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DISCHI A cura di Fabrizio Cerqua, contiene in una pagina sintetiche recensioni di 33 e 45 giri. Alcuni degli LP presentati saranno poi recensiti più approfonditamente nella rubrica “Underground & pop”. Una particolarità della rubrica è quella di esprimere un altrettanto sintetico giudizio, da “mediocre” a “ottimo”, su ciascun disco, mediante il sistema dei “pallini”, una variante delle più consuete stellette. Il merito è quello di riportare spesso, per gli LP, l’elenco ordinato e completo dei titoli dei brani contenuti. La sezione sui 45 giri segnala a volte lavori di cantanti o gruppi al limite dell’ignoto, tanto da far pensare a qualche, perdonabile, raccomandazione per gli interessati.
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DISCOGRAFIA Pubblicazione, in qualche caso a puntate, della discografia dettagliata dei maggiori gruppi pop/rock. Oltre al titolo dell’album e all’anno di edizione, vengono riportati in ordine, per ciascun LP, i brani contenuti. Costituiva un prezioso punto di partenza per chi voleva ricostruire la storia discografica di un gruppo o semplicemente rintracciare una canzone. Tutto ciò prima che venissero pubblicate in Italia le prime enciclopedie del rock (v. Bibliografia) che misero lentamente ordine in materia.
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SOTTO LE NOTE… Traduzione dall’inglese di testi di canzoni o di interi album, iniziata da Armando Gallo nel 1972 e poi proseguita da Fiorella Gentile. Operazione meritoria per quella parte più “intellettuale” del pubblico pop, per quelli che volevano anche “capire le parole”. Era il mezzo per mettere fine a quelle dispute – generate dalle trappole che la lingua tende – fra studenti che si avventuravano personalmente in temerarie traduzioni armati del solo vocabolario scolastico. I problemi nascevano prestissimo. Crown of Creation dei Jefferson Airplane: quel “crown”, senza aver mai visto neanche mezzo testo o la copertina di quel disco, era “corona” o “culmine, apice”? Per non dire della cocente delusione di quando, afferrata solo qualche parola, si fantasticava su una canzone con un castello interpretativo che veniva rovinosamente demolito dalla corretta traduzione dell'originale…
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DOPO IL CONCERTO Toni Pagliuca, tastierista delle Orme, elargisce a richiesta consigli e informazioni su questioni tecniche della musica. Ho 100.000 lire e studio il basso, che amplificatore posso comprare? Sono un chitarrista ed ho la Gibson “diavoletto”: come faccio a riprodurre il suono di Santana? Che strumentazione usano dal vivo i Jethro Tull? Questo più o meno il tenore delle domande e delle curiosità. Anche questa rubrica costituiva un riferimento di una certa importanza perché i commercianti di strumenti musicali in genere non avevano alcuna competenza per poter consigliare su questioni così particolari. Una rubrica che avrà evitato a più di un aspirante musicista di buttar via denaro sbagliando acquisto.
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MUSICASSETTE & STEREO 8 Alla fine, risulta un doppione delle altre rubriche di recensione discografica. Ha il solo merito di segnalare l’uscita nei formati indicati di qualche nuovo album. Musicassette e Stereo 8 erano i formati utili per la musica da viaggio, in automobile. Le cartucce stereo 8, già allora un supporto con svariate limitazioni, sono oggi ricercati oggetti di collezionismo musicale.
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DISCO/GRAFICA Renato Marengo analizza criticamente la grafica delle copertine dei dischi italiani e stranieri. Dopo Sgt. Pepper e soprattutto In the Court of the Crimson King, la copertina era divenuta inscindibilmente il corpo materiale in cui dimorava quell’anima invisibile che è la musica. Ancora oggi, nella nostra memoria, certe canzoni non sono disgiungibili da quelle immagini sparse sulla copertina. A volte la copertina ce la si rigirava ripetutamente fra le mani, osservando e leggendo tutto con estrema attenzione, nell’intento di ricavare ogni possibile informazione su un album o su un gruppo di cui si sapeva poco o nient’altro.
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QUESTA SETTIMANA IN TV Non ci sarebbe bisogno di menzionare una rubrica che presenta i palinsesti radiotelevisivi settimanali se non fosse per le utili informazioni che è possibile ricavarne. La particolarità risiede nel fatto che vengono presentati solo quei programmi che potrebbero essere di interesse per i lettori. Risulta subito evidente che le segnalazioni radiofoniche sono più numerose di quelle televisive, e non solo per il fatto che la fascia oraria delle trasmissioni radio era più estesa. La verità è che la RAI riteneva utile riservare solo spazi radiofonici per il pubblico del pop. Le trasmissioni più importanti furono “Per voi giovani”, “Supersonic”, “Pop off”; poi bisognava scavare in programmi minori come “Su di giri” e “Long Playing”. Per alcuni di questi programmi vengono riportati anche i titoli più interessanti in scaletta.
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INFORMAGIOVANI Informazione e controinformazione, ad opera di Augusto Milana, su vari argomenti di interesse diffuso. Incontri, mostre, convegni e quant'altro potesse riguardare l'universo giovanile. C'è poi l'obiezione di coscienza, tema trattato con una certa ricorrenza, che interessa quei primi maggiorenni che rigiravano fra le mani con perplessità la cartolina di chiamata alla leva. Per coloro che avessero voluto approfondire, in un caso viene segnalato addirittura un corso di irenologia, che, come tutti sanno (!), è la scienza della pace.
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FLASH! Eterogenee segnalazioni di eventi legati in qualche modo al mondo dell'industria o dello spettacolo, una sorta - sembra - di generico spazio parapubblicitario. Unitamente alla presentazione di qualche nuovo prodotto o oggetto di consumo, ci sono notizie che riportano debolmente l'attenzione su onesti lavoratori dello spettacolo non più propriamente in stato di grazia. Così apprendiamo che Nico dei Gabbiani riceverà un bambino dalla sua giovane compagna o vediamo il cantante Michele mentre ritira una targa dalle mani di un assessore. Le due domande che sorgono spontanee: "chi?" e soprattutto "per chi?", restano senza risposta.
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POP BOUTIQUE (RISERVATA ALLE RAGAZZE) Sono proposte di abbigliamento femminile che cercano di cavalcare la tendenza del momento. Piumaggi variopinti, accessoristica stravagante e altre note distintive collocano questa merce in uno spazio ideale tra Portobello Road e Porta Portese. Alcune ragazze, scarsamente notate in abiti "normali", ricostruivano attorno a sé l'interesse degli ambienti alternativi semplicemente indossando un gilerino falsopellicciato o un cappellaccio di panno scuro. Completando il tutto con un bel disco sottobraccio, così da risaltare ad ogni modo in quella storica penuria di ragazze "pop".
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