzo della proprietaria di casa fa l’artista e disegna fiche astratte ma non batte chiodo perché pure a letto è un po’ astratto; due ragazzine di periferia non si ricordano l’indirizzo della festa e nel frattempo, aspettando che gli si rinfreschi la memoria, fanno a lingua in bocca con due disadattati; il fratello del barista festeggia il compleanno ricevendo il benservito dalla sua donna; l’amica del ragazzo che è appena stato mollato vorrebbe farselo lei e se avanza tempo vorrebbe farsi pure il barista; il barista viene rimorchiato da due che hanno paura che se rimangono senza uomo a capodanno poi restano a bocca asciutta tutto l’anno; la ragazzetta timida e impacciata si innamora del suo accompagnatore ma quello non la caga di striscio; la rock star famosa si fa i morti; l’amica della proprietaria pare morta e allora s’accontenta degli avanzi dell’amica; il tassista nero e basettone con l’acconciatura anni settanta è l’unico a lavorare ma sembra anche essere l’unico che si diverte davvero. E poi c’è anche quella che la festa l’ha organizzata ma che, a furia di assaggiare, alle dieci s’è già svuotata tutta la riserva di birra e così le viene un po’ di sonno e si risveglia che è già mattina e le tocca pure fare le pulizie.

rob


Revisioni

PAPILLON
F.J.Schaffner, USA 1973
con Steve McQueen, Dustin Hoffman

Fino a qualche anno fa in Francia ai carcerati gli organizzavano una bella crociera anche se quelli preferivano restarsene a casa. Il fatto è che la nave non aveva manco la piscina e poi vabbè stringersi un po’ ma stare in quaranta in una stanza è un po’ troppo. Così dopo un po’ li fanno scendere in un villaggio turistico a cinque stelle in mezzo alle isole deserte per riposarsi un po’. Ma anche il villaggio turistico non ha la piscina, la spiaggia è troppo lontana e il capo degli animatori è uno che se non ti diverti ti mette pure in punizione. E quando uno dei carcerati decide di affittarsi una barca per farsi un giretto, quello s’incazza e lo mette a pane e acqua per due anni, ma il carcerato non la prende bene e invecchia di colpo di vent’anni e convince altri due a prenotare da qualche altra parte, affittano un moscone e partono. Ma quelli dell’isola vicino i turisti non gli stanno tanto simpatici così appena arrivano gli sparano addosso e solo uno riesce a scappare e a farsi un paio di settimane al mare ospite di certi pescatori muti che alla fine gli regalano pure delle perle. Ma poi il carcerato pensa che è pure ora di tornare a lavorare perché tutte ‘ste vacanze un po’ lo hanno rammollito. Si mette in viaggio, ma quelli del villaggio turistico lo stanno ancora cercando, forse perché non ha pagato il conto, così si rifugia in un convento e siccome s’era dimenticato la carta di credito paga la stanza con le perle che gli avevano dato i pescatori.
Ma la suora dice che ci faccio con ste cose, qui accettiamo solo gli euro e così telefona a quelli del villaggio turistico che se lo vengono subito a riprendere per metterlo a pane e acqua per altri cinque anni. Alla fine però il poveretto gli fa un po’ pena e decidono di affittargli un bungalow su un’altra isoletta insieme all’amico suo che nel frattempo s’è un po’rincoglionito. Ma lui mica è contento e appena quelli si distraggono un attimo se ne torna a casa in Francia a nuoto.

j.n.

INTERIORS
W.Allen, USA 1978
con Diane Keaton, Geraldine PAge, E.G.Marshall; Maureen Stapleton, Kristin Griffith

Interiors, ovvero tutto quello che i ricchi fanno e non avreste mai voluto vedere...
1- Abitano al mare e sognano la città, poi si trasferiscono in città e rimpiangono i tempi (poche ore prima), in cui abitavano al mare.
2- Quando non prenotano tavoli al ristorante prenotano per il divano del loro soggiorno.
3- Hanno l’emicrania.
4- Mettono al mondo bambini e poi se li dimenticano nel ripostiglio.
5- Non ce la fanno a stare in casa senza avere un bicchiere in mano.
6- Fanno bambini e poi cercano di abortirli quando hanno già sette anni.
7- Non sono contenti se ogni tanto non salta fuori la parola idiosincrasia.
8- Sono scrittori e poeti che appena hanno scritto quattro righe c'è qualcuno che gli fa la recensione sul New York Times.
9- Inaugurano qualsiasi cosa gli capiti a tiro, gallerie d’arte o nuove partite di cocaina.
10- Non divorziano, loro fanno separazioni di prova.
11- La loro più grossa preoccupazione è evitare che oggetti poco esclusivi entrino nelle loro case.
12- Quando è il momento di riflettere lo fanno dietro a una finestra scrutando l’orizzonte lasciando intendere chissà quale profondità di vedute.
13- Non amano stare in compagnia di gente nera.
14- Votano Bush e dicono di essere a favore della pace nel mondo.
15- Non hanno la televisione.
16- Aspirano al suicidio, ma sfortunatamente non vanno mai oltre.
Interiors è la storia dei tormenti di un'arredatrice e delle sue tre figlie: lei non sa più dove mettere il vaso che ha appena comprato e loro non sanno più in che ospedale psichiatrico rinchiuderla. Poi, alla fine, lei prova ad arredare il fondo del mare e tutti possono tirare un sospiro di sollievo.

p.n.

NIAGARA
H. Hathaway, USA 1953
con Marilyn Monroe, Joseph Cotten, Jean Peters, Don Wilson

Una giovane coppia di sposi che ha deciso di trascorrere una breve luna di miele in un tranquillo villaggio turistico vicino alle cascate del Niagara. Prenotano una stanza con vista panoramica, ma al loro arrivo la trovano ancora occupata. C’è un’altra coppia che la stanza non la libera e che invece decide che il secondo viaggio di nozze lo faranno nell’aldilà.
E’ la moglie cominciare. Approfittando del fatto che suo marito è un tantino geloso e irascibile lo fa passare per pazzo e violento. Ma il marito ha tutte le ragioni per essere così. Sua moglie è molto bella, talmente bella che quando esce dalla doccia è già truccata, con tanto di rossetto, fondotinta e messa in piega. Oltre a mettergli le corna e portarlo all’esasperazione, lei decide pure di farlo eliminare dall’amante, un killer da quattro soldi che quando tenta di farlo fuori, ci finisce lui in fondo alle cascate. Il marito allora decide di vendicarsi. Ed ecco che entra in gioco la coppia di piccioncini in viaggio di nozze. E’ lei che viene coinvolta in una serie di circostanze a dir poco sfavorevoli. Scambiata per la donna adultera, rischia di essere accoltellata nel suo letto, di cadere dal balcone panoramica delle cascate, di sfracellarsi nelle vorticose cascate mentre la barca senza carburante si dirige verso il baratro, insomma una sfiga mai vista. Ma per fortuna alla fine si aggiusta tutto e finalmente il marito riesce a far fuori la moglie e a farsi un bel bagnetto sotto le cascate.

rob

LA PISCINA
J. Deray FRA/ITA 1968
con Alain Delon, Romy Schneider, Maurice Ronet, Jane Birkin, Paul Crauchet

C’è una coppia di giovani che se la spassano in una villa sulla costa azzurra fino a quando non arriva un amico con sua figlia, un gran pezzo di ragazza, anche se un tantino inanimata. Lei dichiara 18 anni altrimenti scatterebbero le leggi sull’abuso di minori.
L’uomo, si sa, è predatore, si stanca in fretta della sua donna e vuole rifarsi con quella degli altri, meglio se fresca e giovane. Il papà non è tanto d’accordo. Sia sul fatto che la sua donna sia da buttare sia su quello che sua figlia sia una preda. E allora, come sanare queste divergenze di opinione? Magari al papà gli facciamo assaggiare un po’acqua della piscina. Della polizia non c’è da preoccuparsi, basta dire di non avere visto niente. Acqua in bocca.

rob

ZARDOZ
J. Boorman, GB 1973
With Sean Connery, Charlotte Rampling, Sara Kestelman, John Alderton, Sally Anne Newton

C’è una brutta maschera gigante di pietra che se ne fotte delle leggi sulla gravità e vola su montagne e praterie ma invece di lanciare bigliettini pubblicitari lancia fucili e munizioni per gli Sterminatori, spietati uomini a cavallo che uccidono per divertimento. Siamo nel futuro, un futuro talmente strano che sembra di essere nel passato, al tempo dei film western con gli indiani. Il comandante della maschera gigante fa salire uno sterminatore, Zed, con lo scopo di portare scompiglio nel regno in cui vive.
Nel futuro, gli eletti vivono in un enorme campeggio pieno di tende canadesi, hanno il dono della telepatia e il dono della vita eterna. Non hanno bisogno di armi. Se fai il cattivo o ti rompi i coglioni ti rendono apatico o vecchio e ti confinano in una specie di lager per passare la tua vita eterna senza contaminare gli altri.
Con l’arrivo di Zed gli eletti si incuriosiscono, il fatto che quello possa morire sembra una novità divertente. Poi gli Spietati rompono le invalicabili barriere di cellophane, entrano nel regno degli eletti e fanno una carneficina, ma tutti sono felici e contenti: gli spietati di uccidere, gli eletti di morire. Solo Zed e qualche altro eletto ci rimangono un po’ male.

rob

UN MILIONE DI ANNI FA
D.Chaffey GB 1966
con John Richardson, Raquel Welch, Robert Brown, Percy Herbert, Martine Beswick

C’è un gruppo di primitivi mori e pelosi che vivono sulle montagne e un gruppo di primitivi biondi e depilati che vivono al mare. Nessuna dei due gruppi sa dell’esistenza degli altri. Un giorno un primitivo moro viene cacciato via a male parole. Questo è quanto si sono detto i due contendenti: uh uh-oh uh-uh-oh ah-uuhhh. Dopo questo scambio di vedute alquanto teso, il più bastardo dei due fa lo sgambetto all’altro e questo si sfracella in un dirupo. Essendo l’uomo primitivo, come si sa, di gommapiuma, durante la caduta non si fa niente e quando si risveglia decide di andarsene e si incammina verso l’ignoto. Cammina oggi e cammina domani arriva al mare, e anche se il mare era dietro l’inquadratura, gli fanno male i piedi lo stesso e sviene.
Viene raccolto dalle donne primitive bionde e depilate che lo portano al loro villaggio. Qui viene accudito, medicato e sollazzato. L’uomo primitivo moro pensa tra sé e sé, ma chi me lo fa fare di tornare al mio paese, qui sono servito e riverito e faccio tutti i miei comodi. Non me ne vado neanche se… Ma ci pensa il capo villaggio a mandarlo via perché lì tutti sanno, da bravi marinai, che l’ospite è come il pesce, dopo tre giorni puzza.
Anche la bionda che oramai si è innamorata se ne va con lui. Ma alla fine nessuno vuole riprendersi il primitivo moro mentre tutti vogliono prendersi la donna bionda e ci pensa il vulcano mettere tutti d’accordo.

rob

2022: I SOPRAVVISSUTI
R. Fleischer, USA 1973
con Charlton Heston, Edward G. Robinson, Joseph Cotten, Chuck Connors, Dick Van Patten, Leigh Taylor-Young

Nell’anno 2022 c’è un’estate torrida, un caldo atroce e poi c’è troppa gente e ai ricchi gli tocca camminare in testa ai poveri per arrivare al supermercato a fare la spesa. Allora, come fare per ridurre la disoccupazione e sfamare tutta questa gente? E gli americani ci hanno pensato, perché loro pensano sempre a tutto… Così, se in Svizzera ti vendono la casa già con la cucina e in Francia la casa ha già l’armadio a muro, a New York se compri casa ti danno pure la servitù. Belle e giovani ragazze vengono in dotazione di serie con l’immobile. Ma il protagonista deve essere povero e sfigato perché in dotazione si ritrova un vecchietto malandato. Per risolvere il problema della carenza di cibo è bastato imporre la stessa dieta a tutti. Barrette rosse o verdi tipo quelle del ciocorì, ma prodotte con non si sa cosa. Al mercato la gente fa la coda per procurarsi la razione di soylent verde, ma quando questa finisce il popolo si incazza edeve intervenire la polizia. Ma il protagonista è uno col palato fine, e le barrette non gli stanno bene così decide di andare a lamentarsi direttamente alla fabbrica produttrice. Qui però scopre il motivo perché fanno così schifo: l’ingrediente principale sono i cadaveri delle persone decedute per il caldo.
Non era il caso di pensarci prima all’effetto serra?

rob

METTI UNA SERA A CENA
G. Patroni Griffi, ITA 1969
con Jean-Louis Trintignant, Florinda Bolkan, Lino Capolicchio, Tony Musante, Annie Girardot, Adriana Asti, Milly, Nora Ricci, Mariano Sigillo

Quattro amici si riuniscono spesso a cena insieme e siccome nessuno sa cucinare preferiscono dedicarsi al sesso. La ricca borghese tradisce il marito con l’amico attore, il marito scrittore invece non vuole farsi l’ amica attrice. I conti non tornano, ma non si fanno i conti senza l’oste. Allora arriva l’oste e si ammucchia pure lui con la ricca borghese. Quello che ci rimette è sempre lo scrittore che gli è venuto anche il blocco. Alla fine però prende spunto dalla relazione extra coniugale di sua moglie e scrive una sceneggiatura. I protagonisti visto che c’è non li cambia. Lascia se stesso, la moglie, l’amico, l’amica e l’oste, ma questa volta li cucina tutti a puntino.
La morale di questo film è che il diavolo fa le pentole ma non i coperchi. Così però il minestrone non riesce mica tanto bene.

rob

MOTORPSYCHO!
R. Meyer USA 1965
con Haji, Alex Rocco, Stephen Oliver, Holle K. Winters

C’è un gruppo di invasati che dopo aver visto Marlon Brando al cinema vogliono imitare la sua banda ma siccome sono dei pezzenti e non hanno i mezzi vanno in giro col Garelli di mio nonno. La banda è composta dal capo, l’amico suo e quello che non parla. Quello che non parla si vorrebbe fare una bella macchina con l’autoradio e il pannello da 500 watt ma se ne va in giro con la radiolina mezza scassata che mia nonna ha messo nel sacco delle donazioni per il Terzo mondo. Forse sarà perché non si sentono accettati dalla comunità o forse sarà perché oltre al cinema non c’è nient’altro da fare, tanto è vero che cominciano a combinare qualche marachella in una cittadina isolata della California. Le solite bravate da ragazzi, qualche borsetta rubata alle vecchie, qualche piccolo omicidio, qualche stupro di giovani donne e così via. Il veterinario del paese però non ci sta e, in mancanza di un corpo di polizia con i coglioni, forte della sua carica istituzionale (quella di veterinario), fucile in spalla, si mette in marcia per cercare di redarguire la banda. Peccato che venga morso da un velenosissimo serpente proprio mentre sta pronunciando il suo sermone.
E poi, la resurrezione. L’uomo, quasi spacciato per il veleno in corpo, con dolori atroci, rantolante ed in fin di vita perde conoscenza. Arriva in suo aiuto una bella e formosa Maddalena che gli allevia le sofferenze e al suo risveglio è sano come un pesce. Forse perché la ragazza oltre a succhiargli fuori il veleno pare avergli succhiato anche qualcos’altro?
Bisogna allora festeggiare il miracolo. Ma gli invasati mica si limitano ai botti di capodanno, si mettono a tirare le bombe e visto che hanno solo quelle a mano, si divertono a farsele scoppiare addosso.
La morale di questo film è che se non sei bravo a recitare è meglio se ti dai al teatrino della scuola. E poi parliamoci chiaro, se proprio non sai fare l’attore puoi sempre andare a consegnare le pizze, tanto il Garelli già ce l’hai.

rob

UN AMORE DI DONNA
N. Risi, ITA /GERM 1988
con Laura Morante, Bruno Ganz, Claudine Auger, Ivan Desny, Cinzia De Ponti, Silvia Cohen

C’è un Tom Cruise un po’ maturo ed appesantito che come lavoro fa il pilota collaudatore di aeroplani per l’esercito italiano. La paga è una miseria quindi ha dovuto vendere la moto per comprarsi una bicicletta. Visto che non riesce a mantenersi decide di conquistare la mogliettina di un ricco e importante avvocato milanese. Quando però la mette pure incinta questa non sa più che fare, scappa e si rifugia nella casa di campagna per decidere della sua vita. E’ il discorso della mamma a farla rinsavire: ma sei pazza figlia mia, non vorrai mica divorziare, fai come me, tra un po’ tuo marito lo ammazzi, come ho fatto io e ti sposi il tuo pilota, così ti tieni pure tutti i soldi. Ma lei ha la testa dura e così divorzia dall’avvocato e sposa il pilota maturo che va in pensione con la minima sociale.

rob

 

 

 


Prima Parte

2002 - 2003 - 2004 - 2005
FILM