L' A.C.L.S. è il quarto anello della catena di sopravvivenza. Si tratta di un argomento complesso e di stretta competenza medica pertanto verranno enunciati soltanto alcuni principi generali. © Giunti sul luogo, gli operatori ACLS riceveranno un sintetico resoconto della situazione in corso dai colleghi autorizzati alla defibrillazione, prendendo in esame il numero di shock elettrici già eseguiti. In caso di persistenza o ricorrenza della FV (Fibrillazione Ventricolare) o TV (Tachicardia Ventricolare) , verrà continuato il BLS mentre gli operatori ACLS procederanno all'intubazione endotracheale, all'incannulamento di una vena o vena centrale (succlavia) e alla somministrazione di adrenalina in bolo ripetibile ogni 3-5 minuti. Somministrata la prima dose di adrenalina si procederà ad ulteriore defibrillazione a 360 Joule (Vedi DP) . Oltre all'adrenalina il Medico potrà somministrare farmaci ritenuti utili come ad esempio: atropina, lidocaina , sodio bicarbonato, trattamento strumentale e farmacologico di eventuali patalogie primarie e/o secondarie alla manifestazione cardiaca.Ciò che comunque va sottolineato è che l' ACLS permette una migliore ventilazione del paziente attraverso l'intubazione (respiratore automatico), la somministrazione di farmaci appropriati attraverso l' accesso venoso (centrale o periferico), monitoraggio dell' attività elettrica del cuore e del respiro , eventuale proseguimento controllato della defibrillazione.
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