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IL  PREZZO  DELLA  LIBERTA'

(LEGGENDA DELLA DISTRUZIONE DI ROCA)

TRAGEDIA   POPOLARE    IN    5    ATTI

 DI

MODESTO CISTERNINO - VITO CORVINO - NICETINO MARCHESE

 

 

                       

PERSONAGGI  TURCHI

MAOMETTO II, Gran Sultano
OMAR, Principe suo figlio
GASIA, Principessa sua figlia
MUSTAFA', Consigliere di Stato
ACOMAT, Gran Visir
MURAD, Generale dell'esercito
ASCIL,        "               "
OTAR,        "               "
SELIM, Capitano dell'esercito
TIMUR,     "                 "
IRENE, Concubina preferita del 
              G. Sultano
FEBOSILLA, Concubina
DALIA / FIORDALISA, Schiava
            cristiana e roccana, prediletta
          della Principessa Gasia
PAGGIO DI CORTE
1^ ODALISCA
2^ ODALISCA
3^ ODALISCA





 

PERSONAGGI  ROCCANI

DONNA ISABELLA, Castellana di Rocca
CONTE DEMETRIO TAFURI, Governa-
                 tore di Rocca
DON FERRANTE, Consigliere di Corte
RINO MANTEGNA, 1° Consigliere
LEONE FERRI, 2° Consigliere
FABRIZIO TORRE, 3° Consigliere
ANTONIO SORDELLO, 4° Consigliere e
               traditore
LAURENZIA MANTEGNA, Dama di
         compagnia di D. Isabella e moglie di 
        Rino Mantegna
MARTELLA MANTEGNA, Ragazza, figlia
         Rino e Laurenzia
MIRFO, Un ragazzo
ARTENORE, Paggio di corte
APPARIZIONE DI MARIA VERGINE








PERSONAGGI  NAPOLETANI

ALFONSO D'ARAGONA, Figlio
       naturale del Re Ferdinando di Napoli
CARD. PAOLO FREGOSO di Santa
         Romana Chiesa
CONTE GALEAZZO CARACCIOLO,
       Prode condottiero



PERSONAGGI DELL'ANTEFATTO

ANTONIO, il nonno

PIERO, il nipote






                               

A   N   T   E   F   A   T   T   O

 

SCENA  UNICA
ANTONIO - PIERO

ANTONIO
(Entra in scena insieme al nipote Piero) Ecco, figliolo, vedi là? Quello era il palazzo di Donna Isabella! (Indica)

PIERO
La Regina di Roca, nonno?

ANTONIO
Beee, non esattamente la Regina di Roca! Secondo la nostra leggenda, Donna Isabella era chiamata "Regina di Roca" perché, in quei tempi lontani, quando uno doveva designare una donna molto bella, la chiamava così: "E' bella come una Regina"! Hai capito?

PIERO
Sì, sì, nonno .... ho capito!!!

ANTONIO
Donna Isabella quindi, era la castellana di Roca, via! Aveva un marito, dei figli e delle figlie! Poi vi era il Governatore di Roca, il Conte Demetrio, che era il comandante supremo delle forze militari!

PIERO
Come ora vi sono comandanti militari e i soldati che ubbidiscono a loro??

ANTONIO
Esattamente, figliolo! Ma non solo i militari, ma anche i civili ubbidivano a lui!

PIERO
(Dando uno sguardo in giro) Quante rovine, nonno! Perché non mi racconti la storia di Roca? Tu la devi conoscere certamente bene!

ANTONIO
(Guarda fisso il nipote e poi dà uno sguardo in giro) Ma, guarda figliolo, una storia vera e propria di Roca non esiste e non è stata mai scritta! Almeno non si è trovato alcun documento ufficiale! Ci sono state sempre leggende inquadrate in quel periodo storico, questo sì! (Pausa) Ma ...... perché mi fai tutte queste domande? Non è meglio che tu vada a giocare con i tuoi compagni nell'erba? Vedi che giornata meravigliosa è oggi????

PIERO
(Non curandosi di quello che ha detto il nonno) Perché oggi c'è tanta gente e proprio il secondo sabato di maggio? Ti prego, nonno, spiegamelo, raccontamelo!

ANTONIO
(Un po' scocciato) Ma perché proprio adesso?? Fammi godere questo bel sole! Te la racconterò a casa, va bene??

PIERO
(Continua a non curarsi di quello che ha detto il nonno ed insiste) Sediamoci qui, nonno e racconta perché voglio sapere quando fu distrutta la città di Roca e perché?

ANTONIO
(Cedendo alle insistenze del nipote e con un sospiro) E va bene siediti (lo accarezza fra i capelli) prepotente (e sorride), prima di iniziare la narrazione di questa leggenda, devo dirti che alcuni poeti latini, che tu conosci studiandoli, hanno scritto molto su questa città, un tempo molto fiorente! Per es. Plinio il Vecchio, Pausania, Appiano Alessandrino e Strabone! Anzi Strabone dice che Roca fu fondata dai Rodii sul fiume Theutra, le cui tracce sussistono tra l'ex masseria Li Tamari, Brunese e Torre dell'Orso! I Rodii poi la chiamarono SYRBAR (città del sole) e i Greci, poi, trasformarono il suo nome in SYBARIS!
Roca, poi, fu chiamata LYCII (Lupi), poi LUPIAE (città della lupa), La Rocca, Rocca Vecchia, ed attualmente ROCA!!!
Debbo dirti ancora, mio caro Piero, che la fantasia di molti Melendugnesi, nel corso di vari anni, si sbizzarrì e costoro scrissero molti fatti che successero intorno alla città martoriata di Roca! Posso citarti alcuni nomi di poeti nostrani che scrissero "Tragedie" per commemorare la distruzione di questa città.
Per es.    Rocco Potì ne scrisse una nel lontano 1899.
              Dante Quarta, nel 1913
             Carrozzo Antonio, non ricordo in quale anno
             Antonietta De Giorgi nel 1937-38, prima dello scoppio della seconda guerra
              mondiale
             Cisternino Modesto e Vito Corvino, nel 1955! Questa Tragedia fu pubblicata dalla
              scrittrice Rina Durante, nostra paesana, in un suo libro intitolato "Tutto il teatro a
              malandrino"
             Nicetino Marchese ne scrisse un'altra su un soggetto datogli da Antonio Carrozzo,
             nel 1975!
Vediamo un po' se ricordo qualcun altro ....... Ah, ecco     Vito Corvino ne scrisse un'altra
 nel 1979!
Alcune persone, tutt'ora, sono ancora viventi ed altre, invece, sono morte! Quelle viventi, forse, si trovano in mezzo a tutta questa gente che tu vedi!

PIERO
(Con orgoglio) Quando sarò grande, nonno, ne scriverò una anch'io! Ecco perché voglio che tu me la racconti ..... se no come faccio a scriverla????

ANTONIO
Certo, figliolo, certo! Ascolta: questa Tragedia fa parte della nostra cultura che non può e non deve essere dimenticata dai Melendugnesi! (Pausa)  Comunque tutto è cominciato in quel giorno dell'anno del Signore, 1480, quando ........( a poco a poco le luci si spengono e cala il sipario)

 

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