STATI CONFEDERATI
© Roberto Breschi
Sommario. Nel 1861, in seguito alla vittoria alle elezioni presidenziali di Abramo Lincoln, fautore dell’emancipazione degli schiavi, sette stati schiavisti del sud - Alabama, Florida, Georgia, Louisiana, Mississippi, South Carolina e Texas - ai quali poco più tardi se ne aggiunsero alla spicciolata altri sei - Virginia, Arkansas, North Carolina, Tennessee, Missouri e Kentucky - proclamarono una repubblica indipendente a struttura confederale. Fu l’inizio di una sanguinosa guerra civile che si concluse nel 1865 con la sconfitta degli stati secessionisti, che in seguito furono via via riassorbiti dall’Unione.


Stati Confederati d'America,
Confederate States of America, Southern Confederacy, 1861



marzo-maggio 1861


maggio-luglio 1861


luglio-dicembre 1861
Bandiera nazionale, approvata dal Congresso dei confederati il 4 marzo 1861, ma mai resa ufficiale da una legge. Proporzioni variabili da 2/3 a 1/2 circa. Nel corso del 1861 le sette stelle nel cantone salirono a nove (maggio), a undici (luglio) e infine alle definitive tredici (dicembre). Esse infatti rappresentavano gli stati confederati, Alabama, Florida, Georgia, Louisiana, Mississippi, South Carolina e Texas, ai quali si aggiunsero Virginia (7 maggio), Arkansas (21 maggio), North Carolina e Tennessee (2 luglio), Missouri (28 novembre) e Kentucky (10 dicembre). La bandiera, detta Stars and Bars, era ispirata alla Stars and Stripes degli Stati Uniti. In mancanza di indicazioni precise, le stelle del cantone, di solito in circolo, seguivano talvolta disposizioni di fantasia.


Stati Confederati d'America,
Confederate States of America, Southern Confederacy, 1861-1863


Versione della bandiera nazionale, già approvata dal Congresso dei confederati nel marzo 1861, in uso dal dicembre 1861 fino al 1863. Proporzioni variabili da 2/3 a 1/2 circa. Con l’ammissione alla Confederazione sudista del Missouri e del Kentucky (28 novembre e 10 dicembre 1861), le stelle del cantone della Stars and Bars salirono a tredici, in genere disposte dodici in circolo e una, più grande, al centro.


Stati Confederati d'America,
Confederate States of America, Southern Confederacy, 1863-1865






Bandiera di bompresso adottata il 26 maggio 1863 e durata sino alla fine della guerra (l’ultima fu abbassata sulla nave Shenandoah nell’agosto 1865). Proporzioni 2/3; in versione quadrata fu usata (in modo non uniforme) dall’esercito fin dal settembre 1861. La Southern Cross, proposta nel 1861, senza successo, come bandiera nazionale della Confederazione (ogni stella sta per uno stato), ebbe la sua rivincita dopo la guerra civile, diventando il simbolo più significativo del Sud.


Stati Confederati d'America,
Confederate States of America, Southern Confederacy, 1863-1865






Bandiera nazionale e di stato, introdotta il 1° maggio 1863 e sostituita il 4 marzo 1865. Proporzioni 1/2. In proporzioni 2/3 fu usata dalla marina da guerra dal 26 maggio 1863 sino alla fine della guerra civile. Il cantone era costituito dalla bandiera da guerra (Battle Flag) in uso dal 1861. Era detta Stainless Banner, o anche Jackson Flag perché il primo esemplare servì per il funerale del generale Thomas Jackson, morto per le ferite riportate in battaglia. La precedente Stars and Bars fu sostituita perché ricordava troppo da vicino la bandiera degli Stati Uniti.


Stati Confederati d'America,
Confederate States of America, Southern Confederacy, 1865



Bandiera nazionale e di stato, adottata il 4 marzo 1865 e scomparsa dopo un paio di mesi con la disfatta della Confederazione sudista. Proporzioni 2/3; la striscia rossa occupa 1/4 del drappo, il cantone si estende per metà della lunghezza e per 3/5 dell’altezza. Il campo bianco della precedente versione poteva far apparire la bandiera come un simbolo di resa, perciò fu aggiunta la striscia rossa al battente e accorciata la lunghezza del drappo.


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Bibliografia
W. Smith, The Flag Book of the United States, 1970 - Flag Bull., 115, 1986 - D.D. Cannon, The Flags of the Confederacy, 1988


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