duemiladue
dalla
A alla M |
Alla
rivoluzione sulla due cavalli Amores-Perros La ballata di Stroszek Barry Lindon The believer Best Bowling for Columbine Canicola Figli-Hijos |
L'impostore |
ALLA RIVOLUZIONE
SULLA DUE CAVALLI
AMORES-PERROS Le storie di diversi personaggi si intrecciano tra loro, in mezzo a combattimenti di cani, incidenti, tradimenti, barboni killer e via discorrendo in un bell' intreccio nella immensa Città del Mexico. Bello (tranne la parte del barbone killer ex guerrigliero). La scena della fuga in macchina col cane ferito ricorda l'inizio de "Le iene" di Tarantino.
LA BALLATA
DI STROSZEK Bruno S. è un vagabondo appena uscito di prigione, per vivere suona ogni tipo di strumento per le strade della sua città. Eva è una prostituta maltrattata dai suoi “protettori”. L’unico modo di sfuggire ad una vita senza futuro sembra essere il sogno americano. Ma, una volta negli States niente va come dovrebbe. Non si sfugge al destino, tanto meno negli USA, dove nessuno ti regala niente, come nel resto del mondo. Gli attori sono tutti (tranne una) non professionisti, così ogni tanto qualche timido sguardo sfugge verso la telecamera, soprattutto dal protagonista. Film realisticamente pessimista. Se sei straniero, non consci la lingua, non sai fare nulla, gli USA non sono il posto per te. Niente sconti. Gli sconfitti rimangono sconfitti. Niente ottimismo da due soldi: da consigliare alla coppia Berlusconi-Tremonti.
BARRY LINDON Chiedo soddisfazione.
Per dei galantuomini in calzamaglia un oltraggio subito è di
gran lunga peggiore della propria moglie che ti cornifica allegramente.
Non resta che chiedere soddisfazione. Procedura che implica il dover
alzarsi presto la mattina per sfidare a duello un uomo che ha avuto
la spiacevole idea di sbeffeggiarti. Giocare con la morte in parole
povere. Alla fine quello con la mira meno buona si rimedia una ferita
o nei casi peggiori ci rimette la stessa vita. Nel cinquanta per cento
dei casi l’arma fa cilecca e la pallottola finisce nelle parti
del corpo più disparate, orecchie comprese. Tra una partita a
carte e una fornicazione capita anche, qualche volta, di dover partire
per la guerra. Due file di soldati nemici si incontrano a metà
di una collina e non trovano niente di meglio che spararsi avanzando
uno verso l’altro. L’idea di un bel picnic non deve nemmeno
averli sfiorati. Guerra per sfoltimento !
THE
BELIEVER
BEST Ok, i film sul calcio spesso, se non sempre, sono delle stronzate pazzesche. E questo film non poteva che confermare una regola non scritta (ma sempre seguita). Il problema principale è la credibilità del protagonista …. Che si vede costretto ad interpretare Gorge Best dagli esordi, cioè intorno ai 16 anni, fino a fine carriera (in realtà molto presto, a causa dei suoi continui problemi con l’alcool ecc..), peccato che dimostri più di quarant’anni sin dall’inizio e che si muova di conseguenza. Best era un genio del calcio. Qui sembra più un ubriacone capitato lì per caso. Per non parlare del resto. L’allenatore tiene le sue lezioni di calcio in stanze che sembrano uno studio di una compagnia di assicurazioni o una banca, il presidente sembra quasi Babbo Natale, e i compagni di squadra delle comparse ridicole. Best aveva problemi di alcool e correva troppo dietro alle donne, va bè. Ecchissenefrega. Credevamo fosse un film su un mago del calcio e ci siamo ritrovati con la solita storia del fallito di successo. Per fortuna che il film è talmente inutile che passa in fretta e si dimentica altrettanto in fretta.
BOWLING FOR
COLUMBINE Un altro giorno comincia in America, riaprono i negozi, la gente va al lavoro e il presidente bombarda uno stato di cui non sa nemmeno pronunciare il nome. Bowling for Columbine è un documentario sull’abuso delle armi negli USA. A partire dalla gente comune fino al presidente, senza dimenticare divi del cinema come Charlton Heston (presidente dell’Associazione produttori di Armi, la NRA) che non ha nemmeno il pudore di rimanersene a casa invece di animare una folla di “amanti” delle armi appena qualche giorno dopo che un paio di ragazzini svitati ha fatto fuori con mitra e bombe a mano compagni di scuola e insegnanti alla Columbine School di Littletown, un paesino come tanti altri sperduti negli USA dei cowboy, dove tutti hanno una pistola (se non si possono permettere fucili, o bombe). Ma che succede? Perché in USA muoiono ogni anno 11.000 persone per armi da fuoco mentre in altri paesi i morti non arrivano nemmeno a 100. Per non parlare del vicino Canada dove la gente lascia addirittura la porta di casa aperta, e nessuno ricorda omicidi da anni. Colpa dei film? Dei videogiochi? Di South Park? Di Marilyn Manson? Parrebbe proprio così per i benpensanti made in USA. Ma che dire di vietare la vendita di armi e munizioni almeno nei supermercati? Già, forse si chiede troppo! L’importante è che la TV rassicuri tutti. Gli assassini saranno presto nelle mani della polizia, magari proprio in diretta TV, in uno di quei programmi che vanno di moda. E il presidente che fa? Beh non disturbatelo, ha da fare. Sapete, lui deve per forza bombardare l’Iraq!
CANICOLA Mai fatto così caldo in Austria, tanto che corpi flaccidi si sciolgono al sole, su terrazzi, lungo i bordi di piscine, nei giardini, di quartieri desolati e desolanti alla periferia di Vienna. Storie e corpi che si intrecciano, spesso nudi e cadenti e vecchi. Niente viene risparmiato, compresi spogliarelli di anziani, orge, elenchi inutili, candele nel sedere, depilazioni e chi più ne ha ….fino alla tempesta finale.
FIGLI-HIJOS
L’IMPOSTORE di
J & J Pate Gli agenti
Braxton e Kennesaw hanno beccato il tizio giusto, quello che ha ammazzato
e fatto a pezzi una prostituta, lei aveva il suo n°di telefono… Non
resta che farlo confessare con la macchina della verità, ma lui è molto
più intelligente di loro, e in più, è innocente…di più, forse il colpevole
è uno dei due poliziotti ?…
IN THE BEDROOM
JAY
E SILENT BOB… FERMATE HOLLYWOOD Ehi, guarda! Cosa?
C’è il nuovo film di Kevin Smith! Chi? Quello di Clercks,
Generazione X, In cerca di Amy? Dai guardiamolo!!!
LANTANA
LA
MALEDIZIONE DELLO SCORPIONE DI GIADA
MONSOON
WEDDING Una ricca famiglia indiana si riunisce per le nozze combinate della figlia. C’è il cugino dall’Australia, la cugina scrittrice in erba, lo zio pedofilo e così via… L’organizzazione del matrimonio è affidata ad un ometto “mangiagarofani” che si innamora della domestica di casa. Ma tutto rischia di saltare quando la ragazza confessa al futuro sposo (ingegnere ad Huston) di aver passato la notte col suo ex (un presentatore TV sposato). Un classico sul matrimonio, questa volta in “salsa” indiana. Niente di che.
MULHOLLAND
DRIVE Se vuoi che
ti capiti qualcosa a cui non avevi mai pensato prima d’ora non
devi fare altro che incamminarti sulla Mulholland Drive e confonderti
nella notte, dove il buio non ha le curve ma la strada si.
MYSTERY
TRAIN – MARTEDI’ NOTTE A MEMPHIS Tre episodi ruotano attorno ad un alberghetto ad ore nella città del re del rock n’roll, Elvis. Se abiti a Yokohama, come i protagonisti del primo episodio, girare nei posti dove si è fatta la storia (quella di Elvis, naturalmente), potrà sembrarti un sogno o tutto il contrario. A sognare è la donna che trova la faccia di Elvis somigliante alla Statua della libertà, Madonna, al Budda ecc… l’uomo rimane un po’ freddo, più che per Elvis, stravede per Charlie Parker. Memphis secondo lui non è altro che Yokohama col 60 % di palazzi in meno. Ama fotografare quello di cui non si ricorderà tanto facilmente, come la camera d’albergo, e vuole a tutti i costi portarsi via gli asciugamani dell’albergo perché è quello che tutti gli americani fanno. Il fantasma di Elvis se va in giro per Memphis facendo l’autostop. E se sei un turista fortunato, magari capita che dai un passaggio in macchina proprio al Re. Più di uno ha tentato con questa storiella di scucire dei soldi ai forestieri più sprovveduti. Nel secondo episodio una italiana gira per Memphis e passa la notte in albergo con una ragazza che straparla . Nel terzo episodio un inglese lasciato dalla moglie (quella dell’episodio precedente) se ne va in giro armato, ma l’amico e il cognato non riescono a impedirgli di cacciarsi nei guai sparecchiando in un negozio di liquori. E, come se non bastasse, colpisce anche il cognato che scopre di non essere davvero suo cognato. Il minimalismo di Jarmusch, tra lunghi piani sequenza con la telecamera che segue i personaggi mentre camminano nelle strade deserte di Memphis per poi lasciarli. Tutti si trovano a passare la notte nello stesso albergo, dove lavorano un portiere in sgargiante completo rosso (Screamin’Jay Hawkins, famoso bluesman) e uno sfortunato facchino. Il marito abbandonato è Joe Strummer, leader dei Clash (morto nel dicembre di quest’anno). L’italiana è Nicoletta Braschi, moglie di Benigni.
|
dalla
A alla M |