DAL FIORE ALLA PIANTA - L'ESTRAZIONE DEI SEMI
(di Giancarlo Sleiter, tratto da "Piante grasse", rivista dell'AIAS)

 

Frutti molto carnosi e/o fortemente mucillaginosi. Essi verranno introdotti entro uno dei sacchetti di stoffa a trama fitta all'uopo preparati. L'imboccatura del sacchetto verrà quindi chiusa a dovere e il sacchetto si metterà sotto un getto di acqua corrente (meglio se tiepida) mentre con le dita si schiacceranno i frutti in modo da favorire il dilavamento della polpa e della mucillagine. L'operazione richiede un po' di pazienza e, se effettuata nel modo giusto, al suo termine il sacchetto conterrà solo i semi e le bucce dei frutti. Si fa asciugare completamente il sacchetto (al sole, vicino a un termosifone, con un getto di aria calda) e a questo punto sarà facile separare i semi, oramai puliti, dai frammenti di buccia ed eventuale altro materiale di scarto.

Frutti poco carnosi e/o poco mucillaginosi. Conviene aprirli completamente, aiutandosi eventualmente con la punta d'acciaio, e rimetterli nel bicchierino. Quest'ultimo si riempirà per metà di acqua alla quale si aggiungerà una quantità di varechina pari a un quarto circa del volume complessivo del bicchierino. Si lasceranno a bagno i frutti in questa soluzione per un periodo di tempo compreso fra un'ora (semi con la buccia tenera; ad es:, Astrophytum) e sei ore circa. Al termine si decanterà la soluzione di varechina e, senza togliere i semi dal bicchierino, si laveranno per decantazione prima con acqua, poi con acqua distillata per rimuovere tutta la varechina e infine si filtrerà la sospensione dei semi, delle bucce dei frutti e di eventuale altro materiale di scarto attraverso un colino con maglie più strette delle dimensioni dei semi o attraverso un fazzolettino di carta supportato da un imbuto o da un colino. Se l'operazione di decantazione dovesse essere difficile, si può filtrare la sospensione dei semi in varechina direttamente attraverso un colino o, nel caso di semi piccoli, attraverso un fazzolettino di carta. Una volta portati tutti i semi e l'eventuale materiale di scarto sul colino o sul fazzolettino, si procederà a un lavaggio a fondo come detto sopra e si porranno il colino o il fazzolettino ad asciugare dopodiché sarà facile recuperare i semi separandoli meccanicamente dal resto nel modo descritto più avanti; è opportuno che durante il recupero dei semi colino o fazzoletto siano posti su un foglio di carta di dimensioni adeguate. È importante, per evitare confusioni, che il bicchierino accompagni sempre il fazzolettino.

Frutti secchi. Si porranno, uno alla volta, su un foglio di carta e - dopo averli aperti, se necessario - si procederà, con l'aiuto di una pinzetta e della punta di acciaio, ad estrarne i semi. Al termine dell'operazione, sul foglio di carta avremo, insieme con i semi, tutti i residui dell'interno e dell'esterno del frutto che andranno allontanati il più completamente possibile. La parte polverosa potrà essere allontanata passando il tutto attraverso un colino le cui maglie siano più piccole dei semi oppure soffiandola via delicatamente; gli altri frammenti ed eventuali peluria, scaglie, spine e setole potranno essere allontanati meccanicamente ( con l'ausilio di un pennellino e della punta metallica) oppure si possono far cadere i semi su di un altro foglio sfruttandone il maggiore peso specifico. Allo scopo si inclinerà adeguatamente il primo foglio imprimendogli dei movimenti opportuni. Quest'ultima operazione va talora ripetuta più volte. Nel caso di semi molto piccoli, aventi dimensioni dell'ordine di grandezza del decimo di millimetro (alcune Parodia, Strombocactus, ecc.), gli stessi vanno separati meccanicamente dal materiale di scarto; all'uopo bisogna indossare il microscopio binoculare e, armati di grande pazienza, rimuovere con un pennellino i semi dal foglio e trasferirli su un altro.

Una volta raccolti i semi, gli stessi si conserveranno in apposite bustine (3) o sacchetti di carta (o in bottigliette) sulle quali vanno sempre indicati: nome della pianta che ha prodotto il seme accompagnato - se disponibile - dal numero di raccolta e dall'indicazione della località di provenienza, nome di chi ha raccolto il seme, data di raccolta del seme. Le bustine o le bottigliette andranno infine conservate in luogo fresco e asciutto fino al momento di affidare i semi alla terra.


(3) Un modo semplice per fabbricarsi le bustine è il seguente. Si piega un foglio di carta velina a metà e lo si taglia, le due metà si piegano a metà a loro volta e si tagliano, i 4 quarti ottenuti si piegano ancora a metà e si tagliano: in questo modo si saranno ottenuti otto rettangoli di carta delle dimensioni di 10, 7 x 7,2 cm circa. Ciascuno di essi si piegherà parallelamente al lato lungo in modo che uno dei due lembi superi di circa mezzo centimetro l'altro. La parte sporgente del lembo più grande si piegherà sul lembo più corto per due volte e successivamente si chiuderà uno dei due lati corti della bustina appoggiandola sul tavolo con le due ripiegature verso il basso, piegando all'indietro una delle estremità in modo da formare un triangolo rettangolo (formato da due triangoli rettangoli perfettamente sovrapposti) il cui vertice si ripiegherà verso il basso a destra infilandolo nella tasca creatasi in seguito al doppio ripiegamento del lembo sporgente. A questo punto si scriveranno sulla bustina tutte le indicazioni necessarie riguardo al contenuto e si chiuderà l'altra estremità della stessa nello stesso modo descritto sopra.

 

 

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