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UN MILLENARIO MONUMENTO RISORTO  (ANNO 1027)

 

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Il testo
e le immagini in b/n
sono state tratte
dal libro:

"L' antica Pieve
di S.Vito
Ferrarese"

Scritto dal Prof.

GIUSEPPE
RIVANI

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Archidiocesi di
Ravenna e Cervia

 


AreaFerrarese
Storia, Monumenti, Foto storiche, Dialetti, Usanze....
 

 

 

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 A S.Vito che trovasi presso il corso del Verginese, uno degli antichi rami del Po, divenuto un'importante strada di comunicazione fra Ferrara e Comacchio, insieme ai  ritrovamenti archeologici di laterizi e monete sono venute in luce le tombe romane a  testimoniare ancora  meglio che  questo  tratto di  territorio doveva avere una certa importanza anche in epoca pagana.

Cippo tomba di Camurio Prisco

 Nell' anno 1884, in una possessione del   Sig. Malagò,  detto  Bucca  in S.Vito nell'arare la terra, fu scoperto un cippo di marmo greco in  forma di ara piegato di fianco e recante la seguente iscrizione:

D. M. Camurio Prisco chortis XIIII lir... Laetilia Maxima C... et Camuria Primitiva E...Camuria Priscilla patrono B M Posuer...

 Questo cippo della tomba di Camurio Prisco è stato collocato a sostegno centrale della mensa di marmo dell' altare maggiore, come del  resto usavano fare i primitivi cristiani che, anche nel loro altere, non disdegnavano usare frammenti e opere pagane, incidendovi la croce 
e togliendo ciò che si poteva riferire al culto degli  Dei  falsi  e  bugiardi.

 
Nel 1893 in una braglia del Sig. Antonio Pasquali, denominata Vescova in 
S. Vito, a sud e presso la strada di Portomaggiore, fu scoperto un piccolo sarcofago in marmo recante la seguente iscrizione:

Domiriae C. F. Paulinae - D Vixit annos IIII M - C Dominitius Modestus Julia Secunda Parentes fecerunt.

 Trattasi, di un'innocente bambina, figlia di Domizio Modesto, che alla sua morte, prima d' essere posta nel  sarcofago, avrebbe  avuto una tomba provvisoria in mattoni che si è rinvenuta presso il sarcofago stesso. 
Questa tomba risulta infatti delle stesse dimensioni del sepolcro in marmo. Anche questo sarcofago trovasi ora in chiesa ridotto ad uso sacro, quale sostegno della mensa dell'altare della cripta, che è stata ricostruita tutta con materiale frammentario antico e medioevale.

Sarcofago della bambina di 4 anni (figlia di Dimizio Modesto)

 

 

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