CANAVESE - La Tregiorni di pastorale
che si aprirà venerdì sera a Ivrea, Chivasso e Rivarolo per
proseguire nella giornata di sabato e concludersi con la solenne celebrazione
in Cattedrale la domenica di Pentecoste è una preziosa occasione
che la nostra Chiesa ha di fare il punto su un anno di impegno pastorale
e di guardare avanti. Il venerdì sera alcune voci esterne ci aiuteranno
a riflettere sul cammino che stiamo percorrendo a partire da Cinque pani
e due pesci del nostro Vescovo e dai recenti documenti della Chiesa italiana
e del Magistero di Giovanni Paolo II. La giornata di sabato sarà
dedicata alla riflessione sulla bozza del Piano pastorale 2003-2004: alla
presentazione del Vescovo seguiranno i gruppi di lavoro che svilupperanno
alcuni nuclei tematici della bozza stessa per arrivare ad un confronto
e alla sintesi nell’assemblea plenaria del pomeriggio. Occorre in particolare
riscoprire la dimensione eucaristica delle nostre comunità per farne
sempre di più comunità che rendono grazie, che accolgono
e che si fanno dono per tutti gli uomini.
Riscoprire la centralità
dell’Eucaristia significa anche fermarsi a riflettere sullo spazio che
nelle nostre comunità ha la Parola di Dio: dopo il Concilio Vaticano
II e il Sinodo diocesano sulla Parola a che punto siamo? La Sacra Scrittura
è divenuta fonte e alimento della vita cristiana delle nostre comunità?
Mettere al centro della vita cristiana l’Eucaristia significa anche ripensare
le forme di partecipazione alla vita ecclesiale e agli organismi che la
rendono possibile. Si avverte da molte parti una certa stanchezza per tali
organismi, spesso c’è disaffezione, in molti c’è il timore
che essi finiscano per assorbire forze ed energie sottraendole ad attività
considerate più importanti ed essenziali. Anche su questi aspetti
più funzionali occorre condurre una riflessione coraggiosa che aiuti
le comunità cristiane e la Chiesa locale nel suo insieme a svolgere
fedelmente quella missione che il Signore ha loro affidato.
emilio giachino