Sommario. Alla
base dei contrasti delle colonie della Nuova Inghilterra con la lontana
madrepatria c’era non solo un modello di sviluppo affatto diverso, ma
anche una serie di leggi mercantili finalizzate a dirottare risorse
verso l’Europa. Ciò determinò nel 1775 lo scoppio della
guerra fra le colonie – che erano salite a tredici - e la madrepatria.
Il 4 luglio 1776 fu dichiarata l’indipendenza e l’anno successivo il
Congresso cancellò definitivamente l’Union Jack dalla
bandiera americana sostituendolo con un cantone blu con 13 stelle: era
il modello originario dell’Old Glory, ovvero the Stars &
Stripes, come viene affettuosamente chiamata la bandiera degli
Stati
Uniti d’America. Nel 1783 la guerra ebbe fine con la vittoria degli
americani;
il Regno Unito cedette anche i cosiddetti Territori del Nord e
dell’Ovest,
che si estendevano cioè ad oriente del fiume Mississippi. La
costituzione degli Stati Uniti d’America (che dal 1776 al 1787 erano
chiamati “Confederazione degli Stati Americani”) fu approvata al
Congresso di Filadelfia nel 1787. Il fiume Mississippi costituì
la prima posizione di una frontiera mobile verso l’Ovest, che avanzando
verso la costa del Pacifico spostava
schiere di coloni, commercianti e avventurieri e relegava in territori
sempre
più ristretti gli autoctoni indiani. Il passo successivo, nel
1803,
fu l’acquisto dalla Francia per 15 milioni di dollari (Louisiana
purchase)
di un vastissimo territorio esteso dal Mississippi alle Montagne
Rocciose
e dal Canada al golfo del Messico; i francesi infatti, partendo dai
loro
possedimenti canadesi si erano spinti verso la foce del Mississippi,
dove
avevano fondato nel 1717 Nouvelle Orléans, e avevano acquisito
un
controllo più o meno reale su quel vasto territorio, al quale
dettero
il nome di Louisiana, in onore del loro sovrano. Nel 1819 fu acquistata
dagli
spagnoli la Florida, che Ponce de Léon aveva raggiunto
già
nel 1513. Dalla Florida gli spagnoli si era inoltrati verso nord-ovest
fino
alla California. In seguito alla vittoriosa guerra con il Messico
(1846-48),
gli Stati Uniti acquisirono quella larga fascia di territorio
dall’Atlantico
al Pacifico che il Messico aveva appunto ereditato dagli spagnoli
all’atto
dell’indipendenza (1821). Nel 1846 un accordo con il Regno Unito
risolse
la questione del condominio dell’Oregon, come allora si chiamava la
vasta
zona tra Canada (Columbia Britannica) e Stati Uniti verso la costa del
Pacifico.
Il processo di formazione territoriale si completò con
l’acquisto
dell’Alaska dalla Russia (1867) e l’annessione delle Hawaii (1896).
Stati Uniti d'America, United States of America, 1775-1777
Prima bandiera nazionale
introdotta verso la fine del 1775 e sostituita nel 1777. Detta Continental
Colors.
La prima occasione ufficiale in cui fu alzata, per ordine di George
Washington fu il primo gennaio 1776, allorché si costituì
l’esercito continentale. Sotto di essa fu dichiarata l’indipendenza
(4 luglio 1776). Derivata forse dalla bandiera a strisce bianche e
rosse del movimento dei Sons of Liberty, che diffondeva per
tutto il continente le idee rivoluzionarie. Il cantone con l’Union
Flag nella versione antica, dimostra che si credeva ancora in
un’intesa
col Regno Unito. Una variante molto diffusa aveva anche strisce
azzurre.
Stati Uniti d'America, United States of America, 1777-1795
Bandiera valida per
tutti gli impieghi adottata dal Congresso il 14 giugno 1777 e
modificata nel 1795. Seconda bandiera nazionale degli Stati Uniti e
prima Stars and Stripes di una lunga serie. Disegnata da
Francis Hopkinson, araldista e poeta. Le
13 stelle, così come le 13 strisce, rappresentavano i 13 stati
(New Hampshire, Massachusetts, Rhode Island, Connecticut, New York,
New Jersey, Pennsylvania, Delaware, Maryland, Virginia, North Carolina,
South Carolina e Georgia). Il cantone fu definito come “una nuova
costellazione”
ma non c’era alcuna norma sulla disposizione delle stelle. Quasi
sicuramente erano in file di tre e di due, ma Betsy Ross, che, secondo
una non comprovata e improbabile credenza, avrebbe confezionato il
primo esemplare, è raffigurata intenta a cucire le 13 stelle
lungo una circonferenza.
Stati Uniti d'America, United States of America, 1795-1818
Bandiera nazionale
valida per tutti gli usi, in vigore dal 1° maggio 1795 al 1818.
Proporzioni non stabilite, nella pratica variabili da 4/5 a 1/2. Le
specifiche erano peraltro
tutte molto vaghe, tanto che si videro cantoni arrangiati in varie
maniere e anche otto strisce bianche e sette rosse. Si noti, nel
modello
illustrato, come le stelle cambino orientamento fila per fila. Si
decise
di modificare la bandiera, aumentando sia le stelle che le strisce,
perché
fossero rappresentati anche il Vermont e il Kentucky, che si erano
aggiunti rispettivamente il 4 marzo 1791 e il 1° giugno 1792. Il
precedente così creatosi causò alcune difficoltà,
perché gli stati continuarono ad aumentare. Solo nel 1818,
quando
questi erano ormai saliti a 20, fu risolto il problema.
Stati Uniti d'America, United States of America, 1818-1819
Bandiera nazionale
alzata il 4 luglio 1818. Furono finalmente prese in considerazione le
ammissioni all’Unione di Tennessee (1° giugno 1796), Ohio (1°
marzo 1803), Louisiana (30 aprile 1812), Indiana (11 dicembre 1816) e
Mississippi (10 dicembre 1817)
per un totale di 20. Si stabilì inoltre che per il futuro le
strisce dovessero restare 13 (in rappresentanza degli stati originari)
e che solo le stelle aumentassero con gli stati. Ogni aggiunta sarebbe
entrata in vigore il 4 luglio successivo alle nuove ammissioni,
cioè
nell’anniversario dell’indipendenza. Le proporzioni furono fissate in
7/12, ma raramente furono rispettate. La configurazione del cantone,
fino al 1912, fu spesso improvvisata e lasciata alla fantasia dei
fabbricanti
di bandiere.
Stati Uniti d'America, United States of America, 1819-1822
1819-1820
1820-1822
Il 4 luglio 1819 le
stelle salirono a 21 per l’adesione dell’Illinois (3 dicembre 1818), e
l’anno dopo, a 23 in seguito
all’ammissione di Alabama (14 dicembre 1819) e Maine (15 marzo 1820).
Stati Uniti d'America, United States of America, 1822-1846
1822-1836
1836-1837
1837-1845
1845-1846
La bandiera nazionale
con 24 stelle entrò in vigore il 4 luglio 1822 in seguito
all’ammissione del Missouri (10 agosto 1821) e durò fino al
1836. Sotto di essa si svolse gran parte della seconda presidenza di
James Monroe, fautore dell’omonima “Dottrina” sulla non ingerenza
reciproca di America ed Europa. Il 4 luglio 1836, in seguito
all’ammissione dell’Arkansas (15 giugno) le stelle salirono a 25 e il 4
luglio 1837 diventarono 26 (Michigan, 26 gennaio). Occorrerà
attendere il 4 luglio 1845 per arrivare a 27 stelle (Florida,
3 marzo); tale configurazione durò solo un anno.
Stati Uniti d'America, United States of America, 1846-1859
1846-1847
1847-1848
1848-1851
1851-1858
1858-1859
La bandiera nazionale
ebbe 28 stelle dal 4 luglio 1846, dopo l’ingresso del Texas (29
dicembre 1845). Lo Iowa entrò il 28 dicembre 1846, portando le
stelle a 29 (4 luglio 1847); un anno dopo salirono a 30 (Wisconsin,
ammesso il 29 maggio 1848). Il 9 settembre 1850 aderì la
California e il 4 luglio 1851 la bandiera ebbe
31 stelle. Immutata fino al 4 luglio 1858 quando le stelle diventarono
32 per l’ammissione del Minnesota (11 maggio).
Stati Uniti d'America, United States of America, 1859-1867
1859-1861
1861-1863
1863-1865
1865-1867
L’ingresso nell’Unione
dei nuovi stati dell’Oregon (14 febbraio 1859), del Kansas (29 gennaio
1861), del West Virginia (20 giugno 1863) e del Nevada (31 ottobre
1864) fece aumentare le stelle a 33, 34, 35 e 36 con regolare cadenza
biennale dal 4 luglio 1859 al
4 luglio 1865. Sotto queste quattro bandiere cominciò e
finì la guerra civile, costata più di mezzo milione di
morti, durante la quale gli Stati Uniti persero e riconquistarono 13
stati del sud.
La guerra non ebbe alcun effetto sul numero delle stelle, perché
gli stati secessionisti continuarono ad essere rappresentati.
Stati Uniti d'America, United States of America, 1867-1896
1867-1877
1877-1890
1890-1891
1891-1896
Sotto la bandiera con 37
stelle, in vigore il 4
luglio 1867 in seguito all’ammissione del Nebraska (1° marzo), fu
celebrato il centenario dell’indipendenza (1876). Il Colorado, ammesso
all’Unione il 1° agosto 1876 portò le stelle a 38 (4 luglio
1877). Tra il 2 e l’11 novembre 1889 si aggiunsero ben 4 stati, North e
South Dakota, Montana e Washington; il 4 luglio 1890 le stelle salirono
a 43 perché proprio alla vigilia del cambiamento fu ammesso
anche l’Idaho. Una settimana dopo fu la volta del Wyoming (10 luglio)
ma per la 44ª stella si dovette attendere il 4 luglio successivo.
La bandiera rimase poi immutata fino
al 1896.
Stati Uniti d'America, United States of America, 1896-1912
1896-1908
1908-1912
La bandiera con 45
stelle vide la fine del XIX secolo; entrò infatti in vigore il 4
luglio 1896 (il 4 gennaio precedente era stato ammesso l’Utah e
durò fino al 1908, allorché fu aggiunta la 46ª
stella per l’ingresso dell’Oklahoma (16 novembre 1907). Questa versione
restò in uso fino al 1912.
Stati Uniti d'America, United States of America, 1912-1960
1912-1959
1959-1960
Bandiera nazionale con
48 stelle, in vigore dal 4 luglio 1912 (il Nuovo Messico e l’Arizona
erano stati ammessi nell’Unione rispettivamente il 6 gennaio e il 14
febbraio). Nel 1912 furono specificate ufficialmente le misure relative
del drappo: proporzioni 10/19 e cantone esteso per 2/5 della lunghezza;
malgrado ciò, bandiere in proporzioni 2/3 o 3/5 sono sempre
state molto diffuse. Anche dimensioni e disposizione delle stelle
dovevano essere ufficiali. La bandiera con 48 stelle ha sventolato
durante ambedue le guerre mondiali e fino al 2007 ha detenuto il
primato di durata. Il 4 luglio 1959, l’ingresso dell’Alaska (3 gennaio)
portò la 49ª stella: questa volta la bandiera durò
solo un anno.
Stati Uniti d'America, United States of America, dal 1960
Bandiera nazionale
d’impiego generale, alzata ufficialmente
il 4 luglio 1960. Proporzioni ufficiali 10/19; frequenti nella pratica
2/3
e 3/5. Con l’ammissione delle isole Hawaii (11 agosto 1959) si
raggiunsero
le 50 stelle nel cantone. Fu la prima bandiera portata sulla Luna
(Apollo
11, 21 luglio 1969).