duemiladue dalla A alla M

Alla rivoluzione sulla due cavalli
Amores-Perros
La ballata di Stroszek
Barry Lindon
The believer
Best
Bowling for Columbine
Canicola
Figli-Hijos

L'impostore
In the bedroom
Jay & Silent Bob... fermate Hollywood
Lantana
La maledizione dello scorpione di giada
Monsoon wedding
Mulholland drive
Mystery train- Martedì notte a Memphis


 

 

ALLA RIVOLUZIONE SULLA DUE CAVALLI
Di M.Sciarpa, ITA 2001
con A.Giannini, A.Garcia


Bisogna ammettere che almeno una dote questo film ce l' ha: si dimentica in fretta. Infatti, vorremmo raccontarvi di come sono inutili i personaggi, incapaci gli attori (in verità né più né meno di altri attori italiani), scarsa la trama, ridicoli i dialoghi, ma non ricordiamo più nulla. Solo questo: tre giovani su una due cavalli devono andare in Portogallo (dopo la rivoluzione), che poi è già tutto detto nel titolo… e pensare che ha vinto l'ultimo festival di Locarno.
joenat
Ø 
paolo
Ø
berto
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nexuno
 


AMORES-PERROS
Di A.G. Inarritu, MEX 2000

Le storie di diversi personaggi si intrecciano tra loro, in mezzo a combattimenti di cani, incidenti, tradimenti, barboni killer e via discorrendo… in un bell' intreccio nella immensa Città del Mexico. Bello (tranne la parte del barbone killer ex guerrigliero). La scena della fuga in macchina col cane ferito ricorda l'inizio de "Le iene" di Tarantino.

joenat
***½
paolo
***
berto
****
nexuno
 

LA BALLATA DI STROSZEK
di W.Herzog, Ger 1977

Bruno S. è un vagabondo appena uscito di prigione, per vivere suona ogni tipo di strumento per le strade della sua città. Eva è una prostituta maltrattata dai suoi “protettori”. L’unico modo di sfuggire ad una vita senza futuro sembra essere il sogno americano. Ma, una volta negli States niente va come dovrebbe. Non si sfugge al destino, tanto meno negli USA, dove nessuno ti regala niente, come nel resto del mondo. Gli attori sono tutti (tranne una) non professionisti, così ogni tanto qualche timido sguardo sfugge verso la telecamera, soprattutto dal protagonista. Film realisticamente pessimista. Se sei straniero, non consci la lingua, non sai fare nulla, gli USA non sono il posto per te. Niente sconti. Gli sconfitti rimangono sconfitti. Niente ottimismo da due soldi: da consigliare alla coppia Berlusconi-Tremonti.

joenat
***½
paolo
***
berto
nexuno
 

BARRY LINDON
di S.Kubrick, Gb 1975

Chiedo soddisfazione. Per dei galantuomini in calzamaglia un oltraggio subito è di gran lunga peggiore della propria moglie che ti cornifica allegramente. Non resta che chiedere soddisfazione. Procedura che implica il dover alzarsi presto la mattina per sfidare a duello un uomo che ha avuto la spiacevole idea di sbeffeggiarti. Giocare con la morte in parole povere. Alla fine quello con la mira meno buona si rimedia una ferita o nei casi peggiori ci rimette la stessa vita. Nel cinquanta per cento dei casi l’arma fa cilecca e la pallottola finisce nelle parti del corpo più disparate, orecchie comprese. Tra una partita a carte e una fornicazione capita anche, qualche volta, di dover partire per la guerra. Due file di soldati nemici si incontrano a metà di una collina e non trovano niente di meglio che spararsi avanzando uno verso l’altro. L’idea di un bel picnic non deve nemmeno averli sfiorati. Guerra per sfoltimento !
Si vive per morire nel modo più stupido. La scalata sociale non vale nemmeno prenderla tanto in considerazione visto l’aria che tira.
Data l’epoca mi sarei aspettato almeno una sanguisuga sul corpo di qualcuno. Niente sanguisughe. In compenso tanti bigodini e vestiti coi fronzoli. Le donne non rinunciano a mostrare le loro rotondità. Chi non ha un neo se lo disegna. Passeggiate domenicali in compagnia di bambini che meriterebbero più delle sei frustate che il protagonista riserva solitamente. La bancarotta è dietro l’angolo. Il dubbio mi era venuto fin dall’inizio. Come potrebbero mai permettersi tutti quei castelli con tanto di giardino con la vita che fanno? Eppure di magistrati e finanzieri se ne fa tranquillamente a meno. Una svista del regista o cos’altro?
Basta un incidente a cavallo per ribaltare la storia. Perché è così che viene fatto fuori il figlio dell’unione amorosa tra i due protagonisti. Non c’è più motivo che marito e moglie continuino a vivere sotto lo stesso castello. Peccato che per Barry, la cui origine irlandese è meglio ogni tanto ricordare nel caso in cui lo spettatore se ne dimenticasse, sia riservato un destino di stenti. In compenso, la moglie pur potendo tornare a vivere nell’agiatezza preferisce farsi venire una crisi. Chi i soldi ce li ha finisce quasi sempre per non goderseli. I titoli di coda dopo tre ore di moine ottocentesche sono proprio una soddisfazione.

joenat
*½
paolo
*½
berto
nexuno
 

THE BELIEVER
Di H.Bean, USA 2001
con R. Gosling

E' la storia dello skinhead Danny, delle sue idee, della sua visione della razza, ma c'è un piccolo particolare: lui è ebreo. E quando anche il gruppo nazista che frequenta lo scopre per lui sono guai, non tanto perché abbia paura degli altri, la convinzione che lo pervade gli dà una forza che gli altri si sognano, il fatto è che lui è davvero convinto. Odia la sua gente perché la considera vigliacca, dall'episodio di Abramo pronto a sacrificare il figlio Isacco fino all' Olocausto. Questo non toglie che Danny conservi una profonda fede e rispetto nella Torah, e quando dalle parole si passa ai fatti (un attentato alla Sinagoga), la coscienza lo spinge al sacrificio…
Anche se all'inizio sembra la campagna elettorale del Partito Nazista, poi, quando si capisce dove il regista vuole andare a parare, il film risulta bello… bella anche la scena conclusiva.

joenat
***
paolo
**½
berto
***
nexuno
 

BEST
di M.McGuckian, Gb 2001

Ok, i film sul calcio spesso, se non sempre, sono delle stronzate pazzesche. E questo film non poteva che confermare una regola non scritta (ma sempre seguita). Il problema principale è la credibilità del protagonista …. Che si vede costretto ad interpretare Gorge Best dagli esordi, cioè intorno ai 16 anni, fino a fine carriera (in realtà molto presto, a causa dei suoi continui problemi con l’alcool ecc..), peccato che dimostri più di quarant’anni sin dall’inizio e che si muova di conseguenza. Best era un genio del calcio. Qui sembra più un ubriacone capitato lì per caso. Per non parlare del resto. L’allenatore tiene le sue lezioni di calcio in stanze che sembrano uno studio di una compagnia di assicurazioni o una banca, il presidente sembra quasi Babbo Natale, e i compagni di squadra delle comparse ridicole. Best aveva problemi di alcool e correva troppo dietro alle donne, va bè. Ecchissenefrega. Credevamo fosse un film su un mago del calcio e ci siamo ritrovati con la solita storia del fallito di successo. Per fortuna che il film è talmente inutile che passa in fretta e si dimentica altrettanto in fretta.

joenat
0
paolo
 
berto
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nexuno
 

BOWLING FOR COLUMBINE
Di M.Moore, USA 2002

Un altro giorno comincia in America, riaprono i negozi, la gente va al lavoro e il presidente bombarda uno stato di cui non sa nemmeno pronunciare il nome. Bowling for Columbine è un documentario sull’abuso delle armi negli USA. A partire dalla gente comune fino al presidente, senza dimenticare divi del cinema come Charlton Heston (presidente dell’Associazione produttori di Armi, la NRA) che non ha nemmeno il pudore di rimanersene a casa invece di animare una folla di “amanti” delle armi appena qualche giorno dopo che un paio di ragazzini svitati ha fatto fuori con mitra e bombe a mano compagni di scuola e insegnanti alla Columbine School di Littletown, un paesino come tanti altri sperduti negli USA dei cowboy, dove tutti hanno una pistola (se non si possono permettere fucili, o bombe). Ma che succede? Perché in USA muoiono ogni anno 11.000 persone per armi da fuoco mentre in altri paesi i morti non arrivano nemmeno a 100. Per non parlare del vicino Canada dove la gente lascia addirittura la porta di casa aperta, e nessuno ricorda omicidi da anni. Colpa dei film? Dei videogiochi? Di South Park? Di Marilyn Manson? Parrebbe proprio così per i benpensanti made in USA. Ma che dire di vietare la vendita di armi e munizioni almeno nei supermercati? Già, forse si chiede troppo! L’importante è che la TV rassicuri tutti. Gli assassini saranno presto nelle mani della polizia, magari proprio in diretta TV, in uno di quei programmi che vanno di moda. E il presidente che fa? Beh non disturbatelo, ha da fare. Sapete, lui deve per forza bombardare l’Iraq!

joenat
*****
paolo
*****
berto
nexuno
 

CANICOLA
Di U.Seidl
Austria 2001

Mai fatto così caldo in Austria, tanto che corpi flaccidi si sciolgono al sole, su terrazzi, lungo i bordi di piscine, nei giardini, di quartieri desolati e desolanti alla periferia di Vienna. Storie e corpi che si intrecciano, spesso nudi e cadenti e vecchi. Niente viene risparmiato, compresi spogliarelli di anziani, orge, elenchi inutili, candele nel sedere, depilazioni e chi più ne ha ….fino alla tempesta finale.

joenat
***½
paolo
***
berto
****
nexuno
 

FIGLI-HIJOS
Di M.Bechis, ITA 2001
con C. Echevarria, J.Sarano

Sulla scia dei suoi film precedenti (Garage Olimpo), Bechis torna sul tema dei desaparecido in Argentina alla fine degli anni '70 e sulle conseguenze, oggi. Victoria, una ragazza argentina riesce a mettersi in contatto (via internet) con il presunto gemello Raul, separato alla nascita. I due partono per la Spagna alla ricerca della verità. Una volta desiste uno, una volta l'altra… e alla fine il risultato è un film scarso soprattutto per l' incapacità degli attori (tanto per cambiare).

joenat
*½
paolo
berto
*
nexuno
 

L’IMPOSTORE

di  J & J Pate
USA 1997
Con T.Roth, C.Penn, M.Rooker, R.Zwellger…

Gli agenti Braxton e Kennesaw hanno beccato il tizio giusto, quello che ha ammazzato e fatto a pezzi una prostituta, lei aveva il suo n°di telefono… Non resta che farlo confessare con la macchina della verità, ma lui è molto più intelligente di loro, e in più, è innocente…di più, forse il colpevole è uno dei due poliziotti ?…
Psico-noir con qualche punto che non torna..o meglio, che i due registi fanno tornare a loro comodo.
Epilettico.

joenat
**
paolo
**
berto
**½
nexuno
 

IN THE BEDROOM
Di T. Field, USA 2001
con S. Spacek, T. Wilkinson, M. Tomei


All'inizio non accade nulla, per minuti e minuti, tanto che iniziavamo ad aspettarci che da un momento accadesse qualcosa, chessò, un meteorite sulla terra, un attentato, gli alieni… Poi ecco la svolta della trama. La morte del figlio (assassinato), lo sconforto della famiglia, il dolore dei genitori. Chissà perché, ma puzza un po' di già visto (Moretti: La Stanza del figlio)… la novità è che qui i genitori si vendicano ammazzando l'assassino per tornare in pace con loro stessi… per forza siamo negli Stati Uniti!
God bless America.
joenat
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paolo
berto
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nexuno
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JAY E SILENT BOB… FERMATE HOLLYWOOD
di K.Smith, USA 2001

Ehi, guarda! Cosa? C’è il nuovo film di Kevin Smith! Chi? Quello di Clercks, Generazione X, In cerca di Amy? Dai guardiamolo!!!
Se dovesse capitare una discussione come questa vi consigliamo di non fare quello che abbiamo fatto noi: vedere questo film. Vi ricordate i due tizi che stavano fuori dal negozio in Clercks? Erano Jay (lo spacciatore sboccato) e Silent Bob (il suo compagno silenzioso e ballerino). Bella idea. Peccato che a trascinandosi gli stessi personaggi in tutti i suoi film seguenti, K.Smith ha finito per farli diventare delle macchiette. Così questo doveva essere il loro riscatto, una storia tutta loro. Ma alla fine il fil
m risulta una specie di fumetto stupido, più vicino ad “American pie” e altre cazzate simili che ad un film. Peccato!

joenat
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LANTANA
Di R. Lawrence, AUSTRALIA 2001
Con A. La Paglia, B. Hersey, G.Rush

Questo film è un po' Magnolia e un po' America oggi, almeno nella capacità di gestire ed intrecciare le vicende dei protagonisti. Un poliziotto tradisce la moglie e indaga sulla scomparsa di una famosa psichiatra dalla quale è in cura la moglie. Il marito della psichiatra, a causa dei suoi comportamenti ambigui, è il sospettato n°1, ma… non tutto è come appare.
joenat
****
paolo
***½
berto
****
nexuno
 


LA MALEDIZIONE DELLO SCORPIONE DI GIADA
Di W.Allen,  USA 2001
con Woody Allen, Helen Hunt, Dan Aykroyd, Elizabeth Berkley, Charlize Theron, Brian Markinson, Wallace Shawn

Un investigatoruncolo di una compagnia di assicurazioni è il migliore nel suo campo, risolve i casi più complicati usando la sua unica arma, l’intuito. Ma questa volta è più difficile del solito, vogliono incastrarlo o forse è stato davvero lui… Per fortuna che ad aiutarlo è proprio la donna che più lo odia, ma che alla fine si innamora di lui. Ambientazione anni ’40. Trama così così, magari un po’ scontata, ma umorismo e battute divertenti rendono questo film di W.Allen senz’altro meglio dell’ultimo (Criminali da strapazzo)

joenat
***
paolo
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berto
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nexuno
 

MONSOON WEDDING
di M.Nair, India 2001

Una ricca famiglia indiana si riunisce per le nozze combinate della figlia. C’è il cugino dall’Australia, la cugina scrittrice in erba, lo zio pedofilo e così via… L’organizzazione del matrimonio è affidata ad un ometto “mangiagarofani” che si innamora della domestica di casa. Ma tutto rischia di saltare quando la ragazza confessa al futuro sposo (ingegnere ad Huston) di aver passato la notte col suo ex (un presentatore TV sposato). Un classico sul matrimonio, questa volta in “salsa” indiana. Niente di che.

joenat
**
paolo
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berto
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MULHOLLAND DRIVE
di D.Lynch, USA 2001

Se vuoi che ti capiti qualcosa a cui non avevi mai pensato prima d’ora non devi fare altro che incamminarti sulla Mulholland Drive e confonderti nella notte, dove il buio non ha le curve ma la strada si.
Segui il buio e prima o poi la strada incomincerà a non seguirti più e un incidente è proprio quello che ci vuole per tagliare i ponti col passato. Per dimenticare.
Se prima volevi fare l’attore, da un momento all’altro, potresti non ricordartelo e allora che fai ?
Se prima non eri lesbica fai un salto sulla Mulholland Drive, e se riesci a uscirne viva magari può darsi che diventi lesbica sul serio. La paura del buio, la paura di non rimanere uguali a se stessi per tutta la vita e finire che ti chiamano come non ti hanno mai chiamato prima d’ora.
Non affezionarti troppo a un personaggio perché magari come se niente fosse il personaggio può tranquillamente uscire dalla storia oppure ritornarvi con dimensioni ridotte (magari come gli anziani sorridenti).
Un film per chi non vuole conoscere la trama del film prima di entrare al cinema, ma nemmeno dopo che l’ha visto ne capisce un granché.
Camilla , Rita, Betty, Diane. Ma sappiamo davvero chi sono veramente? E poi quei pallini marroni erano vera cacca di cane?
Il sospetto nasce e muore giusto il tempo di passare da una inquadratura all’altra. E se state cercando di ricostruire la storia ogni volta che salta fuori un oggetto nuovo (chiavi, cubi), allora siete proprio fuori strada. Lynch non è uno di quelli che appena fa buio accende gli abbaglianti, lui nel buio ci va a fari spenti…

joenat
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paolo
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berto
***½
nexuno
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MYSTERY TRAIN – MARTEDI’ NOTTE A MEMPHIS
di J.Jarmusch, USA 1989
con M.Nagase, Y.Kudoh, N.Braschi, E.Bracco, J.Strummer, S.Buscami, R.Aviles.

Tre episodi ruotano attorno ad un alberghetto ad ore nella città del re del rock n’roll, Elvis. Se abiti a Yokohama, come i protagonisti del primo episodio, girare nei posti dove si è fatta la storia (quella di Elvis, naturalmente), potrà sembrarti un sogno o tutto il contrario. A sognare è la donna che trova la faccia di Elvis somigliante alla Statua della libertà, Madonna, al Budda ecc… l’uomo rimane un po’ freddo, più che per Elvis, stravede per Charlie Parker. Memphis secondo lui non è altro che Yokohama col 60 % di palazzi in meno. Ama fotografare quello di cui non si ricorderà tanto facilmente, come la camera d’albergo, e vuole a tutti i costi portarsi via gli asciugamani dell’albergo perché è quello che tutti gli americani fanno. Il fantasma di Elvis se va in giro per Memphis facendo l’autostop. E se sei un turista fortunato, magari capita che dai un passaggio in macchina proprio al Re. Più di uno ha tentato con questa storiella di scucire dei soldi ai forestieri più sprovveduti. Nel secondo episodio una italiana gira per Memphis e passa la notte in albergo con una ragazza che straparla . Nel terzo episodio un inglese lasciato dalla moglie (quella dell’episodio precedente) se ne va in giro armato, ma l’amico e il cognato non riescono a impedirgli di cacciarsi nei guai sparecchiando in un negozio di liquori. E, come se non bastasse, colpisce anche il cognato che scopre di non essere davvero suo cognato. Il minimalismo di Jarmusch, tra lunghi piani sequenza con la telecamera che segue i personaggi mentre camminano nelle strade deserte di Memphis per poi lasciarli. Tutti si trovano a passare la notte nello stesso albergo, dove lavorano un portiere in sgargiante completo rosso (Screamin’Jay Hawkins, famoso bluesman) e uno sfortunato facchino. Il marito abbandonato è Joe Strummer, leader dei Clash (morto nel dicembre di quest’anno). L’italiana è Nicoletta Braschi, moglie di Benigni.

joenat
***
paolo
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berto
nexuno

 

 

dalla A alla M

2002 - 2003 - 2004- 2005
FILM