Melendugno   Tragedia:Personaggi
Antefatto
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A   T   T   O        T   E    R    Z    O

 

SCENOGRAFIA


Accampamento turco vicino alle mura della città. La località è denominata "LE DUE PIGNE" - Si vede  il portone principale che da accesso alla città e un muro laterale.  -
Dal muro si vede una porticina segreta da dove, poi, entra ed esce il Governatore di Roca, Demetrio, per incontrarsi con Gasia!

                     PERSONAGGI

GASIA
SELIM
ASCIL
ACOMAT
OTAR
ARTENORE
APPARIZIONE DI MARIA VERGINE
DEMETRIO

 

SCENA   PRIMA
GASIA SOLA

(E' disperata) E' da parecchi giorni che assediamo Rocca e non ho avuto modo di incontrare il mio Demetrio! Non so darmi pace!Eppure ho fatto mettere la mia tenda nel punto in cui mi incontravo con lui! Nelle dolci serate, trascorse insieme, mi parlava di questa località "Le Due Pigne", dove un tempo, due giovani cuori, che si amavano contrastati, di un amore splendido e impossibile, accettarono la morte perché nessun essere umano li dividesse! Non mi importa della guerra, né della Turchia, né di tutte le ricchezze che posseggo! E' il suo amore che voglio!

SCENA   SECONDA
SELIM-DETTA

SELIM
(Entrando) Mia divina! E' giunto il generale Ascil dalla Vallona! Vuole vederti!

GASIA
(Sorpresa e contenta) Ascil? Bene! Fallo entrare! (Selim esce per eseguire) Finalmente!

SCENA   TERZA
ASCIL-DETTA

ASCIL
(Entrando si inchina e bacia la mano a Gasia) Principessa! Che piacere rivederti!

GASIA
Anch'io, Ascil! Quali nuove porti da mio padre?

ASCIL
(Un po' rattristato) Il Gran Sultano è preoccupato perché ancotra non si è concluso molto per Rocca, ed anche perché a Otranto c'è stata tutta quella carneficina!

GASIA
Hai ragione, Ascil! Però debbo dirti due cose:
  1) Il tempo favorevole non è ancora giunto! I Roccani sono più forti di quanto non pensavamo! Con 
     Otar, ambasciatore, ci mandarono a dire che avrebbero attuato la resistenza ad oltranza, pur di non
     rinunciare alla loro fede e alla loro libertà! Comunque abbiamo dato loro cinque giorni per riflettere!
    Oggi è solo il secondo giorno!
  2) La colpa della carneficina è solo di Acomat! Preso dalla sua furia sanguinaria, ha trasgredito gli ordini
     di mio padre!

ASCIL
Chiedo perdono, principessa! Vorrei discutere la situazione insieme agli altri comandanti!

GASIA
Sì! E' una buona idea! (Chiama) Selim!

SCENA   QUARTA
SELIM-DETTI

SELIM
(Entrando si inchina) Mia divina!

GASIA
(Perentoria) A rapporto tutti i comandanti subito!

SELIM
Come volete voi, mia divina! (Esce per eseguire)

ASCIL
(Infuriato) Pazzi, pazzi questi Roccani a mettersi in testa di attuare la resistenza ad oltranza! Ma non sanno che possiamo distruggerli da un momento all'altro? (Pausa) Non possiamo però ..... perché gli ordini del Sultano sono stati abbastanza precisi! Ma .... Otar è stato abbastanza convincente?

GASIA
Sì, Ascil! Otar è stato molto bravo! Per indurli alla resa ha offerto loro la resa più onorevole possibile, promettendo ricchezze e libertà sotto ilo nostro dominio!

SCENA   QUINTA
ACOMAT-OTAR-SELIM-DETTI

ACOMAT
(Entrando per primo si inchina, come tutti gli altri , e guarda Ascil sospettoso) Mi avete fatto chiamare?

GASIA
(Secca) Ascil vuol sapere la situazione e del perché non abbiamo presa Rocca!

ACOMAT
Abbiamo pensato di cingere, prima, d'assedio la città e poi fortificarci intorno ad essa! C'è voluto del tempo, Ascil!

ASCIL
(Arrabbiato) Quando sono giunto, qui, ho visto parecchi soldati che sonnecchiavano, invece di fare la guardia, Acomat! Tutto ad un tratto i soldati turchi sono diventati degli inetti? (Acomat ha un moto di rabbia contenuta) La gloria dell'impero ottomano si è oscurata all'improvviso?

ACOMAT
(Esplode anche lui) Dopo le fatiche delle trincee scavate, ed una volta presa Otranto, non tanto facilmente, può darsi che i soldati siano un po' stanchi, ma non inetti, Ascil! Stai parlando, ricordatelo, dei miei soldati, abituati ad ogni tipo di sacrificio e di lotta!

ASCIL
(Rintuzzando) C'era bisogno di compiere tutta quella carneficina ad Otranto? Il Gran Sultano mi ha mandato con pieni poteri, Acomat, e tu dovrai risponderne a me!

ACOMAT
(Sempre c.s.) Non se n'è potuto fare a meno, Ascil! I cristiani sono i peggiori nemici dell'impero e vanno distrutti! Comunque, ne risponderò personalmente al Gran Sultano di quello che ho deciso .... non a te!

ASCIL
(Guardandolo bieco) Non posso, al momento, risponderti come devo perché siamo in guerra .... ma ce la vedremo, un giorno, Acomat! (Poi si rivolge ad Otar) Otar! Portami subito la mappa della città. (Otar esce per eseguire e Ascil si rivolge a Acomat) Cerchiamo di metterci d'accordo, Acomat! Tu sai che il Gran Sultano vuole risparmiare la città di Rocca!
Non si dovrà assolutamente - dico assolutamente - agire come si è fatto con Otranto! L'entrata in Rocca dovrà essere un trionfo delle armate mussulmane! La popolazione dovrà essere risparmiata con quante meno perdite è possibile, intesi?

ACOMAT
(Feroce) Non potrò mai essere d'accordo con voi, Ascil! Ripeto: i cristiani vanno annientati! I Roccani non devono essere più un popolo, ma solo degli schiavi da deportare in Turchia, al servizio del Gran Sultano! Inoltre .... ho le mie carte da giocare! Il Gran Sultano darà sempre retta al suo Gran Visir!

GASIA
(Per troncare queste discussioni, si rivolge ad Ascil) Otar ci ha riferito che, di nottetempo, aveva inviato due spie in Rocca ed hanno scoperto, non solo dei granai sotterranei, ma anche dei grandi contenitori di olio, vino e grano! Questi contenitori erano ben nascosti! Comunque i nostri sono stati aiutati da un Roccano che, pur di avere salva la vita non ha esitato a tradire il suo popolo!

ASCIL
Molto bene, principessa!

ACOMAT
Con le nostre artiglierie, allora, possiamo bombardarli e distruggerli, tagliando così ai Roccani la possibilità di vettovagliarsi!

ASCIL
Può essere una buona idea!

GASIA
Perché cannoneggiare? Se ci prepareremo all'assalto finale, ed una volta entrati, gli stessi contenitori possono servire a noi .... non vi pare?

SELIM
Con tutto il rispetto della principessa .... non sono d'accordo! Acomat ha ragione! Di provviste ne abbiamo a sufficienza! Non ci importano quelle dei Roccani!

GASIA
Comunque sarebbe bene aspettare lo scadere dei cinque giorni! Può darsi che accendino dei fuochi, come è stato consigliato loro da Otar!

ASCIL
Va bene, principessa! Aspetteremo i cinque giorni!

ACOMAT
(Irato perché non è stato accettato il suo piano) Tutti contro di me! Un giorno, però, vi ripagherò con la stessa moneta!

GASIA
Mettetela come volete, Acomat! Avete sempre sbagliato in tutto!

SELIM
(In difesa di Acomat) Acomat, mia principessa, si è sempre distinto in tutte le sue azioni di guerra! I suoi bottini parlano chiaro e sono la testimonianza del suo coraggio e del suo valore!

SCENA   SESTA
OTAR-DETTI

OTAR
(Entrando con la mappa della città) Ecco qui la mappa della città, generale!

ASCIL
(La prende, la dispiega sul tavolo, mentre tutti si fanno attorno.Poi indica) Qui, qui e qui piazzeremo le nostre più grosse artiglierie! Da questo lato, direi, di dare l'assalto finale!

SELIM
Secondo le indicazioni che sono sulla mappa, io vedo qui, generale Ascil (Indica) dei segnali che indicano due porticine di secondaria importanza! Allora faremo breccia prima su queste. Di notte i soldati saranno al riparo, pronti a balzare non appena le nostre artiglierie le avranno distrutte! Rocca è circondata, signori miei! Che paura abbiamo ora che sono arrivati i rinforzi del generale Ascil?

ASCIL
(Guardando la mappa, pensoso; breve pausa) D'accordo! Quello che ha detto Selim può essere benissimo attuato!

GASIA
Sono d'accordo anch'io!

OTAR
Sì! E dopo si potrebbe dare l'assalto finale! (Guarda fisso Acomat) Con quanta carneficina meno è possibile!

GASIA
Allora .... teniamoci pronti ad attuare quello che si è detto ed ognuno dia disposizioni alle sue truppe!

TUTTI
D'accordo, principessa! (S'inchinano ed escono tutti meno Acomat)

GASIA
(Notando che Acomat si attarda) E voi, non volete andare con gli altri, Acomat?

ACOMAT
Chiedo perdono, principessa! Desidero esporre dei miei piani e .... parlarvi di altre cose!

GASIA
(Guardandolo fisso) Dite pure!

ACOMAT
Ho pensato molto, in questi giorni, che, non appena entreremo in Rocca, dobbiamo chiedere al popolo roccano la rinuncia al Cristianesimo! Diversamente .... toccherà la stessa sorte di Otranto!

GASIA
(Sbalordita) Che cosa avete detto? E gli ordini di mio padre? Voi siete solo un sanguinario, Acomat!

ACOMAT
(Per nulla offeso e con dolcezza) Principessa! So che mi giudicate cattivo e crudele, ma non sono quello che appare ai vostri occhi! Sin da bambino ho visto buoi nel mio cammino!
Voi siete una principessa e non potete mai capire che cosa vuol dire essere soli nella vita! Un giorno vi era una giostra nel parco della reggia! Là si era dato convegno il fior fiore di nobili ragazze del mondo mussulmano! Tutte belle! Io ero sempre solo e smarrito di fronte a tanta bellezza! Arrivaste voi e sembravate il sole che oscurava le stelle del firmamento! Muto e triste vi reggevo la staffa!
Il mio cuore ebbe un tonfo, un palpito che non mi ha mai abbandonato! Ho pregato tanto Allah perché allontanasse da  me la vostra visione celeste! A nulla valsero le mie preghiere!
La paura di essere solo e povero mi incitava a non rassegnarmi a tale triste destino! Decisi, quindi, di fare fortuna ad ogni costo! Ma solo per conquistare voi, il vostro cuore! In fondo .... gli uomini nascono tutti uguali! La ricchezza e la gloria si conquistano ed io le ho conquistate! Ma solo per  voi! Ma voi ..... anche ora che sono ricco e potente mi respingete sempre di più! Ed io per colpa vostra divento sempre più crudele!

GASIA
(Sbigottita ma con calma) Credete che l'amore si possa comprare con la ricchezza? No, Acomat! L' amore è un sentimento che deve nascere spontaneo nel nostro cuore! Quando si ama si è sempre felici, anche nella povertà!

ACOMAT
I poveri non sono mai felici, principessa! Sono sempre sfruttati dai potenti!

GASIA
Questo avviene perché non c'è giustizia! Voi eravate bambino ed eravate infelice! La causa di tutto questo - dite voi - era la vostra povertà! Ora siete ricco e potente ed avete una armata al vostro comando, uomini che vi obbediscono ciecamente senza protestare. Avrete il vostro Harem e le vostre schiave .... eppure ..... siete ugualmente infelice! E pensate che sia io la causa della vostra infelicità? No, Acomat! Anche se vi amassi, sareste ugualmente infelice perché il vostro egoismo, il desiderio di salire sempre più in alto, per raggiungere nuove vette di gloria, vi toglierebbe la pace! (Poi guardando nel vuoto) Anch'io amo, anch'io ho un cuore, pur sapendo che è un amore impossibile ..... (Si trattiene dal parlare perché teme di spingersi un po' troppo) Andate Acomat! Lasciatemi sola col mio dolore! Siamo in guerra e dobbiamo pensare ad essa! Andate!

ACOMAT
(Dubbioso) Non mi direte che siete innamorata di un cristiano!?

GASIA
(Irata) Uscite, vi ho detto! (Calma) Andatevene!!!

ACOMAT
(Minaccioso) Un ultimo avvertimento, principessa Gasia .... "Per colpa vostra, Rocca sarà distrutta"! (Esce frettolosamente)

GASIA
(Rimasta sola) Come posso liberarmi di lui? Non voglio la guerra col mio Demetrio! Lui mi è più caro della luce del sole! (Guarda in alto) Dio dei cristiani! Ti ho sentito nominare dal mio Demetrio! Proteggimi!

SCENA   SETTIMA
OTAR-ARTENORE-DETTA

OTAR
(Entra col prigioniero roccano, legato) Mia divina! Abbiamo preso questo prigioniero roccano, che vuole parlare solo con voi!

GASIA
(Meravigliata) Un prigioniero roccano? Va bene, Otar! Attendi fuori! (Otar si inchina ed esce, poi si rivolge al prigioniero) Come ti chiami, roccano?

ARTENORE
Artenore, principessa e sono un paggio, inviato dal mio Governatore, Conte Demetrio!

GASIA
(Sussulta a questo nome) Il mio Demetrio! (Poi scioglie i legacci ad Artenore) Parla pure, Artenore!

ARTENORE
Principessa! Il mio Governatore vuole un incontro con voi per discutere la situazione di Rocca, prima dello scadere dei cinque giorni! Mi ha dato questo messaggio! (Tira fuori una pergamena che consegna a Gasia)

GASIA
(Prendendo il messaggio e leggendo. Poi dopo) Quale gioia hai portato nel mio cuore, Artenore! Ti ricompenserò! (Prende dalla custodia un sacchetto, contenente del denaro e glielo consegna) Prendi, Artenore, sono tuoi! (Artenore prende il denaro) Ora vai nella tua città e riferisci al tuo Governatore che la mia tenda è accampata vicino alle "Due pigne".

ARTENORE
(Inchinandosi) Riferirò, Principessa!

GASIA
(Affacciandosi fuori della tenda x chiama Otar) Otar!

SCENA   OTTAVA
OTAR-DETTI

OTAR
(Entrando si inchina) Mia divina!

GASIA
Fai accompagnare questo roccano vicino alle mura della città da un tuo soldato fidato! Poi vieni subito da me .... debbo parlarti!,

OTAR
I tuoi desideri sono ordini per me, principessa! Vado! (Rivolto ad Artenore) Andiamo! (Escono Otar ed Artenore dopo essersi inchinati).

GASIA
(Rimasta sola cammina avanti e indietro, pensosa) Vorrei, adesso, liberarmene di quel maledetto staffiere! Appronterò tutte le astuzie di questo mondo .... ma debbo farlo! (Pregando) Madre dal manto azzurro, come sei chiamata dai cristiani, dammi la forza perché possa riuscire vittoriosa nella mia impresa con il mio Demetrio!

SCENA   NONA
OTAR-DETTA

OTAR
(Entrando si inchina) Come vedi, mia divina, sono già di ritorno!

GASIA
(Senza mezzi termini) Otar! Conosco il tuo valore ed il tuo coraggio! Fu mia la proposta, se ben ricordi, di promuoverti generale dell'impero!

OTAR
Sì, mia divina! Non lì ho mai dimenticato!

Molto bene! Ascoltami: Acomat sta contravvenendo agli ordini di mio padre e vuole distruggere Rocca!

OTAR
Mia divina! Ti sono stato sempre fedele e tu lo sai! Mi duole riferirti che Acomat vuole eliminarti! L' ho saputo da un mio soldato fidato che ha ascoltato un colloquio tra Acomat e Selim!

GASIA
(Rimanendo sbalordita) Vuole eliminarmi? Bene! Otar ... noi, allora ..... lo precederemo! Stai sempre all'erta e seguilo dovunque .... poi agirai come meglio credi, intesi?

OTAR
Come vuoi tu, mia divina! (Si inchina ed esce)

GASIA
(Rimasta sola ha un momento di meditazione e poi si rivolge ancora al cielo) Madre dei miracoli! Se la sorte avversa condanna me e il mio Demetrio a morte irreparabile, guardaci benigna perché possiamo essere degni di te! (A questo punto si sente male e sviene) Mi sento male, male ..... Ohhhh!!! (Cade piano, piano a terra).

APPARIZIONE DELLA MADONNA
(Va vicino al corpo esanime di Gasia e con voce materna dice) "Gasia! Gasia! Ho udito la tua invocazione e sono rimasta commossa! Voi turchi prenderete la città, ma ci saranno solo rovine, purtroppo! Il tuo Demetrio non sopravviverà perché così è scritto! Non ritornerai in Turchia! Rimarrai sempre nel mio santuario! (Finisce di parlare e poi scompare)

GASIA
(A poco a poco apre gli occhi muovendosi e pian piano si alza un po' stordita) Ho sentito una voce ..... parlava  del mio Demetrio! Così è scritto ...... ma che cosa? Quella voce era calda, suadente ...... era forse la Madre dei Miracoli? Non lo so ...... ma mi sento una pace interiore meravigliosa ...... meravigliosa!

SCENA   DECIMA
DEMETRIO-DETTA

DEMETRIO
(Sussurrando con voce fuori campo) Gasia!

GASIA
(Ha un sussulto) Demetrio!

DEMETRIO
(Entrando in scena abbraccia Gasia) Gasia! Amor mio! (Si sciolgono) Ancora batte l'amore per me? Il mio ha sempre palpitato per te, sin dal primo incontro e non ti ho mai dimenticata!

GASIA
Ti amo, sì! Ti amo con tutto il cuore! Ti amo più di prima .... dal giorno in cui lasciai la tua Rocca!

DEMETRIO
(Prendendo le mani di Gasia tra le sue) Su questa terra ove crescono tanti fiori profumati, il cui profumo aleggia nell'aria, ricordi Gasia? Su questa terra è nato il nostro amore!

GASIA
Da quando ti ho incontrato hai trasformato completamente la mia vita! Ma quanti ostacoli si frappongono alò nostro amore!

DEMETRIO
Il più bello, Gasia, è quello che nasce proprio tra gli ostacoli!

GASIA
Sì, è vero, Demetrio! Ma i nostri sono insormontabili: la razza, la religione ....,.ed ora  ...... anche la guerra!

DEMETRIO
(Triste) Già .... la guerra! E' la cosa che più ci opprime! Ti prego, Gasia! Solo tu puoi salvare la mia città, la mia patria, il mio popolo! Sei la mia unica speranza!

GASIA
Non mi torturare Demetrio, ti prego! Darei la mia vita per salvare te e il tuo popolo! Ma Acomat, quel mostro, è animato da un odio implacabile contro i cristiani! Ha giurato di distruggere Rocca, specialmente da quando l' ho rifiutato come sposo! (Poi guarda nel vuoto) Ed io, forse, nulla potrò fare per evitare questa tragedia! (Poi si rivolge a lui) Il generale Ascil, venuto con dei rinforzi, è d'accordo con me nel risparmiare la città ed indurvi alla resa senza colpo ferire!

DEMETRIO
(Ha già capito tutto e fissa nel vuoto) La tragedia della mia Rocca, Gasia! I Roccani non si piegheranno mai, ed io seguirò il loro destino!

GASIA
(Abbracciandolo) Amor mio! Vorrei che morissimo abbracciati!

DEMETRIO
(Fissandola) Morire, Gasia? Vi sono accordi magnetici tra l'amore e la morte! Le anime innamorate sanno che, anche in un solo bacio, trema il desiderio di chiudere gli occhi per sempre! Unirsi così, Gasia, significa strappare a Dio il divino permesso di morire per ritornare a vivere più vicini!

GASIA
(Continuando il discorso) E amarsi .... invocare la morte per fecondare la vita! E così, tra l'amore e la morte, non esiste che uno spasimo in meno ed un brivido in più! Demetrio! L'amore è, annullarsi per un attimo! La morte, annullarsi per sempre! Annulliamoci, ora, in questo momento e così ci troveranno abbracciati l'un con l'altra!

DEMETRIO
(Sorridendo) No, Gasia, no! Il mio Dio non permette che due anime che si amano, si annullino in questo meschino modo!

GASIA
(Turbata) Dio? E perché? Dimmelo, Demetrio .......  perché?

DEMETRIO
Perché Dio che ha creato il mondo, consente che la scintilla dell'amore, nata in noi, viva e diventi fiamma per non spegnersi mai! ..... Mai!!!

GASIA
(Guarda fisso Demetrio con una breve pausa) Sì, Demetrio! Deve essere meraviglioso il tuo Dio!

DEMETRIO
Devo lasciarti, Gasia! Fra non molto sarà alba e, forse, il sole vedrà, per l'ultima volta la mia Rocca!

GASIA
(Abbracciandolo ancora e trattenendolo) Aspetta ancora, ti prego! Ricordi il giorno in cui ti incontrai nella sala del tuo palazzo? Tu eri, in fondo, ritto in mezzo ai tuoi comandanti e poi ...... man mano che mi avvicinavo, vedevo i tuoi occhi fissi su di me! Ti ergevi maestoso e mi baciasti la mano, mentre il mio cuore ebbe un sussulto!

DEMETRIO
(Guardandola fisso) Perché vuoi ricordare quel giorno? Perché vuoi risvegliare in me i dolci ricordi di quelle sere, trascorse insieme, con i nostri corpi avvinghiati nell'ebbrezza d'amore, mentre la luna ci guardava di lassù? Perché?

GASIA
Demetrio! Vorrei tanto che si avverassero i nostri sogni, il nostro avvenire, la nostra libertà!

DEMETRIO
Il nostro sogno d'amore continuerà, Gasia! I nostri cuori sono un tutt'uno con l'eterno! Sono già nell'universo! (Poi riprende a parlare della situazione di Rocca) La situazione in cui ci troviamo è già precipitata ed i miei Roccani non cederanno mai la loro libertà! Moriranno, ma tu li vedrai sempre con il volto sorridente, piuttosto che essere asserviti allo straniero , al sopruso, al potere, come disse un gran poeta! (Fissando il vuoto) Perché per loro, come per me, la morte è la cosa più grande e più bella quando si combatte per una idea! Ed è questo che li rende uomini veramente liberi!

GASIA
Grande popolo è il tuo, Demetrio! Sembra che cantiate in poesia, tutte le meraviglie della natura!

DEMETRIO
(Per un attimo guarda fisso Gasia e poi improvvisamente) Addio, Gasia! (La bacia ed esce frettolosamente)

GASIA
(Cercando di trattenerlo ma non fa in tempo) Demetrio! Demetrio! (Piange disperata) Tutto sta per compiersi ed io sono impotente a salvare Rocca! (Pausa, smette di piangere e si rivolge, con tutto il cuore, al cielo, alzando gli occhi) Madre! Mi hai dato la prova del mio destino ed imparerò a soffrire! Fa che il mio dolore non sia come il vento che, passando, strappa tutti i fiori! Non sia come l'onda del mare che viene e poi se ne va e non lascia traccia! Non sia come l'ospite che sosta in silenzio fuori la porta! Ma che sia, invece, come l'acqua che lava la pietra, ora per ora! Sia come il fuoco che purifica il metallo e forgia l'arma! Sia come l'aratro che scava il solco profondo! Accetto il dolore, madre e lo unisco al  dolore di tutti!

SCENA   UNDICESIMA
ASCIL-ACOMAT-SELIM-OTAR-DETTA

Il giorno è ormai iniziato. Siamo sempre alle "Due pigne"

ASCIL
(Entrando per primo seguito dagli altri) Principessa! Mi fa piacere che sia già in piedi!

GASIA
(Come se nulla fosse successo, sorride) Sono la figlia del Gran Sultano, Ascil e debbo dare l'esempio! Quali nuove?

ASCIL
E' già il quinto giorno e, penso, che i Roccani non si arrenderanno!

ACOMAT
Occorre subito passare all'azione finale e dare l'assalto in forze! Al momento opportuno darò disposizioni per mettere in funzione le bombarde!

OTAR
I miei uomini sono pronti verso settentrione e, penso,  che ........ (guarda la principessa) non ci sia altro da fare, principessa!

SELIM
Le mie truppe sono schierate verso mezzogiorno, ben nascoste, pronte a balzare per la scalata alle mura!

GASIA
(Dopo aver ascoltato attentamente) Bene! Si mettano, pure, le bombarde in funzione, appena darò gli ordini, ma, che non investano interamente la città! Bisogna fare in modo di impaurirli prima!

ACOMAT
(Guardandola fissa) Ancora sperate di convincere i cristiani? Bel modo di fare la guerra!

ASCIL
Non discutete gli ordini, Acomat, e fate quello che vi si dice!

ACOMAT
(Pausa, guarda tutti e poi si rivolge a Selim) Selim! Fate come ha ordinato la principessa! (Poi con rabbia sibilando) I tiri delle bombarde che non investano interamente la città!

SELIM
Vado a dare subito le disposizioni! (Esce per eseguire)

GASIA
Direi di raggiungere i vostri posti e che ...... (pronuncia queste parole non convinta) Allah vi protegga! (Tutti escono dopo essersi inchinati, Gasia rimane sulla scena, poi improvvisamente sfodera la scimitarra e la leva in alto)
Madre dei Miracoli, ascoltami! Camminerò con il sole, il vento e la pioggia! Stammi dinnanzi perché, ora, possiedo l'incrollabile certezza del tuo nome e della tua voce! Hai risposto ad una mia chiamata ed io ad un tuo misterioso richiamo! Il tuo cuore ed il mio sono, ora, uniti per sempre!
Fa che ami e serva l'umanità, al di là degli egoismi e degli orgogli e che raggiunga la meta che tu hai prefissa dai tempi dei tempi! Fa che conquisti la gioia serena sulla terra ed il mio destino immortale nei cieli!
(Abbassa la scimitarra e rimane un attimi perplessa, mentre cala la tela)

 

 

F  I  N  E    D  E  L      T  E  R  Z  O      A  T  T  O

 

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