duemiladue dalla N alla Z

Naked man- lo spezzaossa
No man's land
Paul, Mick e gli altri
Un perfetto criminale
La pianista
Le pornographe
La rapina
Santa Maradona


Strane storie
Tigerland
Tornando a casa
L'ultimo bacio
L'uomo che non c'era
L'uomo di Talbot
Viaggio a Kandahar
Le vie della violenza


 

 

NAKED MAN
Di J.T.Anderson
USA 2001

Questo si che è un film che si dimentica in fretta, anzi, lo si dimentica già mentre lo si sta guardando… mentre le stronzate si susseguono, una dopo l’altra. Un chiropratico/lottatore di wrestling, dopo aver perso tutta la famiglia, sterminata da un paio di trafficanti di droga, uno in parrucca e stampelle, l’altro un ciccione vestito da Elvis, fa una strage a forza di sole mani (tipo Bud Spencer e Terence Hill). Il tutto per poi scoprire che la moglie non era morta davvero.
Perché l’abbiamo visto? Perché l’ha scritto uno dei Coen… la prossima volta non ci faremo fregare così facilmente… forse…
Stupidi noi !

joenat
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paolo
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berto
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nexuno
 

NO MAN’S LAND

di D.Tanovic
Slovenia 2001
Con B.Djuric, R.Bitorajac

La guerra in Bosnia è un bel casino…basta che due nemici (un serbo e un bosniaco) si mettano in mutande perché i loro compagni non sappiano più a chi sparare…sarà necessario l’intervento dei “puffi” dell’ONU per risolvere la questione, ma la situazione è complicata nella terra di nessuno, come avere una bomba sotto al culo e… se fai una mossa sbagliata… sei fatto! (magari in diretta TV). Miglior sceneggiatura a Cannes e gran bella storia per il regista esordiente Danis Tanovic.

joenat
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paolo
***
berto
****
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***½

PAUL, MICK E GLI ALTRI

Di K. Loach
Gb 2001

Loach torna a casa, dopo il dubbio Bread & roses ambientato negli USA, e sforna un nuovo Riff-Raff… cambiano il lavoro (qui i ferrovieri, un tempo erano muratori) e il periodo storico (un tempo era l’era della Tatcher, oggi c’è Blair), ma il problema è sempre lo stesso: la privatizzazione è una bella maschera per metterlo nel culo ai lavoratori. La classe operaia va in paradiso…in senso letterale!!!
Servizi sociali.

joenat
***
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***
berto
****
nexuno
**** 

UN PERFETTO CRIMINALE

di T.O’Sullivan
Irlanda/Gb/Ger/USA... 1999
Con K.Spacey, L.Fiorentino, P.Mullan…

Michael Lynch più che un ladro è un artista della rapina a mano disarmata…colpo in banca bussando alla porta… rapina in gioielleria dopo aver passato la notte accampato in tenda all’interno del cortile(con la sua banda)…furto di un Caravaggio in pieno giorno, in un museo, vestito da turista…
Tutto questo per soldi? Sia mai!!! Solo per fama personale e per prendere per il culo la polizia (Gadda?!?) e l’IRA, chissà come finita nella trama…
Più che un film…un cartone animato.

joenat
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paolo
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berto
½
nexuno
 

LA PIANISTA
Di M.Haneke, Austria/Fra/Germania  2001
con I.Huppert

Erika ha circa 40 anni, insegna pianoforte ai ragazzi del conservatorio, ama Schubert ed  è una donna rigida, severa, altera. Vive con la madre ficcanaso, che non perde occasione per spiare nel suo armadio e tra le sue cose. Ma Erika ha anche dei gusti sessuali un “ po’ “ particolari… quando uno studente inizia a farle la corte, lei si innamora di lui… a modo suo… gli da una lista delle cose che vuole che lui le faccia… chiaro che è una pervertita, ma alla fine è lei quella che soffre davvero d’amore. Che altro dire, pare che sempre più spesso i registi europei facciano scontrare film d’autore e porno per tenere desta l’attenzione..
Probabile che la cassetta di questo film non uscirà in regalo con la Famiglia Cristiana.
joenat
***½
paolo
***
berto
***½
nexuno
 


LE PORNOGRAPHE
Di B.Bonello, Fra 2001

Un vecchio regista di film porno non ama più il suo mestiere. Non resta che chiamarsi fuori. Il nuovo che avanza non è che abbia delle belle idee. Le attrici, spinte solo dal denaro, godono a comando più che seguire i loro istinti e poi tutto quel loro smalto sulle unghie fa inorridire il vecchio regista. Il nuovo vuole la musica e vuole che le attrici ansimino a voce alta, il vecchio della musica non sa che farsene preferendo la fellatio come momento culmine del film erotico. Di idee per altri film il vecchio ne avrebbe pure, ma sono irrealizzabili. Girare una scena di caccia alla volpe che diventa caccia alla donna è troppo complicato, meglio una scena di interno con amplesso su divano. Ecco le premesse per un più che giustificato ritiro. La vita fuori dal cinema sembra comunque poco confortante. Siamo in Francia , e i francesi nel tempo libero farebbero morire chiunque tanto sono imbarazzanti i loro tentativi di comunicazione. Gli amici del regista! Ci si chiede dove abbia potuto conoscere gente così inquietante. In Francia , è ovvio. Tra gli amici c’è chi crede che il sugo di pomodoro sia troppo complicato, chi ama disquisire di computer che è poi lo stesso che a più riprese segue il regista nelle sua passeggiate nel verde ammorbandolo con i suoi progetti di film porno over quaranta. Il regista che non rinuncia a una gestualità ricercata (camminata sul marciapiede tacco punta, cappelli spostati dietro le orecchie per rispondere al telefono, labbrucce come per dire non c’è più niente da dire) se ne va in giro con le mani in tasca esibendo ogni tanto il profilo delle sue trippe. E dopo ore trascorse con le mani in tasca decide di porle ai fianchi che strabordano fuori dalla cintura, mostrando un fisico assolutamente inquietante.
Nel frattempo il regista cerca di ricostruire un rapporto col figlio perduto dopo avergli rivelato la verità sul suo mestiere. Non l’avesse mai fatto. Gli amici del figlio sono ancora più preoccupanti dei suoi. C’è da dire che il vivaio dei francesi non promette bene. Questa volta si tratta di giovani che adottano come atto di ribellione estrema il silenzio. Peccato che queste loro idee le applichino nella vita di tutti i giorni. Un vero schifo, se non fosse che almeno così ci si risparmia un po’ di parlato. Il regista è insofferente ma non lo da a vedere. La moglie è quanto di peggio poteva capitargli. L’assenza del suo sguardo meriterebbe una bella lezione di vita , ma lui che di porno non ne vuole più sapere fa i bagagli e se ne va . Un sogno ce l’avrebbe pure. Una bella casa da costruire con le sue mani. Costruisci che ti passa. Ma che, i lavori vanno a rilento. Bè, non è che una casa te la costruisci senza nemmeno fare uno scavo, ma lui non fa che pensare alla finestra e il suo amico (da fucilazione sul posto) gli ricorda di essersi dimenticato della doccia. Già che stupido! Per le fondamenta intanto non si spreca nemmeno una parola. Non basta essere dei grandi produttori di vino per tirare a campare. Concludendo, ecco la classifica dei più disgustosi. Primo. l’amico del regista. Secondo. La moglie del regista. Terzo. Il figlio del regista e la sua ragazza. Quarto. Gli amici in silenzio .Quinto. Quella del sugo troppo complicato. Sesto .Quello che si vanta di avercelo come un toro e che non si fa problemi a mettere i suoi piedi sudaticci sui cuscini del divano. Settimo. La donna stanca che va coi pistoleri. Ottavo. I due pistoleri. Nono. La donna della caccia alla donna. Decimo. La ragazza col piercing . Undicesimo . Il regista. Dodicesimo. Il cavallo bianco che assiste alla scena di sesso con i due pistoleri . Il cavallo in realtà non meriterebbe di passare per disgustoso, ma non si sa mai che in una sua precedente vita fosse magari anche lui un francese. Vive la France!

joenat
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berto
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LA RAPINA
Di D. Lichtenstein, USA 2000
con K.Costner, K.Russel, C.Cox

Quando in videoteca non c'è più niente ed è rimasto solo il fondo, allora potrebbe capitarvi in mano questo film assolutamente inutile, come la carriera del suo protagonista (K.Costner), come la trama (rapina, sparatorie, divisione del bottino problematica, fuga con ostaggi, lieto fine). Dov'è la novità? Bè, questa volta i rapinatori sono degli Elvis-maniaci e la rapina avviene durante un raduno di fan di Elvis, con conseguenti spezzoni di canzoni, balletti ecc…(che poi sono la parte migliore del film). Belli i titoli di coda con canzone di Elvis cantata da K.Russel.
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SANTA MARADONA
Di M.Ponti,   ITA 2001
con S.Accorsi, L.De Rienzo, A.Caprioli…

Ammettiamo pure che eravamo un po’ prevenuti (più che un po’). Ammettiamo pure la nostra stima grandissima per Stefano Accorsi, la cui migliore prova come attore resta però la vecchia pubblicità del Maxibon. Ammettiamo pure che qualcuno rischia di immedesimarsi nei due (fastidiosi) protagonisti… uno cerca lavoro, l’altro nato stanco… entrambi in cerca della loro strada nella vita, per alzarsi finalmente dal divano (scena finale), per trovarsi una donna (ma per fare il giovane come i protagonisti dovrei dire “figa”)… Questo è il logico risultato del solito film italiano, che segue uno schema già stravisto (Tutti giù per terra, Cresceranno i carciofi a Mimongo, L’ultimo bacio), che vuole essere simpatico e fa battute su tutto per non offendere nessuno, che non vuole arrivare da nessuna parte e raggiunge il suo obbiettivo…
Che tristezza…(citazione dal film)
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STRANE STORIE
di S.Baldoni, ITA 1994

Una bambina chiede al padre di raccontarle una storia durante un viaggio in treno, così lui tra un milanesismo e l’altro comincia, coinvolgendo gli altri occupanti della carrozza. Tralasciamo per un attimo il fatto che già dopo 2 minuti vogliamo prendere a schiaffi tutti i passeggeri del treno per come stanno violentando “l’arte della recitazione”, e andiamo avanti: non si può che migliorare, pensiamo (sbagliando clamorosamente). Il primo racconto è su un uomo che ha dimenticato di pagare la bolletta dell’aria. Gli tagliano l’aria e gli danno mezz’ora per mettersi in regola, e tra corse e contrattempi il protagonista ce la fa, mentre altri meno fortunati, muoiono asfissiati, in fila davanti al Forum d’Assago (usato come sede della Azienda fornitrice d’aria). Nel secondo racconto una “single” decide di comprarsi un uomo al supermercato, ma quando scopre che Gigi (Giuigiui per la protagonista) è scaduto, lo riporta indietro. Nel terzo racconto due famiglie di vicini, dei poveracci emiliani, (almeno così pare dall’accento) e dei benestanti napoletani, fanno un’incredibile corsa agli armamenti (fino alla bomba atomica) per fronteggiare le reciproche offese.
Detto così sembra quasi divertente, surreale, qualcosa di diverso… un paio di palle!
L’assassinio costante della recitazione da parte degli attori, la totale stupidità dei dialoghi, la regia più simile ai filmini delle vacanze fatti in casa che a un film vero, sono le uniche cose che restano. Qualcosa di positivo? Beh, dura poco (80 minuti). Che poi è stato l’unico motivo per cui l’abbiamo visto tutto…
ma c’è qualcuno a cui è piaciuto (…vero Lorenzo?).

joenat
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TIGERLAND
Di J.Schumacher
USA 2001

Un film sul Viet Nam?… Già visto!  Un film su quanto sia duro l’addestramento dell’esercito USA?… Già visto! E allora perché un film così? Forse perché questo è completamente diverso dagli altri ? Proprio no! Forse perché questo è più bello di tutti gli altri? Ancora no! Forse perché non si poteva fare a meno di seguire le vicende di un gruppo di giovani  soldati, guidati dal supereroe-antieroe penso-a-tutto-io soldato semplice Bozz… lui è contro alla guerra, è contro gli ordini, è contro l’esercito, e allora che cazzo ci fa lì con gli altri, volontario… Mah ?!? Forse è lì perché ha il superpotere di riuscire a far tornare a casa quelli che non ce la fanno più… salva tutti quelli che deve e alla fine lui parte verso una morte probabile…
Il ritorno dei Supereroi.

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TORNANDO A CASA
Di V.Marra, ITA 2001

Una barca di pescatori è costretta a sconfinare in acque territoriali estere per guadagnarsi di che vivere, ma il rischio è alto e allora è meglio tornare a casa nel porto di Procida, dove però la mafia decide chi deve e chi non deve restare, con le buone o con le cattive. E in mezzo a questo ci sono, accennate, le vicende personali dei protagonisti… il tutto in dialetto originale, spesso coperto dal rumore del motore della barca.

joenat
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L’ULTIMO BACIO

di G. Muccino
Ita 2001
Con S.Accorsi, G.Mezzogiorno, S.Sandrelli…

Leggo: “film corale sulla paura di crescere e quella di invecchiare. Età diverse ma in comune il desiderio di fuggire dalla vita familiare, matrimonio, responsabilità…”. Così lo prendo… lo guardiamo… e non la smettiamo un attimo di ridere. No, non è un film comico, ma è quanto di peggio il cinema-luogo-comune-italiano abbia mai prodotto fino ad oggi (ma finchè Muccino è in circolazione ci si può aspettare di tutto!)… Ora… capisco la volontà di pubblicizzare il cinema-italiano, ma accostare questo film a “La stanza del Figlio” di Moretti (metà David di Donatello ad uno e metà all’altro) è una bestialità…infatti… gli attori sono assolutamente bovini, la storia assolutamente ovina e  la regia assolutamente suina… Per sicurezza abbiamo affidato la copia dell’Ultimo Bacio (tra l’altro vi consiglio la versione raccapricciante in dvd) al sacco viola per la raccolta differenziata…
N’danghete!!!

joenat
Ø 
paolo
Ø
berto
Ø
nexuno
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L’UOMO CHE NON C’ERA

di J. Coen
USA 2001 

Figure di secondo piano diventano le protagoniste della storia… il barbiere è l’uomo che non c’è, nessuno se ne accorge, è il centro silenzioso… anche quando la moglie lo tradisce, anche quando tutto va come non dovrebbe, anche quando tutto sembra mettersi per il meglio… noir anni ’40 col tocco dei Coen…bianco-e-nero con qualche sporcatura e qualche microfono in vista, ma va bene lo stesso... anzi, meglio così!

joenat
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berto
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****½ 

L’UOMO DI TALBOT
Di A.Paragamian
USA 2001

Ipotesi. Dato un film, presunta commedia, il cui protagonista viene a sapere di avere una malattia terminale e  cerca di non sprecare il suo ultimo mese di vita… Dati  come sintomi della malattia, mal di testa, improvvisa sordità, probabile amnesia, visioni dentro tazzine di caffè… Dati amici ed ex-moglie apprensivi e rompipalle…
Tesi. Si vuole dimostrare che nessun film che parli della vita di un paleontologo, può essere in alcun modo divertente.
Dimostrazione. L’uomo di Talbot, di Arto Paragamian, con J.Turturro.

joenat
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VIAGGIO A KANDAHAR
Di M.Makhambalaf
Iran/Fra 2001

Nafas è afgana, ma vive in Canada, dove fa la giornalista. Deve tornare in patria perché la sorella, sola  e senza gambe, le ha scritto che intende suicidarsi durante la prossima eclissi di sole. Mancano pochi giorni e Nafas  è determinata a farcela a tutti i costi anche sfidando le rigide leggi imposte dai Talebani, anche grazie all’aiuto della gente che incontra per strada… Di solito per vedere fino alla fine un film iraniano abbiamo bisogno di abbondanti dosi di caffeina, ma questa volta non ce ne è stato bisogno.

joenat
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paolo
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berto
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nexuno
 

 

LE VIE DELLA VIOLENZA

di C.McQuarrie
USA 2000
Con  B. Del Toro, J. Caan, J. Lewis…

Due criminali rapiscono una donna incinta, lei ha affittato l’utero ad una coppia… il padre deve essere un pezzo grosso, e non può e non DEVE farsi fregare.. per questo la ragazza è guardata a vista da un paio di scagnozzi… Inseguimenti in macchina, a piedi, e a piedi spingendo le macchine… sparatorie e cazzate una via l’altra che vorrebbero strappare il sorriso, ma fanno venire il mal di pancia. Consiglio per il futuro: qualcuno faccia in modo di troncare la carriera dell’attore che fa da compare a B.Del Toro…
Cancerogeno

joenat
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Ø
berto
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nexuno
 

 

 

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FILM