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"Nell'armonia del primitivo" vista da Enzo Santese
"L’artista incide profondamente il pannello ligneo fino a farne emergere il senso di una storia che ha i contorni preziosi della favola: il riferimento è al "Coi", un uomo di Costalta che aveva saputo abbandonare il frastuono del mondo quotidiano per ritirarsi nel bosco, là dove la natura parla il linguaggio dell’autenticità.
Vari elementi figurali concorrono a formare un’unità significante che rimanda direttamente alla parte più vera del vivere selvatico, nella quale tutte le creature coesistono in bella armonia. Una di queste era diventato appunto il "Coi", che nella perfetta solitudine aveva cominciato ad ascoltare il respiro dell’esistente.
Il bassorilievo consta sostanzialmente di più piani e confina l’uomo nello sfondo, quasi a sottolineare la sua capacità di integrarsi in un mondo retto da un concetto di socialità primitiva: qui il cervo, la civetta e le piante sono elementi di un contesto in cui lo spazio non delimita proprietà, ma è ambito d’espressione della libertà.
Avio De Lorenzo "racconta" sulla base di una poetica che sa indugiare con minuzia di particolari sul dettaglio (il ritratto) e, nel contempo, creare con immediatezza i dati compositivi dell’opera".
(Enzo Santese, direttore artistico della manifestazione costaltese "una Statua di legno in una Casa di legno in un Paese di legno")