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Le GIF
Raccolta di GIF, GIF animate, Smile e
disegni vari |
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RSV R 2003
RINGRAZIAMENTI
........ A MODO MIO (Max) .....è
proprio vero: nella vita le cose veramente belle
non finiscono mai di stupire. Quando le vivi quasi
ti sembra di salire un ulteriore quanto piccolo
gradino nella scala immaginaria dei valori e delle
emozioni, quella scala che ti aiuta quando ti
senti "pigiato" nella tua coda
quotidiana nell' "ufficio della
Vita"...gli orari, il lavoro, le cose
spiacevoli ma inevitabili...: sali quel piccolo
gradino, quel tanto che basta per poter osservare
al di sopra della testa delle altre persone che
affollano quell'ufficio insieme a te; allora ti
guardi intorno e vedi delle cose; possono essere
nuove, o magari già viste e sentite...ma sono
quelle cose che quando le vedi ti fanno venire i
brividi nella schiena...e ti fanno meditare
.Una
delle cose belle che mi aiuta a salire sopra
questa fantomatica scala è quella di togliere il
telo che copre la mia moto nel box per andare da
uno dei miei "dove", quei
"dove" che ognuno di noi porta nella sua
anima; uno dei miei prediletti è andare a vedere
quella strana luce vermiglia apparire nel cielo
durante un tramonto d'Ottobre in riva al mare, con
l'orizzonte incendiato sospeso su una distesa
d'acqua luminosa di un azzurro indescrivibile:
quasi mi sembra che quel Posto mi dica in
confidenza ad un orecchio, come fossimo amici da
sempre: "Olà Max, come stai?...eh si,
scusami se durante l'estate non posso dedicarti
tanta attenzione, ma sai...tutte quelle persone
chiassose...invece adesso siamo soltanto io, te e
i gli altri vecchi amici che vengono a trovarmi
anche quando il freddo è ormai alle porte,
pertanto godetevi questo spettacolo pirotecnico di
colori ed ombre nel silenzio della risacca che
tanto vi piace e brindiamo insieme al tuo
"momento vitale del ricordo delle cose
belle", quel tuo libro da dove attingi le
emozioni quando hai voglia e tempo per pensarle e
riviverle".In questi ultimi quattro giorni ho
vissuto dei momenti di un'intensità
straordinaria: quattro giorni passati insieme a
delle persone uniche e semplici.
Ho
riscoperto la mia città, talmente bella da
togliermi il fiato ogni qual volta mi concentro
nel tentare di descriverla a chi la vuole vedere;
ho riscoperto la felicità di godere della piena
allegria nel sedersi a tavola con persone con le
quali non ti frequenti abitualmente, e pertanto ne
hai di cose da dire e ascoltare; ho avuto un tonfo
al cuore nel rivedere alcuni dei miei
"fantasmi di settembre" (chi ha letto la
mia storia sa di cosa sto parlando), guarda caso
in una serata passata con altri motociclisti, e
uno di questi mi ha dato un'ulteriore conferma
alla realtà che anche le più ripide e dolorose
salite portano ad una discesa di sollievo e
soddisfazioni: mai demordere, mai!!!.
Ho
avuto gli occhi lucidi in occasioni contrastanti:
vedere queste persone arrivare, osservarle negli
occhi e pensare incredulo: "cavolo Max, si
sono sparate centinaia di Km per ascoltare le tue
scemenze e magari continueranno a leggerle sul
quel sito"...ma li ho avuti soprattutto
quando le ho viste andare via, con un saluto o con
un lampeggio...ma subito è tornato il sorriso,
quello della consapevolezza che dice: "eh no,
di certo non finisce qui!!!".
...Dopo
l'ultimo saluto con i tre pazzi cavalcanti una RSV,
un VTR e un CBR, sono andato a vedere la luce
vermiglia che arrivava sul Posto; allora lui, come
tutti i fedeli amici fanno, è subito arrivato da
me
dicendomi:
"Olà Max, hai un viso particolarmente felice
questa sera: deve essere
accaduto
qualcosa di particolare!"; "Già, caro
mio, ma lo sai qual'é il rovescio della medaglia
delle nostre
cose
belle?"; "Lo sò, Max...è la nostalgia
che ti prende...ma ricordati sempre che..."
"...anche le salite più ripide conducono ad
una discesa riposante...lo sò lo sò vecchio mio,
bisogna soltanto aspettare...".
"...perchè
di certo non finisce qui!!!; Ok, ti lascio solo
Max: credo che devi scrivere delle nuove pagine
nel tuo libro del "momento vitale del ricordo
delle cose belle"...a presto".
Grazie
Debora, grazie Paolo, grazie MA750, grazie
Giorgia, grazie PIZZILO, grazie Stefy, grazie
Germano, grazie Lorena, grazie Nonno Rolik, grazie
Cippa...e anche al tuo amico di cui non mi ricordo
il nome...grazie Staccata...
...è
anche merito vostro se quando tolgo il telo che
copre la mia moto per andare..."dove",
ho sempre qualche cosa di buono da ricordare...
MAXRD500
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IL VEICOLO PERFETTO: LA
MOTOCICLETTA
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.....il
primo motociclo realizzato in Italia
risale al 1893 e si deve attribuire
al prof. Enrico De Bernardi, autore
nel 1884, dopo un periodo ventennale
di studio dei motori a gas , di un
brevetto di un veicolo a tre ruote
dotato di propulsore a benzina. Il
motociclo De Bernardi era in realtà
una bicicletta con pneumatici,
spinta da un carrello motorizzato
posteriore a ruota singola e
motrice.... |
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MOTOCICLETTA
e ARTE Sopra
questa motocicletta dipinta si è consumata
un’illusione, ero più giovane allora; il
disegno lo rilevai da un depliant Gilera. L’avevo
inclinato sul tavolo e già la moto pareva stesa
sull'erba, la disegnai, soltanto un filo sottile
cercava di inventare il motore dell'anima mia.
Intanto il filo
grigio lasciò la carta patinata colorata e
cominciò a giocare da sé, si spezzava e
ricomponeva legandosi al suo destino,
l’inclinazione stava mutandosi in riposo, un
riposo attento, sull’orlo di una improvvisa
evasione, o forse non era riposo ma il momento che
lo precede, l’erba non ancora toccata, vaghezza di
attimi non ancora compiuti. La motocicletta
intanto cominciava la sua avventura, sapeva
legarsi e precedere l’avventura di un quadro. In
quel momento, in quella stagione 1968, non
succedeva altro né qui né a Parigi.
Sul
disegno finito cadde dal lucernario una
macchiolina di cielo pallido sévres, ce lo
lasciai, la magnolia nell’orto stormiva (dal
suono sonnolento era primavera inoltrata) ma non
aveva il verde che cercavo, troppo cupo, ne presi
però la lucentezza accompagnandola ad un cadmio
tenero da appoggiarsi fra la ruota e l’orizzonte
del cielo, era un verdino insinuante tanto che
prese a macchiare toccare il motore. Qua e là
raccolsi qualche colore più dolce da sentirsi col
palato, altri accompagnati dal pulviscolo
arrivarono dalle imposte che davano sulla strada,
avrei voluto soffiarli sul disegno, li tenni,
invece, come appunti in fondo alla pagina (al
motore bastava il grigio della matita, il verde
dell'erba) questi sarebbero serviti per una
cravatta.
Non
potevo dimenticare le cromature, i rumori legati
all’attraversamento di strade pavesate a festa:
voci, incravattati vestiti bleu, innamoramenti
rapinosi, mitologie svaporate su parafanghi rosso-gilera.
Le corse in bicicletta sono corse in bicicletta,
il disegno lo spago arcuato che sosteneva gli
aquiloni, la trama, il respiro del vento,
l’intenzione, l’illusione colmata di sospetto,
l’odore che si può perdere se il colore non è
carico di nostalgia.
Bonelle
1979
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AGGIORNAMENTI |
Elaborazione del 2
tempi |
02/08/02 |
Motocross.. raccolta
foto |
08/08/02 |
Tecnica - il motore 4
tempi |
23/11/02 |
La traiettoria ottima
nel circuito di adria |
23/11/02 |
La manovra ottima per
l'analisi delle prestazioni dei motocicli |
24/11/02 |
storia della
motocicletta |
24/11/02 |
La carburazione del 2
tempi |
02/01/03 |
La candela del 2
tempi |
02/01/03 |
Regolazione del gioco
dei comandi |
03/01/03 |
Smontaggio e
montaggio carburatore |
04/01/03 |
inserimento nuovi
tempi |
13/08/03 |
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