L’ACCORDO CONSENTIRA’ IL MANTENIMENTO
DELL’ELEMENTARE DI RONCO Salvare le scuole
montane E’ l’obiettivo primario dell’intesa
tra Regione e Miur
PONT CANAVESE - Riconoscere la specificità,
le necessità e le carenze delle scuole di montagna per consentirne
il potenziamento e la salvaguardia, attraverso modalità e tempi
di intervento da concordare. Queste le finalità di un importante
protocollo di intesa siglato il 22 maggio scorso dalla Regione Piemonte
e dalla direzione generale piemontese del Miur (che altro non è
che la nuova sigla assunta dal Ministero della Pubblica Istruzione).
Ad apporre le loro firme in calce
all’importante documento sono stati l’assessore Roberto Vaglio e il direttore
scolastico generale Luigi Catalano, che insieme avevano visitato nei mesi
scorsi diverse realtà scolastiche montane piemontesi, tra cui l’istituto
comprensivo di Pont Canavese. Un percorso comune che ha portato come primo
risultato questo accordo, che impegna il Miur a concedere qualche deroga
alle norme ministeriali che impongono la soppressione dei plessi con pochi
iscritti, mentre la Regione collaborerà ad uno studio per individuare
le priorità di finanziamento alle scuole delle aree montane, in
primo luogo “per mantenere lo stato attuale della dotazione dell’organico”.
Tradotto in soldoni, ciò
significa che la Regione si impegnerà a cofinanziare il pagamento
dello stipendio ai maestri operanti in plessi che a stretto rigore dovrebbero
chiudere: come quello di Ronco Canavese, che senza un sussidio degli enti
pubblici potrebbe non riaprire i battenti l’anno venturo per la scarsità
di bambini iscritti. “Il calo delle nascite e il progressivo invecchiamento
della popolazione sono una realtà diffusa in modo omogeneo
in tutto il territorio nazionale: tuttavia in montagna questa tendenza
può provocare pesantissime ricadute sul tessuto economico e sociale,
poiché venendo a mancare i servizi essenziali una quota ancor maggiore
di popolazione sceglierà di trasferirsi altrove - ha detto Vaglio
-. Senza tralasciare il fatto che le scuole di montagna sono l’unico segnale
della presenza dello Stato in realtà già molto deprivate
dai servizi essenziali”
Il protocollo d’intesa prevede tra
l’altro l’istituzione di una commissione costituita da cinque rappresentanti
delle comunità montane (tra cui il sindaco di Vico Canavese Giacinto
Cappelletto), due dirigenti scolastici, due docenti e un ispettore tecnico
periferico. Compito della commissione sarà predisporre una relazione
dettagliata sulle caratteristiche e sulle esigenze delle scuole di
montagna: una sorta di “libro bianco” da sottoporre al governo regionale,
sulla base del quale varare provvedimenti specifici in risposta ai problemi
emersi. Inoltre, Vaglio e Catalano hanno assicurato che anche nel prossimo
anno scolastico continueranno le visite alle scuole di montagna per rendersi
conto dei problemi specifici e adottare provvedimenti concreti, per evitare
la soppressione e porre un freno allo stillicidio della popolazione delle
valli alpine.