SCENA PRIMA ISABELLA-FERRANTE
ISABELLA (Sentendo tuonare il cannone) Dio mio! E' già iniziato il
calvario doloroso! Che ne sarà?
FERRANTE (Entra ferito ad un braccio) Il cannone tuona! La violenza
ha vinto!
ISABELLA (Vedendolo ferito) Siete ferito, Don Ferrante?
FERRANTE (Non curandosi) Il malvagio non avrà nemico più terribile
di sé stesso, e tutto ciò che lo colpirà saranno le sue azioni malvagie,
che ritorneranno su di lui!
ISABELLA Le menti sono sconvolte e non si pensa che ad uccidere!
Sappiamo che il coraggio non manca ai nostri soldati! Ma quanto potranno
resistere sulle mura?
SCENA
SECONDA FIORDALISA-LAURENZIA-DETTI
LAURENZIA (Entrando abbraccia Isabella) Donna Isabella! (Si
sciolgono dall'abbraccio e poi Fiordalisa abbraccia Isabella)
ISABELLA (Preoccupata) Perché non siete nei sotterranei?
LAURENZIA Donna Isabella! Vorremmo andare nella battaglia a
soccorrere i feriti!
FIORDALISA Hanno bisogno delle nostre cure!
FERRANTE (Incitandole) Accorrete, allora, in nome di Dio! Siate
forti e coraggiose e che la Vergine vi assista!
ISABELLA (A questo punto si odono grida e rumore di armi. Tutti
accorrono alle finestre per osservare) I Turchi stanno scalando le mura
.... Dio mio! (Supplichevole) Vergine madre ..... fa che li respingano!
(Pausa in cui guardano ora qua ora là, con la testa)
LAURENZIA (Con gioia) Li respingono infatti! Donna Isabella! Vedete
come si battono i nostri? (Pausa)
FIORDALISA Ora scendono in campo le giovani donne! Guardate ....
cercano di aprirsi un varco! Guardate da questa parte ....Timur si sta
battendo da leone!
ISABELLA Sì, sì, lo vedo! (Poi un po' triste) Ma ..... non si
scorgono le nostre bandiere!
FERRANTE Guardate! I Turchi cercano di sbrecciare le mura ....
maledetti! E' tutta una nube di fumo che ci impedisce di vedere! Vincete,
miei prodi, vincete!
LAURENZIA (Improvvisamente) Guardate i Turchi fuggono .....
scappano!
ISABELLA Vergine Madre! Continua ad assistere i tuoi figli che sono
sul campo di battaglia per difendere la fede!
SCENA TERZA DEMETRIO-TIMUR-DETTI
DEMETRIO (Entra seguito da Timur) Donna Isabella! (Tutti si voltano
dalla sua parte) Abbiamo subito un primo assalto e siamo stati vittoriosi
.... ma ..... non illudiamoci tanto, perché sono più numerosi di noi!
TIMUR Sono come le formiche! Sbucano da tutte le parti e la loro
fuga è solo una strategia!
FIORDALISA (Rivolta a Laurenzia) E' bene andare, Laurenzia! I feriti
attendono noi!
TIMUR (Con preoccupazione) Non esporti troppo Fiordalisa, mi
raccomando! (Un abbraccio e poi escono Laurenzia e Fiordalisa)
DEMETRIO Andiamo anche noi, Timur! (Escono Demetrio e Timur)
FERRANTE (Tranquillizzando Isabella) Sapranno cavarsela , state
tranquilla! Io vado, Donna Isabella, per cercare vecchi, donne e bambini e
portarli in Cattedrale per pregare, insieme a Padre Giovanni dell'abbazia
di San Niceta! In simili frangenti la preghiera è una elevazione
spirituale per il credente! (Esce)
ISABELLA (Rimasta sola e assorta nei suoi pensieri) Vergine Madre,
che faremo? I miei Roccani si stanno battendo con coraggio ..... ma tu
proteggili, e se è scritto che debbano morire .....(Si commuove) fa che
muoiano con il tuo nome sulle labbra! Non permettere al maligno di
impossessarsi delle loro anime! (A questo punto va verso la finestra e
guarda; osserva che i Turchi stanno assalendo le mura; si mette le mani
nei capelli) Oh, Dio! Le torri cedono completamente, travolgendo
innumerevoli vittime! Si sta scatenando il cataclisma! (Con le mani agli
occhi) Rocca, Rocca! Che ne sarà di te sotto questo rombo infernale di
cannoni?
SCENA QUARTA ARTENORE-DETTA
ARTENORE (Entra trafelato) Donna Isabella .... Donna Isabella ......
i Turchi stanno sfondando il settore sud della città!
ISABELLA Dio mio ..... quello no! No! Da quel settore possono
penetrare nei sotterranei! Significa il massacro completo
ARTENORE (Sfoderando la spada improvvisamente) Per la gloria di
Rocca, Donna Isabella!
SCENA QUINTA DEMETRIO-DETTA
DEMETRIO (Entra ferito ad un braccio) Donna Isabella.....
ISABELLA (Vedendolo ferito ed interrompendolo) Siete ferito, conte!
DEMETRIO Lasciate stare la mia ferita, Donna Isabella! E' cosa da
poco in confronto alla preoccupazione che ho!
ISABELLA (Con ansia) Ditemi, ditemi, conte!
DEMETRIO Laurenzia e Fiordalisa dove sono?
ISABELLA Saranno in mezzo ai feriti!
DEMETRIO Feriti? Ma non ci sono feriti, Donna Isabella, ma solo
morti a centinaia! I superstiti, catturati dai Turchi, vengono portati
sulle loro navi, legati con catene ai piedi e alle mani! Alcuni di essi
cadono a terra per i colpi di frusta inferti da quei miserabili aguzzini!
ISABELLA Rocca è diventata un bagno di sangue innocente, allora!
DEMETRIO Il nostro sogno di vittoria è, ormai, svanito, Donna
Isabella! I Turchi, ormai padroni della città non stanno risparmiando
nessuno! Appiccano il fuoco dappertutto! Mi auguro che don Ferrante abbia
potuto mettere in salvo madri con i loro piccoli figli nella Cattedrale!
Ho sentito grida di lamenti ovunque! Non ho visto mai una tale
carneficina!
ISABELLA (Triste e piangente) Tra non molto, la mia Rocca sarà un
immenso braciere ardente!
SCENA SESTA FIORDALISA-TIMUR-DETTI
ISABELLA (Vedendo Timur ferito e Fiordalisa) Timur! Anche voi siete
ferito! E Laurenzia dov'è?
FIORDALISA All'incalzare della battaglia l' ho persa di vista!
DEMETRIO Timur, bisogna cercarla ....... andiamo!
TIMUR (Con rabbia) Sì, Conte! Non prima, però, d'averne spediti un
buon numero all'inferno! (Poi con calma si rivolge a Fiordalisa) Rimani
con Donna Isabella! (Porgendole la sua scimitarra) Questa è la mia
scimitarra! Io mi troverò una spada! Tu la sai maneggiare abbastanza bene
...... difendila!
FIORDALISA (Abbracciando Timur) Come vuoi tu, Timur! (Escono Timur e
Demetrio)
ISABELLA E' la fine di questa città! Il prezzo della libertà è
questo!
FIORDALISA La tragedia si è compiuta sino in fondo!
ISABELLA E tutto per un disegno folle di un uomo pazzo e
sanguinario! (Alzando un po' la voce) Verrà un giorno quando tutti i
popoli a voi sottomessi, si ribelleranno, Turchi! Si spezzeranno le catene
della schiavitù e tutti saranno liberi!
FIORDALISA (Triste) Narreranno la tua triste storia, mia diletta
patria! Verranno su questa terra a scoprire le tracce della tua civiltà e
della tua arte!
SCENA SETTIMA MARIELLA-DETTE
MARIELLA (Dall'interno si sente la sua voce) Ma dove sono? Mio Dio
dove sono? Sono sola! (Piange, Isabella e Fiordalisa si guardano
stupefatte)
ISABELLA Senti,. Fiordalisa, questa voce? E' una bimba che piange!
(Mariella continua sempre a piangere fuori scena)
FIORDALISA (Va verso la porta e origlia) Sì, è vero! Sento una voce
di bimba che piange! (Esce e poi rientra con Mariella che è cieca e
ferita. Isabella appena la vede e riconoscendola si mette le mani agli
occhi)
MARIELLA (Appena entra) Non vedo più! (Si tocca gli occhi) Non
vedo più! (Gesto di commozione da parte delle due donne) Eravamo felici ed
era così bella la mia città!
ISABELLA (Commossa accarezza Mariella) Nemmeno tu, piccola Mariella,
sei stata risparmiata dalla ferocia dei Turchi!
MARIELLA (Riconoscendo la voce di Donna Isabella e toccandole le
vesti) Ma tu ..... sei la buona Donna Isabella! Io sono la figlia di Rino
Mantegna, il Consigliere!
ISABELLA (Accarezzandola e piangendo) Sì, lo so, Mariella! Magnifico
Consigliere tuo padre!
SCENA OTTAVA RINO-DETTE
RINO (Entra, preoccupato, con una benda al collo e vede sua figlia.
Va incontro) Mariella! Figlia mia, sei ferita!
MARIELLA (Tenendo le mani nel vuoto) Padre! (Con voce molto debole)
Perché i Turchi fanno questo? Perché non vanno via?
RINO (Commosso e quasi piangente) E' troppo difficile spiegartelo,
bambina mia! Quando sarai grande lo capirai da te! Comunque sappi che,
sulla terra, vi sono uomini molto malvagi che cercano di abbattere i
buoni! Le guerre, figlia mia, non hanno mai risolto i problemi dell'uomo!
Esse sono l'espressione di violenza e di odio, che gli uomini cattivi
portano con loro, distruggendo tutto ciò che il buon Dio ha donato
all'uomo! (A questo punto Mariella reclina il capo, tra le braccia di suo
padre e muore; Rino non se ne accorge ma le due donne sì. Rino continua a
parlare) Coraggio, Mariella! Ti curerò e starai bene, non preoccuparti!
(Mariella, è chiaro, non risponde, Rino la chiama) Mariella!
ISABELLA (Che ha già capito tutto, si avvicina a Rino, mentre
Fiordalisa si copre ilo viso con le mani) Coraggio Rino! (Rino guarda
preoccupato Donna Isabella)
FIORDALISA (Si avvicina anche lei) Facciamoci coraggio tutti!
RINO (Piangendo) Mariella! Rispondimi, piccola mia! (Le solleva la
testa e poi è grida) Mariella!! Rispondi! Mariella! (Poi guarda le due
donne e si accorge che stanno piangendo) E' morta! (Piange e la distende
per terra, mentre le due donne piangono anch'esse)
SCENA NONA LAURENZIA-DETTE
LAURENZIA (Entrando vede sua figlia distesa per terra e gli altri
che piangono. Grida) Mariella, Mariella! (La bacia tre volte) E' fredda!
E' morta! Volevi sempre rimanere con la tua mamma! Tu, fiore della mia
vita! Perché proprio a te? .... Perché (Alza gli occhi al cielo) Dio del
mio cuore! Ti prego! Lenisci le mie pene! E tu, Vergine Madre, che
soffristi per prima sulla terra per il tuo unico figlio, dammi la forza
per sopportare questo atroce dolore! (Piange mentre Rino si inginocchia,
abbracciando la moglie)
RINO Alzati, Laurenzia, ti prego ..... non struggerti così!
LAURENZIA (Si alza piangendo) Beati i morti che muoiono nel Signore
perché riposeranno dalle loro fatiche! Il corpo ritorna alla terra, ma l'
anima risale in cielo!
FIORDALISA Ed i cieli si aprono sulla fede, che è sostanza di cose
sperate. I cuori feriti si consolano nelle opere, nei ricordi, nelle
preghiere!
LAURENZIA (Rivolgendosi al marito) Lasciala a me, Rino! La porterò
nella nostra Chiesa,ormai distrutta ..... poi la seppelliremo! (Si china,
la prende tra le braccia e poi si avvia lentamente verso l'uscita)
ISABELLA (Nel mentre Laurenzia porta via Mariella) Addio, piccola
mia! (Fiordalisa sventola un fazzoletto in segno d'addio)
FIORDALISA (Dopo l'uscita di Laurenzia) Donna Isabella! Potrei
combattere .... (Indica la scimitarra) Ma a che serve?
RINO (Fissando il vuoto) A che serve? (Poi si rivolge a Donna
Isabella) Mettetevi in salvo, Donna Isabella, vi prego!
ISABELLA No, Rino! Voglio seguire il destino del mio popolo!
RINO S' è già compiuto il destino del popolo roccano, Donna
Isabella! (Con persuasione) Andate! Mettetevi in salvo, vi prego! .... In
nome di Dio e della mia Mariella .... Andate!
ISABELLA (Come ebete) Lasciare il mio popolo .... il mio popolo!
Mettetevi in salvo voi e Fiordalisa, piuttosto .... c'è un passaggio
segreto, là! (Indica)
FIORDALISA (Prendendo dolcemente un braccio di Isabella) Andiamo,
Donna Isabella!
RINO (Spingendola dolcemente anche lui) Andiamo!
ISABELLA (Lasciandosi guidare, senza forza e prima di scomparire)
NO! NO!!!
RINO Addio, Donna Isabella!
ISABELLA No! Non addio, mio nobile figlio! (Donna Isabella scompare
insieme a Fiordalisa)
TINO (Rimasto solo) L'ambizioso sogno di un uomo e l'apatia dei
principi italiani hanno fatto distruggere due belle città: Otranto e
Rocca; Idruntini e Roccani, figli di questo nostro splendido ed azzurro
mare e figli di questa nostra terra inquieta ma santa e benedetta! Un
giorno li chiamò il dovere ed ubbidirono per la difesa della fede, della
libertà! Il roccano ha saputo difendersi, compiendo atti di eroismo, di
sacrificio, morendo col sorriso sulle labbra! Idruntini e Roccani, stesso
destino nell'immenso oceano della vita! Ora ...... accomunati per
sempre nell'eternità (Esce a capo chino)
SCENA DECIMA DEMETRIO-TIMUR
DEMETRIO (Sia l'uno che l'altro sono feriti) Che desolazione! Quante
rovine! Dopo il disonore di essere stato vinto non c'è, ora, per me gioia
alcuna, all'infuori dell'ultima resistenza! (A Timur) Dove sono gli altri
miei comandanti? Dimmelo, Timur, dove sono?
TIMUR Sono tutti morti, conte! Abbiamo qualche centinaio di prodi!
Vogliamo opporre l'ultima resistenza? Sono d'accordo! Rocca distrutta! La
mia nuova terra ..... la mia patria! Ed è bello morire per essa, perché
anch'io l' ho difesa!
DEMETRIO Mio valoroso Timur, ti sei battuto da leone centuplicando
le tue forze! (Poi ci ripensa) No! Cerca di salvarti! La tua Fiordalisa ti
attenderà da qualche parte .... corri da lei, Timur! Cercala! Io non posso
più cercare alcuno perché nessuno pensa a me!
SCENA UNDICESIMA GASIA-DETTI
GASIA (Che ha udito le ultime parole) Demetrio, Demetrio! Non è vero
che nessuno ti pensa! Ci sono io!
TIMUR (Senza inchinarsi) Principessa! Quale gioia vedervi! Ma ....
voi due (Guarda tutti e due)
GASIA Sì, sì, Timur! E' stato ed è l'unico uomo della mia vita e lo
rimarrà sempre!
DEMETRIO Gasia! L'amore che ho sempre nutrito per te, lenisce le mie
pene! Siamo, forse, sopravvissuti? Non lo so ancora, Gasia ... non lo so!
GASIA Quel maledetto Acomat ha voluto la distruzione totale della
città! (Pausa) Ascoltami, Demetrio ...... siete stati traditi da un vostro
consigliere, un certo Antonio Sordello!
DEMETRIO (Sorpreso e così anche Timur) Non è possibile .... (Grida)
Non è possibile! Vigliacco! (Grida) Vigliacco!
TIMUR Se lo incontro .... Dio mi perdoni, lo sgozzo con queste mie
mani!
GASIA E' venuto nel nostro accampamento e ci ha indicato un
sotterraneo che esce fuori verso la conca della "Poesia"! Lo ha fatto per
aver salva la vita!
DEMETRIO Il sotterraneo? Dal settore orientale, allora!
GASIA Sì ... di là! (Breve pausa) Non tornerò più in patria,
Demetrio! Staremo sempre insieme .... sempre! Ricostruiremo Rocca!
DEMETRIO Rocca, forse, può essere ricostruita .... ma i Roccani? Non
esiste un popolo come loro, Gasia! Non esiste un'altra Donna Isabella,
piena di comprensione e calda di umanità ..... te la ricordi, vero, Gasia?
(Pausa di un silenzio agghiacciante) No, Gasia! Rocca non sarà mai
ricostruita .... mai!
TIMUR Queste pietre, intrise di sangue, resisteranno per sempre e
testimonieranno queste giornate dolorose ed amare, principessa!
GASIA (Implorando) Demetrio.......
DEMETRIO (Interrompendola) No, non parlare, ti prego! Timur è
d'accordo ad opporre l'ultima resistenza! Vai .... pensa a te stessa ....
sei giovane, bella , ricca ..... Puoi ancora godere la vita! Io mi affido
al mio triste e crudele destino!
TIMUR (Sentendo ciò) Vado subito a riunire gli uomini, Conte! (Esce)
GASIA Ascoltami Demetrio ..... Ascoltami .... per colei che tu
chiami la Madre dei Miracoli! Io posso salvarti, insieme ai superstiti!
Renditi conto che questo sacrificio è inutile!
DEMETRIO Vorrei che tu mi capissi, Gasia! Credi, tu, forse, che che
non abbia sofferto come e per te? Lo sai che ti ho amata e ti amo
con tutta la mia anima, ma c'è il dovere che debbo compiere comunque e
qualunque esso sia! (Poi volge gli occhi nel vuoto) Un mattino, quando eri
a Rocca, ricordi? Incontrammo un funerale che procedeva lento verso la sua
meta! Mi stringesti la mano forte, come per dirmi addio! Forse, vedevi la
mia ombra passare tra i vivi, nella fretta mattutina! Ebbene, Gasia, il
giorno della mia morte non piangere!
GASIA (Con le lacrime agli occhi) Demetrio .... no! Non dir così!
DEMETRIO Perdonami, se non ti ho saputo amare, come avrei voluto!
Perdonami se non ti ho saputo rendere felice, come avevo sognato! Non
portare il lutto, nemmeno per un'ora! E sii sicura che, dall'altra riva
.... il mio amore, imperfetto nella carne e manchevole nello spirito,
illuminerà la via perché tu possa, una sera, giungere ancora a me!
GASIA (Convincente) Dopo ogni tempesta che tutto devasta, anche la
più terribile, oppure quando sembra che tutto, ormai, sia perduto, il sole
risplenderà più che mai! Così sarà per noi!
DEMETRIO (L'accarezza e la bacia) Addio Gasia! Se un giorno avrai la
luce della fede .... prega per la mia anima! (Esce frettolosamente)
GASIA (Disperata e piangente cerca di trattenerlo) Demetrio!
Demetrio! (Singhiozza un po' e poi tace perché ode delle voci) Chi sarà?
Meglio nascondersi! (Esce per nascondersi)
SCENA DODICESIMA ACOMAT
(Entra solo e si guarda attorno) E' il palazzo, sicuramente, di quella
Donna Roccana .... come si chiama .... ah, sì, Isabella! Chissà dove sarà
andata quella maledetta cristiana! Le staccherei subito la testa dal
collo! (Ride) Ah,ah,ah!!!
SCENA TREDICESIMA SELIM-DETTO
SELIM (Entrando preoccupato) Acomat! E' da parecchio tempo che ti
cerco! Ti comunico che tutti i prigionieri roccani si trovano incatenati
sulle navi!
ACOMAT Molto bene, Selim! Ritorniamo pure a Otranto! Intanto
raduna tutti gli uomini! Vai, Selim! Ormai la vittoria è nostra! (Selim
dopo essersi inchinato esce) Vorrei ancora usarla questa scimitarra!
SCENA QUATTORDICESIMA GASIA-DETTO
GASIA (Entrando) E perché non la usate, Acomat?
ACOMAT Come vedete, principessa,il conquistatore sono io e non voi!!
La userò quanto prima questa scimitarra , siatene certa!
SCENA QUINDICESIMA OTAR-DETTI
GASIA (Appena vede Otar entrare alle spalle di Acomat, con un
pugnale) No, NO ..... non voglio, no! (Acomat non sospetta nulla e ride a
crepapelle, mentre Otar lo pugnala)
ACOMAT (Con il pugnale conficcato, riesce a voltarsi e vedere Otar)
Maledetto.... aiuto, aiuto ....Selim! (Ed esce a tentoni mentre Otar
pensa di averlo ucciso)
OTAR (A Gasia, inchinandosi, come se nulla fosse successo) I tuoi
desideri, mia divina, sono ordini per me!
GASIA (Turbata) Vai, ora, Otar, ed attendimi al porto! Se fra un'
ora non sarò lì, riferisci ad Ascil di salpare! (Tira fuori una pergamena
e gliela consegna) Qui c'è scritto tutto per mio padre! Va!!! (Dopo
essersi inchinato Otar esce)
GASIA (Rimasta sola ode delle voci) Chi sarà? (Si nasconde come
prima)
SCENA SEDICESIMA ISABELLA-FERRANTE-POI
GASIA
ISABELLA (Uscendo fuori dal passaggio segreto ed entrando) Venite,
don Ferrante!
FERRANTE Che triste destino ha avuto Rocca! Speriamo, almeno, che
tutte le donne e bambini, affidati all'Abate Padre Giovanni, si siano
salvati, dalla porticina segreta che dalla Cattedrale, porta nei boschi
dell'entroterra .... per raccontare ai posteri questo terribile massacro
dei Turchi .... e venerare così, questo luogo cosparso di cadaveri,i quali
per difendere la libertà e le fede, hanno pagato con la vita!
GASIA (Uscendo dal nascondiglio riconosce Donna Isabella e si
inginocchia ai suoi piedi) Donna Isabella!
ISABELLA E FERRANTE (Meravigliati) La principessa turca!?
FERRANTE (In tono aspro) Che cosa volete ancora da noi?
GASIA (Con voce calda e suadente) Nulla! Solo .... vorrei diventare
cristiana!
ISABELLA (Con dolcezza e meravigliata) Non credo alle mie orecchie,
principessa! Posso domandarvi qual'è il motivo che vi spinge a questo
passo tanto importante della vostra vita?
GASIA (Con sicurezza) Il senso della pace, dell'amore, della
fraternità. E' cosa da poco questo?
FERRANTE (Con dolcezza) No, principessa! Pace, amore e
fraternità sono le basi necessarie per la convivenza tra i
popoli! Comunque .... sia come volete voi!
ISABELLA (Con invito fraterno) Andiamo, allora, nella Chiesa
diroccata! Troveremo, mi auguro, il nostro sacerdote, che vi battezzerà!
(Fanno per uscire ma ....)
SCENA
DICIASSETTESIMA TIMUR-RINO-DETTI
TIMUR (Entrano laceri, stanchi e sanguinanti. Timur si rivolge a
Donna Isabella) Donna Isabella! E' finita per sempre!
RINO Centinaia di migliaia di morti, sparsi sul terreno! Tutto un
popolo!
TIMUR Tuttavia .... dobbiamo ringraziare Dio per essere
sopravvissuti!
RINO (Preso da un raptus improvviso guarda tutti) Dio? Quale Dio?
Quello della vendetta? Dell'odio? (Poi fissa gli occhio nel vuoto) Ho
visto gente scannata come bestie feroci perché difendeva la propria
libertà! Ho visto il barbaro turco ridere, inebriandosi del sangue
che usciva dai corpi! Martoriati, dalla loro scimitarra! (Pausa. Poi si
rivolge verso tutti e guarda fisso Timur) Di questo Dio, parli? Dimmelo!!!
ISABELLA (Alla vista di tanta follia) Rino! Rino! Per l'amor del
cielo .... sei impazzito? (Si avvicina e lo scuote) Rino! Sono Donna
Isabella! Guardami! ...... Guardami!!!
FERRANTE (Alterato) Rino! Rino! ...... Rinsavisci!
RINO (Guarda fisso Donna Isabella e dopo un po') Donna Isabella!
(Poi rinsavisce) Siete voi, Donna Isabella? (Con voce rotta dal pianto)
Abbiamo combattuto ..... resistito, ma i Turchi non davano scampo! Donna
Isabella .... voi lo sapete .-.... (Si mette a guardare gli altri e poi
fissa Gasia) Ho visto morire, tra le mie braccia, mia figlia Mariella,
dopo essere stata accecata!
GASIA (Avvicinandosi per consolarlo) E' la guerra con le sue leggi
di vendetta, di odio e di sangue, di distruzione e di morte! Il prezzo
della libertà è questo, Rino!
ISABELLA (Rivolta a Timur) Che ne è degli altri, Timur? E delle
donne?
TIMUR Delle donne non so! (Pausa agghiacciante) Gli altri
..... (Non è capace di continuare perché glielo impedisce un nodo alla
gola. Gasia intuisce)
GASIA (Grave e maestosa perché ha capito ) Sono tutti morti, Timur?
(Commozione da parte di tutti)
TIMUR (In tono solenne e grave) Principessa! Il nostro Governatore è
morto da eroe, dopo essere stato massacrato dalla scimitarra di Acomat!
GASIA (Tristemente e con compostezza) Ho assaporato ilo dolore sino
in fondo, bevendo, sino all'ultima goccia, il calice amaro! (Poi scoppia
in un pianto dirotto) Demetrio! Ti starò sempre accanto e continuerò a
vivere nel tuo ricordo e nel tuo amore!
ISABELLA (Avvicinandosi) Gasia! Il tuo dolore è anche il nostro! Ti
battezzeremo col nome della Madre dei Miracoli e ti chiameremo Maria!
(Cessa il pianto di Gasia. Si nota commozione e lacrime da parte di tutti)
SCENA
DICIOTTESIMA LAURENZIA-FIORDALISA-DETTI
LAURENZIA (Entrando si getta tra le braccia di Rino) Rino!
(Scioltasi dall'abbraccio si abbraccia con Donna Isabella) Donna
Isabella!!!
FIORDALISA (Entrando subito dopo Laurenzia abbraccia Timur) Timur!
(Stessa scena di Laurenzia con Donna Isabella e poi si rivolge al padre)
Padre!
FERRANTE Iddio sia lodato, figlia mia!
GASIA Solo io non posso stringermi tra le braccia il mio Demetrio!
FIORDALISA (Cercando di rincuorarla) So del tuo Demetrio,
principessa ......
GASIA (Interrompe) No, no, piccina mia! Io non sono più né Gasia né
principessa! Ti ho voluto bene come una figlia, Fiordalisa!
FERRANTE Donna Isabella, Laurenzia, Fiordalisa incamminatevi verso
la Chiesa diroccata! Cercate un sacerdote e dite che fra poco verremo
anche noi là per battezzare la nostra Maria! (Indica Gasia) Andate!!!
(Isabella, Laurenzia e Fiordalisa escono dalla scena e rimane Don
Ferrante, Rino, Timur e Gasia)
SCENA DICIANNOVESIMA ASCIL-DETTI
ASCIL (Entrando con preoccupazione) Principessa Gasia! Aspettiamo
solo voi .... venite! Otar mi ha consegnato ilo messaggio per vostro padre
e mi ha detto tutto delle vostre decisioni! Vi comunico che Acomat non è
morto ma è stato solo ferito!
GASIA (Calma) Andatevene, Ascil! Andatevene da questo luogo sacro e
portate via tutte le truppe. (In crescendo) A Otranto, in Turchia, in
qualunque posto volete, anche all'inferno dei cristiani ... ma andatevene!
Mi farò cristiana, Ascil!
ASCIL (Sbalordito) Come???
GASIA Sì, cristiana! Perché ho compreso che questa religione è
quella dei martiri e dei non violenti! A mio padre riferite pure quello
che volete ..... non m' importa!
ASCIL (Persuadente) Ascoltatemi, principessa! Vostro padre andrà su
tutte le furie .... ne sono sicuro!
GASIA No, Ascil, No! Non andrà su tutte le furie ..... se voi gli
direte tutta la verità! Andate, Ascil, vi prego, e lasciatemi sola col mio
dolore!
RINO (Intervenendo energicamente) Ora basta! Andatevene e scomparite
per sempre!
FERRANTE Vi inghiotta l'inferno e vi strazi l'anima, come voi avete
fatto alle nostre genti!
TIMUR Ascil! In questo momento possiamo anche uccidervi! (Ascil a
questo punto mette mano alla scimitarra ma Timur lo rassicura) No, Ascil,
è inutile! Non lo faremo mai .... mai! Voi siete stati capaci a farlo!
ASCIL (Rassicurato toglie la mano dalla scimitarra) Molto bene! Me
ne vado! A voi, principessa, auguro ogni bene e felicità e che Allah ti
assista! Addio a tutti! (Esce frettolosamente)
RINO (Agli altri e con dolore) Vado ad aiutare gli altri, per le
sepolture! (Gli altri annuiscono e Rino esce)
FERRANTE (A Timur) Timur! Sei stato un cristiano completo,
perdonando ad Ascil, tuo nemico!
TIMUR (Con maestosità) Ogni qualvolta incontro un nemico e lo
perdono, mi ricordo della croce, della grandezza di Dio e della potenza
redentrice di Cristo!
SCENA VENTESIMA ANTONIO-DETTI
ANTONIO (Entra in scena con le spalle voltate a tutti ed impaurito)
Meno male! Sono riuscito a fuggire! Ho un rimorso ...... che non mi lascia
più! Non posso credere a tanta carneficina!
TIMUR (Si avvicina alle sua spalle, prende le sue mani e gliele
mette dietro, tenendolo ben fermo) Non puoi credere a tanta carneficina?
Antonio! (Ironico) Potevi partire con i Turchi .... perché non l' hai
fatto? Ti saresti trovato molto bene .... nella tua nuova patria! (A
questo punto lo gira verso il pubblico e Antonio, sempre impaurito, guarda
con gli occhi verso dx e verso sx)
ANTONIO (Sempre impaurito) Chi sei ? Chi c'è qua?
TIMUR (Lo gira verso tutti) Guardali! (Con rabbia e forza) Guardali!
Sono i sopravvissuti del tuo tradimento!
ANTONIO (Giustificandosi) No, no, no, non ho tradito .... chi te l'
ha detto?
GASIA (Avvicinandosi) Mi riconosci bene,ora, Antonio?
ANTONIO (Balbettando) I Turchi .... i Turchi .... sono dei barbari!
E dei vigliacchi! (Gasia si allontana e Timur lo lascia)
TIMUR (Fissandolo ferocemente) Ma non quanto te, Antonio!
ANTONIO (Impaurito) Che cosa volete farmi, ora?
TIMUR (Calmo) Niente, Antonio, niente! Vorrei solo tener fede ad un
giuramento fatto a uno che non è più con noi e che è morto da eroe.
GASIA (Continuando) Massacrato dal tuo tradimento!
FERRANTE Lascia questa terra, Antonio, perché la tua presenza
l'offende!
TIMUR Nel corso della tua vita, però, medita bene su quello che hai
fatto!
ANTONIO (Giustificandosi) Io ero andato dai Turchi per cercare di
salvare la città .... credetemi .... credetemi!
GASIA (Accusandolo) Sei un bugiardo, Antonio! Sei venuto, invece per
indicarci il passaggio segreto!
ANTONIO (Come sopra) Anche in Consiglio ....(Si sente male e porta
le mani alla gola, rantolando) Mi sento male .... mi sento male, male
..... (Tutti si avvicinano per soccorrerlo, ma Antonio stramazza al suolo.
Stupore)
FERRANTE (Si inginocchia e ascolta, con l'orecchio il battito del
cuore. Poi guarda tutti e si alza) E' morto!!! Penso di crepacuore! (Pausa
e poi eleva lo sguardo al cielo) Signore! Non giudicarlo! La tua
misericordia sia più forte della tua giustizia! (Si fanno tutti il segno
della croce)
TIMUR Lo seppelliremo come gli altri! Colpevole o no è anche lui
figlio di Dio e di questa martoriata terra! (Poi si rivolge a Gasia) La
prego, principessa Gasia, andiamo a seppellire il suo Demetrio!
GASIA (Sorride un po') Sì! Forse lo vedrò col sorriso sulle labbra!
Il capitolo della storia di questa città si è chiuso! Pensavo che, venendo
qui, avrei coronato il mio sogno d'amore!
FERRANTE Siamo sopravvissuti in mezzo a tanta miseria e tragedia!
Lasciamo che lo spirito divino penetri nel nostro essere per affrontare le
difficoltà della nuova vita!
TIMUR Dobbiamo avere una paziente fede in Dio, diversamente ....
saremo impotenti ad affrontare i ritardi, le delusioni che,
immancabilmente si verificheranno!
FERRANTE Il profeta Isaia disse: "Coloro che servono il Signore si
innalzeranno, con le ali come le aquile e voleranno senza stancarsi!"
GASIA Andiamo ora a compiere il nostro dovere di cristiani,
seppellendo i nostri morti! (Timur si appresta a trascinare il corpo di
Antonio, seguito dagli altri, mentre cala la tela!)
F I N E D E
L Q U A R T O A T T O
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