DIARIO DI BORDO, APPUNTI DELLE LEZIONI
LEZIONI
PRIMO CICLO
Terza Lezione (21-03-05)
ARCHITETTURA MARSUPIALE
Ragioniamo sul significato del termine Modernità
A quale tipo di significato convenzionale noi aderiamo?
Nella storiografia
abituale c’è una maniera di caratterizzare le epoche dell’umanità
con vari nomi, l’epoca moderna ad esempio in contrapposizione con
l’epoca medievale o antica, noi non diamo questo significato al termine
moderno non è cronologicamente dato ma è legato ad una concettualizzazione.
Possiamo dire che il determinato atteggiamento di un architetto medievale
è moderno perché contestualizzo.
Esisterà anche allo stesso modo un architetto medievale che ha un
atteggiamento non moderno, bisogna rimuovere dalla propria testa una altra
oggettivizzazione del termine moderno che ha a che fare con le avanguardie
pittoriche prima, e architettoniche poi (1865 – 1920) che venivano
intese come rottura rivoluzionaria rispetto ai propri tempi, moderno in
quel caso voleva dire rivoluzionario.
Contemporaneamente definirsi moderno voleva, un po’, dire di sentirsi
positivi, nel termine movimento moderno, moderno è un aggettivo qualificativo
di avanguardia moderna.
Quindi modernità , per noi, si lega al concetto di crisi, vuol dire l’accettazione che le cose intorno a noi sono profondamente cambiate.
La modernità
è il tentativo di risposta alla crisi che non può non portare
con se una estetica di rottura e cambiamento, la modernità ha un
motore interno che spinge a reagire e porta con se la necessità di
una estetica di rottura e cambiamento punto più alto di questo processo.
Affrontiamo l’argomento di come l’architettura oggi è
cambiata.
Esempio il gattopardo
Al centro dell’attività dell’artista si trova l’estetica quindi quando un quadro entra in crisi bisogna che egli trovi un nuovo linguaggio.
Anche Michelangelo ha reagito al momento di crisi del suo tempo, grandi cambiamenti che creano delle estetiche nuove.
L’avvento del mondo industriale è stato uno dei momenti di crisi più grandi, anche oggi ci troviamo in un momento di crisi e dobbiamo capire come l’architettura debba cambiare avendo seppellito il modello industriale.
Ci sono varie risposte a queste crisi, c’è chi le fronteggia e chi ne cerca una nicchia dove sopravvivere con il vecchio sistema.
Ci stiamo occupando del rapporto dell’impatto dell’informazione con l’architettura contemporanea.
Architettura classica – esisteva come rappresentazione del potere religioso, politico ecc..( chiese, palazzi, monumenti).
Architettura in epoca industriale, Movimento moderno – esisteva in quanto funzionava, pratica tautologica, tanto più funzionava bene tanto più era una buona architettura, si usava un linguaggio oggettivo, unico( case popolari, arch. industriale ecc..)
Architettura contemporanea – Io architettura in quanto informo, costruzione dell’immagine da narrare, da evocare, da associare, vi è una sorta di riscoperta e di riutilizzazione di pratiche antiche di linguaggi fatti attraverso metafore che rimandano in diverse direzioni, vuole essere come un rizoma, linguaggio altamente soggettivo.
Parlare attraverso le immagini, figure retoriche, asinneddoche, metafore.
La presenza delle figure retoriche rompe uno dei tabù della razionale architettura moderna, durante l’epoca industriale la pubblicità di un prodotto ne sottolineava le caratteristiche oggettive 8maniera assertiva ) il prodotto funziona devo descrivere il suo funzionamento, oggi non mi sogno di dire che l’orologio è preciso, lo do per scontato.
Quando pubblicizzo un prodotto lo faccio attraverso figure retoriche costruendo una storia da che diventa il messaggio pubblicitario.
Se il cliente non capisce una pubblicità vuol dire che non è nel target del prodotto.
Chiasma, sovrapposizione
che fanno i nostri occhi.
Doppio livello nel rapporto con l’informazione, molti architetti oltre
al progetto gli danno anche un nome.
primo ciclo
1 lezione (informazione materai prima dell'architettura)
2 lezione (The Tool + Informazione)
3 lezione (architettura marsupiale)
4 lezione (strumenti e lunghe crisi)
5 lezione ( il catalizzatore)