DIARIO DI BORDO, APPUNTI DELLE LEZIONI
LEZIONI
- quarto ciclo
QUARTO CICLO
DODICESIMA LEZIONE (18/05/05)
Il tempo è
Con il passaggio dal mondo industriale a quello dell’informazione si passa dall’oggetto al soggetto.
Le concezioni di tempo e spazio oggi sono fortemente soggettive.
Nell’età industriale l’orologio era ben presente localizzato era un oggetto fisicamente dato.
Oggi l’orologio è dappertutto nei display dei telefonini, nei televisore, sui polsi, sul computer, ed è in qualche modo personalizzabile in ambiti molto mescolati, questo permette a ciascuno di organizzarsi un proprio palinsesto di orari, un tempo soggettivo.
Ora vediamo perché il tempo è la prima dimensione dello spazio non la quarta.
La definizione che il tempo è la quarta dimensione dello spazio è errata!
L’unica cosa veramente seria di cui parlare è il tempo, proseguiamo per postulati, è il tempo la chiave che ci consente di entrare nelle dimensioni dello spazio.
1 il tempo è la prima dimensione dello spazio non la quarta.
2 lo spazio è un intervallo percorribile.
Proviamo ad immaginare
uno spazio a zero dimensioni, un punto tutto collassa in questo punto, c’è
tutto e niente, S.agostino alla domanda “cosa faceva dio prima di
creare l’universo rispose, dio ha creato il tempo”.
Nel punto zero non c’è ne spazio ne tempo è energia
potenziale.
3 il punto è ciò che non ha spazio nè tempo
Immaginiamo che questo punto sia mosso linearmente generando una linea, e che questa linea è tutto ciò che esiste nel mondo, cioè la abitiamo.
Come la abitiamo? Saremo in uno spazio ad una dimensione, posso andare solo avanti o indietro, tutto è appiattito, e il mio modo di percepire è lineare.
L’unico modo di capire questo mondo è percorrerlo.
Quali sono le informazioni
che posso ricavarne?
- Il tempo di percorrenza
- La lunghezza l’intervallo
Il concetto di spazio è intimamente collegato al concetto di tempo, lo spazio è un intervallo percorribile.
Se prendo la linea
suddetta e la faccio muovere nello spazio creo un piano.
All’interno del piano siamo diventati dei vermi piatti, anche questo
spazio lo posso misurare ma rimane sempre uno spazio piatto.
Prendendo un piano e trslandolo ottengo uno spazio a tre dimensioni, è una estrusione, questo mondo tridimensionale non è oggettivo.
4 Ogni sistema di riferimento inferiore è contenuto da uno superiore.
5 Da un sistema inferiore si ha proiezione di uno superiore.
Immaginiamo che siamo vermi piatti che conosciamo il mondo a due dimensioni ma che in realtà viviamo in 3 dimensioni, degli oggetti a tre dimensioni posso solo percepire la proiezione.
6 Ogni sistema di riferimento è valido al suo interno e ha uno spazio e un tempo autonomo o soggettivo.
Una retta tra A
e B è intervallo temporale e alla caratteristica di essere il percorso
più efficiente possibile per unire i due punti. Ma se i due punti
si trovano su un piano curvo potrebbe verificarsi che per andare da A a
B mi convenga fare un altro tragitto.
Soprattutto se i due punti si trovano vicini in linea d'aria. Ma se mi trovo
ancora in un mondo a due dimensioni il tragitto che devo fare è sempre
quello che unisce i due punti.
Il salto avviene se cambio di sistema di riferimento se mi trovo cioè
in un mondo a tre dimensioni. Per andare da A a B mi accorgo
che c'è una strada più breve evitando di percorrere la retta
che unisce i due punti.
Quindi risolvo in modo differente un problema accorciando anche i tempi
per andare da A a B ci metto meno tempo perché la retta in linea
d'aria che unisce i due punti è più breve.
Spazi diversi, tempi diversi, ecco dimostrato che non esiste uno spazio
tempo assoluti essi dipendono dal sistema di riferimento usato.
Es.
Il pesce percepisce un'altra dimensione pur essendo costretta a stare in acqua, saltando fuori di essa percepisce l’esistenza di una altra dimensione.
Solo un salto dal nostro sistema di riferimento ci fa capire e ci apre la strada in altri mondi e in altri sistemi diriferimento.
Se stai su un foglio non sai cosa è un foglio lo capisci solo se fai un salto fuori dal foglio.
Noi abbiamo la possibilità di creare uno spazio mentale pensando immaginando spazi e tempi altri.
L’uomo ha
la capacità di creare degli strumenti che sono delle vere e proprie
protesi capaci di estender le nostre conoscenze ampliandole di un tot.
Si crea un rapporto tra spazio mentale, immaginazione e proiezione per capire
come si espande l’universo.
Il problema è capire come usare queste protesi per aprirci a questi mondi a più dimensioni, bisognerebbe ristudiare alcuni strumenti che gia esistono cercando di sfruttarli al meglio.
Es.
I sistemi di telecomunicazione ci aiutano a fare dei salti spazio temporali
perché ci consentoni di comunicare con persone dall’altra parte
del globo.
Il problema di risolvere oggi è soprattutto quello estetico che si affaccia con questi mondi.
7 In ogni
sistema di livello superiore coesistono infiniti sistemi di riferimento
di livello inferiore.
4° ciclo
12 lezione (tempo è)
13 lezione (fog in rome) + REPORTAGE
14 lezione (estrusioni collisioni)
15 lezione (theme formation)