Val
Nervia
La
val Nervia è una delle più belle vallate del Ponente
Ligure. Lunga una ventina di chilometri va dal mare
fino alle cime delle Alpi Marittime. La valle è percorsa
dal torrente che le da il nome, la foce è un'area
di elevato interesse naturalistico.
Camporosso è il primo paese della vallata,fu
sotto il dominio di Ventimiglia fino al 1686, quando
si staccò per far parte della Repubblica degli Otto
Luoghi. Da ricordare sono la chiesa romanica di San
Pietro (sec. XI) all'interno del cimitero,la chiesa
parrocchiale, del XV secolo, dedicata a San Marco
e l'oratorio del Suffragio. Gli appuntamenti tradizionali
sono la processione del 20 gennaio, festa del patrono
San Sebastiano, e la sagra dei "Barbagiuai", specie
di ravioli di zucca fritti, che si tiene la terza
domenica di settembre.
Dolceacqua
è un bellissimo borgo medioevale ricco di storia.
La parte originaria del borgo, chiamata dai locali
"a Téra", è quella sotto il castello dei Doria
, antichi feudatari del luogo , che si raggiunge passando
attraverso i caratteristici 'carrugi'. Nei vicoli
sono presenti numerose botteghe artigiane, dove si
possono ammirare e acquistare prodotti tipici e cantine
ove si può degustare il vino "Rossese". Il quartiere
del 'Borgo', sull'altra sponda del fiume è raggiungibile
tramite un ponte medievale ad unica arcata. Da visitare,
oltre al castello, è la chiesa barocca di Santo Antonio
Abate. Il famoso impressionista francese Claude Monet
fece di Dolceacqua un soggetto per i suoi quadri.
Le manifestazioni più importanti sono, la processione
San Sebastiano (20 gennaio), che si svolge nella domenica
più vicina al Santo, ed il 15 agosto la sagra della
Michetta, un dolce tipico locale. Altra delizia della
colline intorno al paese è il vino Rossese. Un vino
di buona struttura e pieno di carattere, la storia
o la leggenda narra che fu gradito da Napoleone Bonaparte
ed Alessandro Farnese.
Rocchetta
Nervina: i reperti che sono venuti alla luce sul
monte Abellio, (nome di un dio celto-ligure) rivelano
un'origine addirittura preromana del paese. Nei dintorni
del borgo sono presenti numerosi siti interessanti,
le Edicole votive sui sentieri di Oggia e Paù, le
Chiese campestri di S. Antonio, S. Bernardo e S. Lucia;
nel paese meriatano una visita la chiesa parrocchiale,
dedicata a Santo Stefano e l'oratorio della Santissima
Annunziata. Numerose manifestazioni si tengono in
questo comune, da ricordare su tutte la sagra della
capra e fagioli.
Isolabona
è un paese di origine molto antica, difeso da un castello
con un torione quadrato, restaurato qualche anno addietro
all'interno del quale si svolgono le più importanti
manifestazioni estive. Isolabona ha tre chiese la
parrocchiale di Santa Maria Maddalena, il santuario
della Madonna delle Grazie e la chiesa di San Giovanni
Battista.
Apricale,
caratteristico borgo medievale fortificato, è uno
dei paesi più caratteristici e belli della vallata.
Assolutamente da vedere sono il Castello della Lucertola,
nominato già dal 1092, il campanile del Cinquecento,
l'Oratorio di San Bartolomeo e la chiesa della Madonna
degli Angeli. Alcuni affreschi quattrocenteschi sono
visibili nella chiesa di Sant'Antonio (XIII secolo).
Nei pressi di Pian del Re fu rinvenuta una necropoli
a tumuli sepolcrali dell'età del bronzo, il tumulo
più importante era composto da 10.000 pietre destinate
alla sepoltura di un principe guerriero. Tra i vicoli
del paese possiamo vedere anche degli originali "murales".
L'estate possiamo assistere a numerose manifestazioni,
un appuntamento ormai fisso è lo spettacolo del Teatro
della Tosse di Genova. Nella prima domenica di settembre
si svolge la tippica Sagra delle Pansarole.
Pigna,
per il suo storico passato e la preziosità del patrimonio
artistico-monumentale è il capoluogo della valle.
Il paese è costituito da una parte medievale e da
una parte nuova. Le rovine della chiesa di San Tommaso,
la chiesa di San Bernardo sono fra le più rilevanti
testimonianze medievali. La chiesa di San Michele
(XV secolo) ha la facciata traforata da un rosone
gotico con una vetrata quattrocentesca che riproduce
i dodici apostoli. Il centro storico del paese è assai
ben conservato, molto caratteristici sono i vicoli
del borgo. Per quanto riguarda le manifestazioni sono
da citare il Festival della poesia e della commedia
intemelia (agosto), e le feste a San Michele. In paese
è presente anche un interessante Museo della
Civiltà Contadina.
Castelvittorio:
il borgo ha il tipico aspetto dei paesi liguri d'altura
e domina la valle da una magnifica posizione. In origine
chiamato Castel Dho, mutò nome in Castelfranco
e finalmente in Castelvittorio. Il paese è circondato
da uliveti e castagneti dove si possono visitare numerose
chiese campestri. Nel borgo si trovano ancora elementi
delle originarie strutture militari. L'"astregu" si
incentra sulla piccola piazza, la casa pubblica e
la chiesa. La leggenda del furto, da parte dei Pignaschi,
della campana di Castelvittorio, ripagato dagli abitanti
di Castelvittorio con il trafugamento delle ciappe
che lastricavano la piazza di Pigna, rende testimonianza
del suo rapporto di rivalità con Pigna.
Buggio
è una frazione di Pigna e si trova a circa 5 chilometri
dal suo comune. Il paesino che sorge ai piedi dei
monti Toraggio e Pietravecchia conserva le
caratteristiche tipiche del borgo medievale. La tradizione
narra che il primo Vescovo di Nizza, San Syagrio,
si recò a Buggio per cresimare i bambini.
Bajardo
è un pittoresco
borgo tra pini e castagni a 900 metri sul livello
del mare, domina la val Nervia, offrendo una spettacolare
vista delle Alpi liguri e Marittime. Fu proprietà
della famiglia dei Doria che lo rese un baluardo fortificato,
passò poi ai marchesi di Ceva che lo cedettero in
seguito alla Repubblica di Genova. All'inizio dell'800
venne incorporato nel regno di Sardegna. In epoca
preromana nel punto più alto dell'abitato sorgeva
un tempio pagano e sopra queste rovine fu costruita
la chiesa Vecchia. Costruita nel '700 subì la stessa
sorte del paese colpito dal disastroso terremoto del
febbraio del 1887, quando perì più di un quarto
della popolazione. Nell'oratorio di San Salvatore,
in piazza de Sonnaz, è possibile ammirare il polittico
detto "della Trasfigurazione e nella Pinacoteca Civica
si trova una raccolta di dipinti di pregio. Bajardo
è raggiungibile da S. Remo, dalla Valle Armea, da
San Romolo, ma anche dalle Valli Argentina, Oxentina
e Nervia. La festa della "barca", che si svolge durante
la Pentecoste, è una tradizionale attrazione di Bajardo.