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IL SUPPORTO DI BASE DELLE FUNZIONI VITALI (BLS)
© Il supporto di base delle delle funzioni vitali (Basic Life Support  BLS) consiste nelle procedure di
rianimazione cardiopolmonari (RCP) necessarie per soccorrere in pazienti che:
  ha perso conoscienza
  ha una ostruzione delle vie aeree o si trova in stato di apnea per altri motivi
  è in arresto cardiaco.
L'obiettivo principale del BLS è la prevenzione dei danni anossici cerebrali; le procedure sono
finalizzate a:
               

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  prevenire l'evoluzione verso l'arresto cardiaco
    in caso di ostruzione respiratoria o apnea
  provvedere alla respirazione alla circolazione
    artificiali in caso di arresto cardiaco
Le procedure di BLS sono standardizzate e riconosciute
valide da organismi internazionali autorevoli (American
Heart Association,  European Resuscitation Council,
Anesthesiologists, ecc) che periodicamente provvedono
ad una revisione critica e un aggiornamento in base alla
evoluzione delle conoscenze.
Questo  manuale fa   riferimento  alle  linee  guida  internazionali   aggiornate al  1992   sulle  quali 
l 'Italian Resuscitation Council   ha   espresso un  consenso  ( Methodology  Consensus  Meeting. BLS Formazione, Monte Conero, Ancona 24-25 giugno 1994).
L'acquisizione delle "abilità" del BLS prevede la frequenza di un corso di tipo pratico-comportamentale;
pertanto il presente manuale costituisce uno degli strumenti didattici del corso stesso e non può sostituirlo.

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SEGNI DI ALLARME DELL'ATTACCO CARDIACO 
© Quando una  parte  del  muscolo   cardiaco  non  riceve  un  adeguato  flusso  di   sangue  per  un 
certo periodo prolungato  (circa 20-30 minuti) si manifesta una condizione  clinica  comunemente
chiamata  "attacco cardiaco " che può in alcuni casi portare all' infarto miocardico, cioè alla morte
di un certo  numero di cellule cardiache.
Nel corso di un attacco cardiaco è possibille che si verifichi la cessazione improvvisa dell'attività di
pompa  del cuore (arresto cardiaco) dovuta in molti casi a fibrillazione ventricolare; in tal caso i
presenti, se sono in grado  di farlo, devono tempestivamente mettere in atto le procedure del BLS
attivare il sistema di emergenza.
Tuttavia, è opportuno conoscere i segni premonitori che possono  farci sospettare che un arresto
cardiaco sia imminente o possibile, cosi da poter mettere in atto un soccorso precoce; è opportuno
cioè conoscere i segni di allarme dell'attacco cardiaco:
dolore o senso di oppressione al centro del torace o  localizzato alle
          spalle, al collo, alla mandibola, o alla  parte  superiore  dell'addome
              in corrispondenza dello stomaco;
sudorazione, nausea, sensazione di   "mancanza di respiro " e  di
               debolezza;
Il dolore non viene necessariamente descritto come "acuto";  a volte
               può essere di entità modesta ed essere presente solo difficoltà respiratoria;
  i sintomi possono comparire in qualsiasi luogo ed in qualsiasi momento,
              sia che il paziente stia facendo uno sforzo, sia che si trovi a riposo.

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LA MORTE IMPROVVISA 
© Si definisce morte improvvisa la cessazione brusca ed inaspettata dell'attività circolatoria e respiratoria.
Può verificarsi senza segni premonitori ed essere la prima manifestazione della malattia coronarica.
Può anche colpire pazienti con malattia cardiaca nota, specialmente nel corso delle prime due ore 
dall'inizio di un attacco  cardiaco.   Rappresenta il 10% delle morti dovute a malattia cardiovascolare.
IL DANNO ANOSSICO CEREBRALE   
© La mancanza di apporto di ossigeno alle cellule cerbrali (anossia cerebrale) producono lesioni che
diventano irreversibili dopo circa 4-6 minuti di assenza di circolo.
L'attuazione di procedure atte a mantenere una ossigenazione di emergenza può interrompere la
progressione verso una condizione di irreversibilità dei danni tissutali.
Qualora il circolo venga ripristinato ma il soccorso sia stasto ritardato o inadeguato, l'anossia cerbrale
prolungata si manifesterà con esiti di entità variabile: stato di coma persistente, deficit motori o sensoriali,
alterazione delle capacità cognitive o della sfera emotiva, ecc. Le possibilità di prevenire il danno anossico
dipendono dalla rapidità e dalla efficacia delle procedure di soccorso, ed in particolare dalla corretta
applicazione della  "Catena della sopravvivenza".

La "Catena della sopravvivenza" .
© La sopravvivenza integra dopo un arresto cardiaco avvenuto in sede preospedaliera dipende dalla
corretta realizzazione di una serie di interventi; la metafora della "catena" sta a significareche se una      
della  fasi del soccorso è mancante, le possibilità di sopravvivenza sono ridottissime.
Come illustrato nella figura, i quattro anelli della catena sono costituiti da:

 

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Inizio precoce delle procedure di
BLS (con particolare riferimentoal BLS
messo in atto dalle persone presenti.

Defibrillazione precoce, cioè arrivo
preecoce sul posto di una equipe in
grado bdi praticare la defibrillazione.

Inizio  precoce del trattamento intensivo (ACLS).
© Dopo il BLS, quindi,  la prosecuzione logica della formazione nella RCP (Rianimazione Cardio Polmonare) 
comprende  l'acquisizione delle tecniche  di  supporto vitale  avanzato  (Advanced Cardiac Life Support,:
ACLS) defibrillazione, intubazione tracheale, impiego di farmaci, ecc. Esse hanno l'obiettivo del ripristino 
del circolo spontaneo e della stabilizzazione del paziente dopo arresto cardiaco.
© La defibrillazione, anche se inclusa fra le tecniche ACLS viene sempre più considerata come un passo
del BLS praticato da personale sanitario: nei sistemi di soccorso in cui le unità BLS praticano la
defibrillazione precoce si  sono osservati significativi miglioramenti della sopravvivenza dopo arresto cardiaco in sede preospedaliera.

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