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Come scrivere un testo con la CAA ( almeno secondo la nostra esperienza) |
L'apprendimento della scrittura per Chiara merita un capitolo a parte in quantochi veramente ha definito le modalità e le tappe di questo percorso è stata proprio Chiara.
Molto spesso si parla di programma individualizzato ma, nel nostro caso è stata proprio Chiara a stravolgere completamente ogni cosa, a creare e cercare risorse impensabili per raggiungere l'obbiettivo della scrittura. Bisogna anche però sottolineare la capacità di chi accompagnava Chiara. Queste persone sono state capaci di notare che le proposte di Chiara erano un modo altro per raggiungere il comune obbiettivo e hanno colto i suoi stimoli strutturandoli e aiutandola.
Partiamo dall'inizio: la tabella e i simboli.
"Ciao, ma quanti bei disegnini che ci sono qua. Chi sono? e cos'è questo?". Quante volte noi e Chiara abbiamo sentito questi discorsi. La rabbia nell'urlare "INSOMMA ... MA NON VEDI CHE NON PARLA/O" era trattenuta solo dalla buona educazione e dal fatto che, anche se in modo pessimo, queste persone si trovavano di fronte a un mondo in cui erano stati tolti tutti i loro punti di riferimento; per cui toccava a noi (e a Chiara soprattutto) essere pazienti verso chi non aveva certe "abilità" ... era un "disabile".
Questo è uno dei motivi che ci ha fatto sempre ripensare a una frase della dottoressa Rivarola "La comunicazione aumentativa deve servire per comunicare non è uno strumento di didattica". Da qui le raccomandazioni di differenziare il momento in cui si impara la struttura della frase da quello in cui si chiacchera. Da qui l'importanza dei simboli rispetto le parole sotto di essi. La Chiara non doveva vivere la tabella come un oggetto che la pone sempre di fronte ad un'esame, ma come un mezzo per riuscire ad entrare in relazione con gli altri.
All'inizio della scuola elementare fu tutto piuttosto facile in quanto Chiara, con i sui tempi seguiva il percorso degli altri bambini ... ma poi, arrivati alle sillabe non riusciva ad unirle per formare una parola. Per anni siamo andati avanti con semplici programmi per l'apprendimento della lettoscrittura ma, nonostante Chiara ci mettesse sempre il massimo impegno sembrava che questa strada fosse senza grossi sbocchi.
Come ho già detto nella sezione dedicata alla tabella su pc, il primo tentativo fu fatto con Clicker.
Clicker permetteva di usare una tabella molto estesa ma permetteva anche di rileggere ciò che uno scrive. Ogni casella digitata sulla tabella inserisce una parola nell'editor di testo con sopra l'immagine di riferimento. |
Questa sua particolarità ci permise di stampare piccoli testi che Chiara poteva seguire nella lettura e poi rileggere con l'ausilio delle immagini. Inoltre i testi, se erano salvati sul pc Chiara li poteva rileggere, con la sintesi vocale del computer, in piena autonomia.
Chiara, molto prima di tutti noi ha fatto uno più uno e ha iniziato a copiare le favole da lei più amate su Clicker, per poi poterle rileggere.
Questo appassionante lavoro sbilanciò moltissimo la sua attenzione sulla parola scritta riconoscendola come il codice per aver accesso a quell'immenso mondo che sono le parole, le storie, le favole e poi le sue storie, i suoi vissuti, i suoi poensieri da poter condividere con gli altri.
Fu così che un giorno, mentre il prete faceva l'omelia, Chiara mi fece notare nel vangelo le parole Gesù e Pescatore ... era la risposta a quello che Don Giovanni stava chiedendo agli altri bambini.
Da quel momento abbiamo iniziato a proporre a Chiara, che nel frattempo era passata a COMUNICA come programma per la comunicazione, ...
... di sostituire la BARRA FRASICA GRAFICA ... | |
...con quella di scrittura. |
Chiara ha gradito molto il passaggio concentrandosi sempre di più sulla parola scritta.
Ovviamente, in questo momento non possiamo dire che Chiara ha imparato a scrivere ma sicuramente ne ha capito l'importanza e investe moltissimo del suo tempo in questo.
Chiara ha imparato moltissime parole e quelle che non ricorda le cerca nella tabella (che rimane importantissima per velocizzare la comunicazione).
La funzione di predizione di COMUNICA è molto importante perchè le permette di aiutare la memoria nell'identificare la parola giusta concentrandosi anche su parte della parola stessa (esempio lelettere iniziali).
A Chiara abbiamo comprato dei cd con registrate la lettura di alcune favole. Ogni favola ha un piccolo volume allegato con il testo che viene letto nel CD. Chiara ascolta spesso queste favole cercando di seguire il testo scritto.
A volte cerca parole o frasi che aveva trovato in un testo per poi unirle ad altri di altri testi creando così storie nuove .... ma sopratttutto scritte da lei.
Ormai tutti i suoi disegni hanno delle scritte: da sinistra verso destra, da destra verso sinistra, con alcune lettere in più ma, con uno sguardo attento è facile riconoscere il titolo del disegno o la storia che voleva raccontare
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